Crisi senza fine. Una pura questione di numeri, con il Messina relegato al quartultimo posto in piena bagarre playout: svanito l’effetto novità per l’approdo di Lucarelli, nessuna sorpresa in positivo neanche con la capolista Lecce. Gara costellata da episodi controversi, polemiche tutte rivolte all’indirizzo dell’arbitro: un rigore spiana ai pugliesi la strada per la vittoria, un altro, richiesto a gran voce da Milinkovic, completa l’azione incredibile di un pari fallito a Gomis battuto. Chiude i giochi la doppietta personale dell’ex peloritano. La vittoria, dunque, unico vero episodio oramai ammantato di nostalgia: l’ultimo colpo lo scorso 23 ottobre con la Casertana, da allora solo 5 punti e tante buone intenzioni.
ESPERIMENTI – Aspettando Nardini, Lucarelli rivoluziona la formazione titolare pescando dal cilindro Ionut e Marseglia: abbandonato il 4-3-3, il tecnico livornese vara un inedito 4-4-2 con Milinkovic e Pozzebon nel tandem d’attacco. Corposo turnover per Padalino, che esclude dall’undici iniziale Lepore, Arrigoni, Mancosu e Torromino. Si parla spesso di episodi: uno, dubbio, stravolge la contesa. Vutov crossa in area, De Vito sporca il pallone con il braccio: il signor D’Apice concede il penalty, l’ex Caturano realizza con sicurezza. Grifoni esce per infortunio, Lucarelli ne approfitta per tornare ad un più usuale 3-4-3. La reazione del Messina non si fa attendere, l’esito è tuttavia clamoroso: Milinkovic semina il panico in area, scarta anche l’estremo ospite Gomis prima di spedire incredibilmente la sfera in fallo laterale a porta oramai sguarnita (dubbi per un eventuale intervento falloso sul francese da parte di Drudi). Lecce feroce in contropiede, ci provano un paio di volte Fiordilino e Caturano, poi Persano sale in cattedra e regala il 2-0 ai pugliesi con un preciso diagonale sul primo palo.
UN COPIONE GIÀ SCRITTO – Marseglia scuote Gomis dopo pochi giri di lancette, il Messina prova a riscrivere un copione già scritto. Pugliesi in pieno controllo della gara, le sostituzioni non ravvivano uno spettacolo che ha espresso i suoi contenuti più importanti nei primi quarantacinque minuti. Più di mezz’ora di nulla svilisce il senso stesso della sfida: per il Messina una sconfitta netta, resa ancora più pesante nei contorni quando Caturano corregge in rete un cross tagliato di Contessa dalla sinistra. The end.
MESSINA 0
LECCE 3
MARCATORI Caturano su rig. al 19′, Persano al 46′ p.t.; Caturano al 34′ s.t.
MESSINA (4-4-2) Berardi; Grifoni (dal 25′ p.t. Ferri), Rea, Bruno, De Vito; Ionut (dal 21′ s.t. Saitta), Mancini, Musacci, Marseglia (dal 29′ s.t. Madonia); Milinkovic, Pozzebon. (Russo, Mileto, Rafati, Bramati, Palumbo, Ricozzi, Lazar, Gaetano, Foresta). All. Lucarelli.
LECCE (4-2-3-1) Gomis; Ciancio, Cosenza, Drudi, Contessa; Tsonev (dal 25′ s.t. Mancosu), Fiordilino; Vutov (dal 18′ s.t. Lepore), Persano, Doumbia; Caturano (dal 38′ s.t. Freddi). (Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Arrigoni, Torromino, Pacilli, Giosa, Vinetot, Maimone). All. Padalino.
ARBITRO D’Apice di Arezzo.
NOTE Spettatori 1200 circa. Ammoniti Cosenza, Marseglia, Musacci, Ionut, Musacci, Caturano. Corner 2-4. Recupero 2′ e 3′.