Una gara come tutte le altre. Partendo da questo assunto, nessuna riserva nei giudizi. Il Messina di scena a Francavilla, tuttavia, ha vissuto solo in parte la prestazione, la performance di una semplice gara di calcio: nella mente di molti le valigie già pronte, le opzioni di mercato, il caos in seno alla società. Difficile trovare la necessaria serenità in un momento simile. Il tecnico Lucarelli (voto 6) riesce a motivare a dovere la squadra per oltre cinquanta minuti, il crollo della ripresa non può essere addebitato alle sue scelte. Il valore della rosa a disposizione, d’altronde, non è mutato di una virgola: tra la disfatta di Siracusa e quella del Giovanni Paolo II non vi può essere alcuna discontinuità.
Berardi 5,5: parzialmente colpevole solo sul lob di Triarico che apre le marcature. Nessun miracolo in particolare all’attivo.
Palumbo 6: firma il primo gol in giallorosso con una felice intuizione di testa sul filo del fuorigioco. Distratto sul gol di Pastore che indirizza il match verso un’inevitabile sconfitta. (dal 31’ s.t. Saitta sv)
Bruno 5,5: l’innata intelligenza tattica del centrale ex Crotone risolve spesso più di una situazione delicata. Si smarrisce nella ripresa: statico sul gol di Pastore, è travolto per troppa ingenuità da Nzola nell’azione che conduce al tris pugliese.
De Vito 6: lotta con sacrificio fino alla resa finale. Il canto delle sirene non lo infastidisce: professionista esemplare.
Marseglia 5: impalpabile.
Grifoni 5: in netta flessione rispetto alle prime sfolgoranti prestazioni in giallorosso.
Musacci 5: anonimo per lunghi tratti dell’incontro.
Mancini 6: sulla mediana è l’unico ad intuire trame e sviluppi di un’azione.
Ferri 5,5: l’assist per Palumbo e poco altro. Prova a pungere con un paio di inserimenti nel cuore dell’area: il senso del gol non rientra tra i suoi segni particolari. (dal 19’ s.t. Capua 5,5: ingresso funzionale al cambio di modulo che non regala particolari effetti positivi alla fase di impostazione).
Milinkovic 5,5: gli infiniti slalom sulla trequarti gli varranno un giorno un premio nella classifica di specialità. In terza serie, tuttavia, serve altro per vincere.
Madonia 5: spettatore non pagante. (dall’8’ s.t. Pozzebon 5: le circostanze obbligano Lucarelli a metterlo in campo nella ripresa. Oramai al passo d’addio, l’attaccante di origini laziali non trova mai il modo di rendersi utile alla causa).
FRANCAVILLA Albertazzi 6; Idda 6, Faisca sv (dal 4’ p.t. De Toma 6), Abruzzese 6,5; Triarico 6,5, Biason 6 (dal 38’ p.t. Abate 6,5), Galdean 6, Finazzi 6, Pastore 6,5 (dal 40’ s.t. Vetrugno sv); Nzola 6, Alessandro 5,5. All. Calabro 7.
* foto di copertina tratta dal sito virtusfrancavillacalcio.it