Dove eravamo rimasti? Al tocco di Busatto che stendeva la Paganese e regalava al Messina possibilità di rilancio. Un urlo di gioia che precedeva la pausa invernale e la speranza di un calciomercato carico degli aggiornamenti necessari. E invece? Dimissioni, incertezze, caos agitato.
UN MESE BUTTATO – Si torna a giocare, un mese dopo. Sosta natalizia e Covid hanno allungato il brodo di un gennaio che in casa giallorossa ha regalato sbalzi di umore senza logica. Era dicembre quando mister Novelli fissava punti fermi e precisi per un suo ritorno sulla panchina del Messina, richieste respinte con Sciotto ingarbugliato nel proseguimento del rapporto con Lo Monaco. Un dualismo in tregua che dava vita a un comunicato di fine anno nel quale era difficile rintracciare un briciolo di vera serenità. Le settimane successive sono state di nulla totale, col calciomercato del Messina rimasto agli addii di Sarzi Puttini e Vukusic – due titolari, indipendentemente dal rendimento – e l’arrivo del giovane Angileri. Peggio era difficile, la colpa è di tutti. Sciotto a Natale non ha fatto quello che un presidente avveduto avrebbe dovuto fare, cioè decidere e non trascinare un rapporto finito come quello con Lo Monaco e Argurio. Le sue reazioni durante la pessima esibizione contro la Fidelis Andria – tra i punti più bassi della meno che mediocre gestione Capuano – avevano detto già tutto. Impasse continuata, ripetuta e che non poteva avere epilogo diverso dal caos degli ultimi giorni. Prima l’addio di Lo Monaco, poi la richiesta di aiuto accorato di Sciotto, ma il presidente resta consapevole di come, probabilmente, tutto cadrà nel vuoto. Lo dice la storia. Addio anche per Christian Argurio, il ds che paga – agli occhi della tifoseria – sia la vicinanza a Lo Monaco che i suoi errori, comunque tanti. Un direttore sportivo che, però, ha lavorato con tempi (anche quelli invernali sono stati influenzati dalla guerra fredda tra Sciotto e Lo Monaco) e budget non infiniti, resta pacifico che anche lui abbia sbagliato nella costruzione andando, spesso, dietro profili non adatti alla categoria. Tutto cambierà in casa Messina, con un mese di ritardo e un calciomercato sprecato. In questo mare naviga Raciti, rimasto solo – lui uomo voluto da Lo Monaco – con al fianco uno Sciotto che promette una presenza costante. Se questo sarà un bene non è dato sapersi, dipenderà sempre dall’atteggiamento e non dal mero esserci.
EMERGENZA TOTALE – Calendario fitto, impegni ravvicinati e tutti difficilissimi per il Messina. La prima chiamata a Francavilla rappresenta uno degli ostacoli più complicati della stagione, con la squadra di Taurino capace di imporre il proprio gioco in più di un’occasione. In casa, poi, le vittime sono state anche illustri, per informazioni chiedere a Monopoli, Bari e Catanzaro. Il Messina ci arriva con una miriade di assenze: tra infortuni, Covid e squalifiche per Raciti è tempo di emergenza pura. Fuori Matese e Morelli ed era cosa nota, come la squalifica di Damian. A questi si aggiungono Gonçalves, Fantoni, Busatto, Catania, Distefano, Angileri. Tutti i reparti coinvolti, così per Raciti la formazione più che un rebus diventa un obbligo. Tra i pali Fusco merita la conferma, con Lewandowski che resterà a guardare e in attesa di una chiamata da fine mercato. Difesa con Carillo in mezzo accompagnato da Celic e Mikulic. Sulle corsie Rondinella a destra e Fazzi a sinistra non hanno alternative, mentre in mezzo al campo Marginean e Simonetti aspettano di capire chi sarà a completare il pacchetto mediano tra Fofana e Konate, col primo che deve risolvere un piccolo acciacco. In avanti Adorante e Baldé non hanno alternative, se non il solo Russo che sembra pronto a diventare arma da partita in corso. Problemi su problemi. Raciti e la sua squadra navigano da soli, accompagnati dalla brutta sensazione di essere gli unici davvero impegnati nella lotta per salvare il Messina da un futuro drammaticamente fallimentare dal punto di vista sportivo.
VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-1-2) Nobile; Idda, Miceli, Caporale; Pierno, Franco, Toscano, Ingrosso; Mastropietro; Perez, Maiorino. All. Taurino
MESSINA (3-5-2) Fusco; Celic, Carillo, Mikulic; Rondinella, Simonetti, Fofana, Marginean, Fazzi, Adorante, Baldé. All. Raciti
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Saya