“Nessun voto alla mia stagione, ne riparleremo tra due settimane”. Non si adagia sugli allori delle buone prestazioni sfoderate negli ultimi mesi, Giordano Maccarrone pone l’obiettivo salvezza come esigenza primaria. In arrivo la sfida più importante della stagione: lo scontro diretto con il Melfi scriverà probabilmente la storia di questa campionato. “Abbiamo fame, si tratta dell’ultimo sforzo, poi la strada sarà in discesa. Non snobbiamo il nostro avversario, anche se ultimo in classifica verrà a giocarsi la partita della vita. Siamo sul pezzo, vietata ogni distrazione. La svolta della stagione? Senza alcun dubbio la vittoria di Andria. La quota salvezza si è alzata, tante delle squadre che lottano per evitare la retrocessione hanno trovato di fronte avversari meno motivati, riuscendo così a conquistare punti pesanti”.
LEADER – Una stagione tribolata sotto ogni punto di vista: “Non avevamo un campo dove allenarci, non avevamo l’acqua per le docce. Non avevamo nulla. Con l’ingresso della nuova proprietà è cambiato tutto, i soli rimpianti sono legati al mercato invernale: con tre ulteriori acquisti mirati questa squadra avrebbe potuto puntare a qualcosa di diverso dalla salvezza. Io un leader? In questa squadra ce ne sono almeno 15-16. Questo è un gruppo che ha, fuor di metafora, gli attributi”.
IL BILANCIO – A Fondi il difensore di origine catanese ha festeggiato il suo ventisettesimo compleanno: “Con le nuove regole proposte dalla Lega potrei essere considerato un calciatore vecchio. Credo sia un’assurdità, in questo modo si trasforma la Lega Pro in un campionato Primavera. Sono preoccupato per la mia carriera. Non nascondo che mi piacerebbe restare a Messina, a salvezza acquisita mi incontrerò col presidente e col ds per valutare la mia posizione”.
TEST – Nel pomeriggio il Messina ha sostenuto un test amichevole con l’Atletico Catania, club gestito dal presidente Franco Proto e guidato in attacco dall’ex capitano giallorosso Giorgio Corona. Risultato finale di 7-1 con i catanesi in vantaggio prima delle reti messe a segno da Capua, Ventola, Ferri, Sanseverino, Madonia (doppietta) e Milinkovic.