Vietato sbagliare. Il Messina deve scrollarsi di dosso la fastidiosa sconfitta subita dal Cerignola, ma la trasferta sul campo della Gelbison rappresenta il classico crocevia di una stagione intera. Vincere per continuare a puntare la salvezza diretta è quasi un obbligo, i passi falsi sono stati già troppi.
FARE LA PARTITA – Quando rincorri il fiato è sempre meno, devi gestire le energie e sai che ogni passo rallentato potrebbe costarti l’obiettivo. Il Messina ha inanellato un numero sconsiderato di sconfitte – ben 16 – tanto da essere arrivato al limite di quanto è concesso in un campionato che desidera come esito finale una salvezza diretta. Quella col Cerignola fa male, infastidisce ed è brutta tanto quanto è inaspettata. Reagire subito, farlo per necessità e obblighi di campo. Febbraio mese in salita e decisivo: Gelbison, poi Andria e Latina, ma marzo non sarà uno scherzo e per i giallorossi è tempo di abituarsi agli scontri diretti. Raciti parla di finali, non retorica ma realtà dato che sul cammino di Fumagalli e soci ci saranno le rivali alla corsa salvezza. Una specie di maxi playout che premierà pochissime e condannerà quattro club agli spareggi. Mettersi tante squadre alle spalle non è semplice, ma il primo passo arriva dal calendario che piazza la Gelbison sulla strada del Messina. Campani bravi a restare in superficie sfruttando i tanti punti incamerati nella prima parte di stagione, poi un calo che preoccupa e, ora, la chance per allontanare una rivale. Sì, perché il discorso fatto per il Messina vale pari pari per le avversarie, così oltre che finali saranno anche vere e proprie partite a scacchi. Già, perché la classifica non è in equilibrio e gli 8 punti che la squadra di De Sanzo vanta sul Messina sono macigni. Ingredienti che suggeriscono che dovranno essere i giallorossi a doversi andare a prendere le vittorie salvezza. Il mercato ha riscritto un Messina più forte e temibile, così le armi della compattezza e del contropiede sembrano non poter bastare più. Iniziando proprio da Agropoli, data una Gelbison capace di subire pochissimo e firmare la quarta miglior difesa del girone. Squadra dallo 0-0 facile, uno di quei risultati che farebbe uscire De Sanzo col sorriso. Tra atteggiamento avversario e aspettative alzate, allora, al Messina viene assegnato il compito di mostrarsi diverso e più propositivo. Sarà una mutazione graduale, ma dovrà essere veloce visto il tempo sempre più limitato.
TRAZIONE ANTERIORE – Fuori Mallamo squalificato, mentre per Catania non è ancora arrivato l’esito degli esami al suo ginocchio. Due assenze che pesano e che condizionano nelle scelte. Si parte, però, dalla difesa che potrebbe presentare qualche dubbio rispetto al quartetto visto nelle precedenti uscite: sulla corsia mancina dove Versienti potrebbe insidiare Celesia e in mezzo dove Ferrini potrebbe giocarsi una maglia con Hélder Baldé. Più sicuri del posto Berto e Ferrara. Torna Fofana dopo la squalifica, con lui il favorito è Fiorani con Marino seconda opzione. Fuori Konate. Un centrocampo con meno fosforo, ma più adatto a supportare un quartetto offensivo dall’alto tasso tecnico e che andrà centellinato nei profondi rientri difensivi. Serviranno quelli necessari, quelli per rimanere sempre corti per non allungarsi e diventare prevedibili, un po’ come accaduto col Cerignola. A destra ci sarà Kragl, dall’altra parte Ortisi è in netto vantaggio su Iannone. In attacco Balde giocherà a supporto di Perez. Ragusa? Resta un’incognita vista una condizione in costruzione e per lui resta più plausibile un impiego a gara in corso. Nella Gelbison pesano le assenze di Fornito e Infantino che diminuiscono le scelte in mezzo al campo e in attacco. Torna Uliano dopo la squalifica e la regia sarà la sua, ad accompagnarlo dovrebbero essere Nunziante e Savini con Papa che spera ancora in una maglia. Sarà un classico 3-5-2 quello di De Sanzo con grande attenzione alla forza fisica mista alla capacità di attaccare la profondità del reparto offensivo dove sta iniziando a brillare quel Tumminello arrivato dal Crotone.
GELBISON (3-5-2) Anatrella; Gilli, Cargnelutti, Loreto; Onda, Nunziante, Uliano, Savini, Correnti; De Sena, Tumminello. All. De Sanzo
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Ferrara, Ferrini, Celesia; Fofana, Fiorani; Kragl, Balde, Ortisi; Perez. All. Raciti
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya