“Dai dilettanti alla Lega Pro unica in una cavalcata segnata da momenti indimenticabili: Messina è una piazza straordinaria, ricordo ancora con affetto il calore e l’affetto dei tifosi giallorossi”. Doppio ex della gara tra Melfi e Messina, il centrocampista del Cosenza Marco Guerriera spende solo parole di orgoglio per la sua avventura in riva allo Stretto: “In Seconda Divisione partimmo con qualche difficoltà prima di spiccare il volo verso la vetta della classifica con l’arrivo di Grassadonia in panchina. Il tecnico mi schierava nella mia posizione ideale di esterno destro in un 3-5-2 molto coperto in fase difensiva: da gennaio in poi fummo artefici di un’incredibile rimonta esaltata da autentiche imprese come la vittoria allo “Zaccheria” di Foggia”.
IL TRASFERIMENTO – Dopo la trionfale vittoria nel campionato di Seconda Divisione per Guerriera arrivano la mancata riconferma ed il trasferimento in Basilicata: “Il mio legame con Lo Monaco risaliva sin dalle giovanili del Catania ed è proseguito nelle esperienze di Milazzo e Messina. Con il direttore avevo un rapporto abbastanza normale, da semplice lavoratore dipendente. In un primo momento mi è dispiaciuto particolarmente dover lasciare un progetto in cui credevo molto come quello di Messina: Melfi è stata la scelta giusta, il posto perfetto per rilanciarmi allo scadere dello status di under. In Basilicata ho incontrato un gruppo molto giovane allenato da un tecnico esperto come Leonardo Bitetto, gli ingredienti giusti per centrare la salvezza con larghissimo anticipo ed il record di punti societario in Lega Pro. Melfi è una piazza ideale per crescere senza troppe pressioni, la tifoseria è sempre molto vicina alla squadra e pronta ad incoraggiarla nei momenti di maggiore difficoltà. Il “Valerio” è uno stadio piccolo ma estremamente caloroso, un fortino fondamentale da cui passano per i gialloverdi gran parte delle speranze di salvezza”.
IL PRESENTE – Una stagione in Basilicata prima del trasferimento nelle fila del Cosenza: “Il Melfi è oggi una squadra profondamente rinnovata rispetto alla passata stagione: nel frattempo hanno imboccato altre strade anche l’ex giallorosso Caturano, protagonista assoluto con 18 reti e oggi meritatamente in serie B ad Ascoli, e il tecnico Bitetto, ora a Ischia. Il Messina dovrà fare molta attenzione al panamense Herrera e al centrocampista Giacomarro, autentici valori aggiunti del nuovo Melfi di Palumbo. Il Cosenza è oggi una squadra ambiziosa pronta per i playoff; lentamente stiamo raggiungendo le zone nobili della classifica. Non escludo di poter tornare a giocare in Sicilia, ma al momento mi tengo stretta questa opportunità in Sila: dopo le varie riforme dei campionati il calcio è cambiato enormemente ed è oramai molto difficile per un giovane calciatore sentire attorno a sé la fiducia e l’attenzione necessarie per fare bene all’interno di un progetto costruito con serietà e determinazione”.