“… colpisce due volte”. Ultima dell’anno, tappa fondamentale per un 2020 dal volto diverso. Il Messina cerca – contro il forte Giugliano – prestazione e salto di qualità: scontri diretti vero tallone d’Achille dei giallorossi, nuova chance per cambiare l’inerzia.
CAMBIO DI ROTTA – Troina, Acireale (sul campo), Fc Messina, Palermo e Savoia: queste le squadre carnefici di un Messina, fin qui, incapace di mostrare muscoli e personalità nelle sfide di alta classifica. Mister Zeman batte forte sull’aspetto mentale, quello che fa la differenza tra il dominare ed essere dominati. A Giugliano – soprattutto dopo la penalizzazione dell’Acireale – si gioca la sfida che potrebbe far chiudere il girone di andata in piena zona playoff. Mai così bene il Messina nell’era Sciotto: due stagioni molto diverse tra loro, da Modica e il suo spettacolare calcio finito ai piedi dei playoff contrastato dall’inguardabile alternarsi di Infantino e Biagioni. Tutto è cambiato sul piano organizzativo, su quello sportivo il passaggio a vuoto firmato Obbedio ha allontanato le zone nobili della classifica. Il -14 dal Palermo è dato impossibile da smentire, nessuna interpretazione dei numeri potrà negare il distacco, ma il tempo per mangiarsi le mani non è arrivato. A Giugliano, quindi, non una semplice sfida importante per la classifica. Il Messina deve lanciare un messaggio a campionato e rivali: il girone di ritorno necessita di una media punti più alta, il cambio di passo deve arrivare in trasferta e non è più rinviabile.
TEMPI DI GIOCO – Contro la Palmese i primi passi del Messina che Zeman ha in mente. Rossetti è nettamente un centravanti con nelle corde movimenti e giocate gradite al tecnico, da migliorare l’intesa del tridente e la capacità di giocare il pallone a terra. I tagli diagonali a premiare gli esterni mancano ancora, dovrà essere bravo Manfrè a trovare freddezza e Crucitti a pensare da esterno d’attacco e non solo da trequartista. Il gioco, però, passa dal fosforo in mediana: Lavrendi si è adattato nell’emergenza, l’arrivo di Danza ha innalzato il tasso tecnico ma l’ex Pordenone va atteso sul piano fisico. Sampietro è rimasto in riva allo Stretto, certamente non per vivacchiare o accomodarsi in panchina. La sua crescita deve essere, in primis, mentale: i problemi fisici ne rallentano l’apporto, ma senza uno scatto motivazionale la continuità non arriverà. Al Vallefuoco potrebbe ritoccare a lui, necessario per il calcio zemaniano alzare i ritmi dei tempi di gioco.
IL GIUGLIANO – Dicembre di rivoluzione in casa campana. Un paio di risultati negativo ed ecco trasformarsi la rosa. Ultimo addio quello di De Vena che trasloca di qualche chilometro rendendo il Savoia ancora più pericoloso. Sbagliato, però, pensare che il Giugliano abbia mollato la presa: la vittoria di Acireale è il primo segnale che gli addii di Ruggiero e Alvino sono, comunque, stati suppliti da un lavoro sul mercato mirato. Ragosta ha timbrato immediatamente, Gennaro Esposito non ha firmato per non incidere. L’ex capitano dei giallorossi ritrova il fraterno amico Caso Naturale (forse il giocatore più talentoso del Girone I) e torna al Giugliano carico di motivazioni. La sua avventura messinese è stata influenzata dall’infortunio, il suo spirito di rivalsa dovrà essere considerato. Squadra casalinga questo Giugliano: 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta (Palmese e Palermo) a chiarire che a Mugnano si costruisce il bottino maggiore.
LE SCELTE – Squalificato Buono, non parte per la Campania l’influenzato Strumbo con il pacchetto under che perde due pezzi. In porta torna Avella, davanti a lui solo conferme. In mediana l’unico dubbio riguarda il centrale: Sampietro in vantaggio su Danza e Lavrendi. In avanti confermato Rossetti con Crucitti e Manfrè ai lati. Scontro diretto fondamentale per la crescita di questo Messina: la zona playoff è stata agganciata, restarci passa dalle vittorie scontate sulla carta ma, soprattutto, dalla capacità di ribaltare pronostici e fattore campo.
GIUGLIANO (4-3-3) Mola; Micillo, Impagliazzo, Di Girolamo, Salimbè; Logoluso, Liccardo, Tarascio; Oferice, Ragosta, Caso Naturale. All. Agovino
ACR MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio, Bruno, Ungaro, Fragapane; Saverino, Sampietro, Cristiani; Crucitti, Rossetti, Manfrè. All. Zeman
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale dell’Acr Messina