Pioggia a dirotto, deserto sugli spalti. Per responsabilità di tutti e di nessuno, chiaramente. Lo scenario perfetto per l’ennesima domenica da incubo. Il Messina va al tappeto senza appello, squagliandosi d’un tratto dopo aver gettato alle ortiche il rigore del potenziale vantaggio. A bocce ferme servirà una riflessione trasversale, che non può riguardare solo il verdetto del campo.
EQUILIBRIO AL GOVERNO – Certo, adesso sul banco degli imputati salirà per forza di cose Pietro Infantino, sotto la cui gestione i giallorossi hanno raccolto la miseria 4 punti in 5 partite. Numeri che contano, e che pesano. Il tecnico si trincera nelle sue convinzioni e rilancia per 10/11 le pedine schierate contro la Cittanovese nel precedente turno. Nel tridente offensivo l’unica novità è Petrilli, la cui presenza comporta giocoforza l’arretramento di Cocimano in mediana, nel trio completato da Genevier e Biondi. Davanti a Meo non c’è spazio per Cossentino: la coppia di centrali è formata da Porcaro-Russo, con gli under Dascoli e Cimino in corsia. Squadre a specchio, perché anche mister Breve punta sul 4-3-3. Zero timori reverenziali, forte della scia positiva che è valsa, per l’Acireale, un raccolto di 7 punti nelle ultime tre partite. E il primo scorcio di gara, in fondo, non fa che confermare il buon momento dei granata, che giocano a viso aperto ed evitano da subito di farsi schiacciare. L’equilibrio è sostanziale: Messina ed Acireale condividono una certa dose d’inconcludenza nella gestione della sfera negli ultimi 30 metri di campo. Gli ospiti, a dire il vero, ci provano di più del Messina, che però alla mezzora sciupa con Arcidiacono la prima, vera occasione: perfetto l’assist di Petrilli, che dal fondo apparecchia all’indietro per il 7 giallorosso. Conclusione a lato e mani in faccia per i rimpianti. Che aumentano poco dopo, quando Genevier esalta in verticale l’intelligente incursione di Petrilli, meno bravo a concludere di testa con una sorta di passaggio involontario per il “guardiano” acese Biondi. Il Messina, adesso, governa il gioco e si affanna alla ricerca di corridoi utili per innescare Gambino e soci.
CICLONE: MESSINA IN MACERIE – Senza successo, perlomeno fino al rientro dagli spogliatoi. Quando arriva l’azione della potenziale svolta, praticamente all’alba della ripresa. Biondi entra nel campo da destra, semina il panico in area e si procura un penalty (obiettivamente generoso). Arcidiacono va sul dischetto, chiamato a completare l’opera, ma strozza il destro e il pallone finisce inevitabilmente a lato. È il punto di svolta, un segno del destino, che volta le spalle al Messina nel breve volgere di qualche minuto. In mezzo la prima girandola di cambi, con Breve che pesca due nuove carte dal suo mazzo e poco dopo si frega le mani, quando Genevier stende l’ex Madonia e si becca il secondo giallo. Tre minuti, e arriva la mazzata che era nell’aria, con il gol del neo entrato Manfrellotti, che di testa trafigge Meo. Il Messina, in 10 e sotto di uno, spegne la luce e si consegna mani e piedi agli ospiti. Che raddoppiano con Campanaro (ennesima indecisione di Meo) e prendono il largo ancora con Manfrellotti. In cerca di gloria anche l’altro subentrato, Manfrè, la cui pennellata su piazzato si infrange sul palo. È l’ultimo sussulto, ma attorno all’Acireale ci sono solo le macerie di un Messina demolito ormai da un pezzo.
MESSINA 0
ACIREALE 3
MARCATORI Manfrellotti al 23′, Campanaro al 28′, Manfrellotti al 33′ s.t.
MESSINA (4-3-3) Meo; Dascoli, Porcaro, Russo, Cimino (dal 37′ s.t. Biancola); Cocimano (dal 26′ s.t. Rabbeni), Genevier, Biondi (dal 44′ s.t. Carini); Petrilli (dal 22′ Traditi), Gambino, Arcidiacono. (Ragone, Cossentino, Mancuso, Bossa, Pizzo, Traditi). All. Infantino.
ACIREALE (4-3-3) Biondi; Iannò, Campanaro, Gambuzza, Talotta; Savanarola (dal 30′ s.t. Aprile), Russo, Tramonte (dal 41′ s.t Dadone); Leotta (dal 22′ s.t. Manfrellotti), Bellomonte (dal 22′ s.t. Manfré), Madonia (dal 44′ s.t. Sorbello). (Pappalardo, Di Pasquale, Chiocchia, Lentini). All. Breve.
ARBITRO Campobasso di Formia
NOTE Spettatori (match a porte chiuse). Espulso Genevier. Ammoniti Genevier, Savanarola, Traditi e Russo. Corner 3-2. Recupero 1’e 4’.