Testa al campo. L’ultimo giorno di mercato ha regalato una scossa clamorosa all’ambiente di un Messina che, adesso, attende di vedere all’opera Antonino Ragusa. Non sarà la gara col Giugliano quella giusta, ma la tappa campana rappresenta un altro crocevia di questo momento di rincorsa. Vietato rallentare.
ANCORA TUTTO DA FARE – L’errore più grosso sarebbe quello di guardare troppo avanti. Sia in termini temporali che di risultati. Il Cerignola domenica prossima per ammirare i nuovi arrivi, ma anche pensare che tra la salvezza ed i playoff, alla fine, non ci sono così tanti punti di differenza. No, tutto sbagliato. La concentrazione del Messina deve essere tutta sulla sfida del Partenio contro il Giugliano. Piccoli passi necessari, perché ogni punto avvicina all’obiettivo e solo in questo modo sarà possibile spostare l’asticella più alto. Al momento, però, il Messina è ancora in piena zona playout e la salvezza resta ancora lontana e non ancora messa a fuoco. Le tre vittorie e il pari col Catanzaro hanno spostato gli equilibri, il fine mercato ha fatto il resto e toccherà al campo dire se la somma darà il giusto totale. Turno infrasettimanale che apre a un febbraio decisivo. Nessuna facile retorica, perché il mese in arrivo propone solo sfide dirette e che potrebbero portare ai primi verdetti. Prima tappa Giugliano – si gioca ad Avellino -, contro una squadra quadrata e allenata in maniera pragmatica da un Lello Di Napoli bravo a non far soffrire mai i suoi ragazzi di vertigini. Bassa zona playoff, di quelle tranquille che ti fanno guardare alle spalle con serenità ma senza mai abbassare la guardia. Difficili da affrontare e capaci di strappare punti negli ultimi minuti in più di una circostanza. Avversario che il Messina conosce bene e che dovrà affrontare con maturità e senza i naturali fronzoli che i risultati positivi portano. Pensare di non aver fatto nulla aiuta, in realtà è ancora così dato che – con la classifica attuale – i giallorossi dovrebbero spareggiare con la Turris e senza neanche il fattore a campo a proprio favore. Insomma, il lavoro è appena iniziato. Nessuno si illuda di aver già fatto tutti i grandi passi.
CONFERME – Il problema al ginocchio subito contro il Catanzaro tiene fuori dai convocati Catania, con l’attesa per l’esito finale degli esami strumentali che sta per terminare. Il resto degli assenti andrebbe classificato come fuori lista, dato che Angileri e Piazza soffrono infortuni che non li faranno rientrare prima del termine della stagione, mentre Ngombo resta in attesa di sciogliere il proprio contratto. Out anche Daga, ma le caselle dei portieri sono modificabili a stagione in corso in caso di infortuni. Formazione che prende forma e non sembra andare lontana da quella vista contro il Catanzaro: in porta Fumagalli, in difesa Berto e Celesia sulle corsie con Ferrara e uno tra Hélder Baldé e Ferrini in mezzo, ballottaggio su cui influirà lo stato fisico – e anche il taglio alla pianta del piede – del portoghese. A centrocampo Fofana farà coppia con Mallamo, mentre Fiorani potrebbe traslocare a sinistra per occupare la posizione dell’assente Catania con il ritorno di Kragl sulla destra. Non improbabile che possano essere schierato anche in maniera opposta. In attacco Balde a supporto di Perez. Nel Giugliano l’unico assente è Nicholas Rizzo, torna dopo lo stop per squalifica l’ex Gladestony. Uno dei tanti – oltre a Di Napoli – vista la presenza di Rondinella, Salvemini e un Piovaccari che sta regalando giocate decisive di domenica in domenica. I due assist di domenica dicono tanto. In porta ci sarà Sassi, davanti a lui Biasiol con ci saranno Poziello e uno tra Scognamiglio e Zullo. In mediana torna, come detto, Gladestony mentre potrebbe partire ancora dalla panchina Piovaccari con Sorrentino a far coppia con Salvemini.
GIUGLIANO (3-5-2) Sassi; Biasiol, Scognamiglio, Poziello; Di Dio, Iglio, Ceparano, Gladestony, Oyewale; Sorrentino, Salvemini. All. Di Napoli
MESSINA (4-4-1-1) Fumagalli; Berto, Ferrara, Ferrini, Celesia; Kragl, Fofana, Mallamo, Fiorani; Balde; Perez. All. Raciti
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya