Fuori dalla zona playout. Questa la notizia che porta in dote la vittoria del Messina sul campo del Potenza. Primo tempo bloccato, poi la spettacolare azione che crea la rete di Balde lancia la squadra di Raciti. Caturano sbaglia un rigore e dagli altri campi arrivano ottime notizie.
BLOCCO TATTICO – Nessun cambio per Ezio Raciti rispetto alla vittoria sul Pescara: confermato Hélder Baldé in difesa al fianco di Ferrara, sulle corsie ci sono Berto e Celesia. Anche in mediana non ci sono modifiche con Fiorani che fa coppia con Konate, squalificati Fofana e Mallamo, panchina per Marino. A destra Kragl, opposto Ragusa mentre Balde agisce alle spalle di Perez. Per la prima volta in questa stagione, quindi, il Messina schiera la stessa formazione per due turni consecutivi. Cambia, e molto, Raffaele che sceglie un 4-3-3 per il suo Potenza con Hadziosmanovic a destra – assente lo squalificato Gyamfi – e Armini sulla corsia mancina, in regia c’è Laaribi con Steffè e Cittadino che finiscono in panchina. Attacco con Caturano riferimento centrale, ai suoi lati Del Sole e Di Grazia. Condizioni di classifica ben diverse con i lucani che guardano a un posto nei playoff e Messina che non può rallentare se vuol uscire dalla griglia playout. Si parte con ritmi sostenuti e la prima chiamata è di Del Sole che su punizione scalda le mani di un attento Fumagalli. La squadra di Raffaele si prende la responsabilità di fare la partita, con i giallorossi ben messi in campo che organizzano pressing e recupero palla. Le buone premesse si perdono col passare del tempo, dando vita a un match che diventa di pura lotta in mezzo al campo e di ricerca infruttuosa della profondità. Perez lotta con Sbraga, stessa sorte per Caturano che deve vedersela con un solido Baldé. Lucani che si fanno vedere ancora su palla inattiva: Talia si libera bene sul corner calciato da Di Grazia, ma il suo destro al volo è ampiamente impreciso. Poco Messina in zona d’attacco, non fa molto di più il Potenza che, però, riesce almeno a pungere col solito Del Sole. Il suo sinistro dal limite non preoccupa Fumagalli, ma ha il merito di entrare in taccuino povero di note offensive. Prova ad affacciarsi anche la squadra di Raciti che – con un paziente giro palla – riesce a trovare Perez in area, il numero 31 si gira per servire Ragusa che si coordina per una sforbiciata volante che Del Pinto devia in corner. Solito spartito con il match che torna lottata in mezzo al campo e viene accesa dagli spunti di Del Sole. Giallorossi che restano corti e alzano la linea difensiva accettando qualche rischio con Caturano sempre vivace nell’attaccare la profondità. Manca l’innesco offensivo: per una complicata fluidità della manovra negli ultimi 20 metri e anche per la buona capacità del Potenza di chiudersi e vincere i duelli uno contro uno. La teoria da trasformare il pratica è evidente, ma manca quel briciolo di spazio in più. Fisicità arma importante per la squadra di Raffaele, così sull’ennesimo corner Girasole può colpire da distanza ravvicinata non trovando, però, la giusta forza e Fumagalli può bloccare facilmente. Tatticismi che influenzano lo sviluppo di una gara che trova il suo nucleo vitale in un centrocampo in cui si moltiplicano contromosse e incroci individuali. Primo tempo che scivola via con un paio di gialli sventolati da Bonacina e poco altro da raccontare, almeno fino all’ultimo secondo di recupero quando Armini si ferma e lascia campo da attaccare a Kragl: il tedesco si accentra e col destro trova Perez tutto solo sul secondo palo, il centravanti giallorosso controlla e calcia superando Gasparini ma trovando Sbraga autore di un salvataggio miracoloso sulla linea di porta.
SPETTACOLARE – Ripresa che inizia con un cambio per parte: fuori Celesia e dentro Trasciani, col numero 23 che va a occupare il ruolo di terzino destro con Berto che si posta a sinistra; nel Potenza out Armini – infortunatosi proprio allo scadere della prima frazione – e campo per Verrengia. Alza il livello di intensità il Messina che martella forte e colleziona un’altra occasione da rete: angolo dalla destra di Kragl, pallone che resta in area ed è lo stesso tedesco a tornarci e calciare trovando, però, la respinta della mischia davanti a lui. Sfera che arriva a Konate che calcia, ma trova Sbraga. Respinta e ripartenza con Del Sole che può servire Di Grazia in campo aperto, ma una grande chiusura di Trasciani spegne il contropiede lucano. Percepibile tanto da poterlo toccare il cambio di passo del Messina. Linea alta e ampiezza ricercata e trovata. Kragl si muove con maggiore dinamismo e dal suo piede nasce il vantaggio: avanza il tedesco, imbucata per il movimento di Perez che è straordinario nel prendere la posizione sul diretto marcatore e nel giocare di sponda di prima per l’accorrente Balde che scarica il destro e buca Gasparini. Settima rete stagionale per lo spagnolo, tutte sotto la gestione Raciti. Vantaggio che è un’opera di grande maestria offensiva. Triplo cambio per Raffaele che manda in soffitta il tridente e torna al 3-5-2 con Rocchi nel cuore della difesa, Logoluso in mediana e Murano al fianco di Caturano. Qualche minuto e Raciti risponde scegliendo uno schieramento a specchio: fuori Balde e Kragl, dentro Ferrini e Marino col Messina che passa al 3-5-2 con Ragusa in coppia con Perez. Difesa a tre che sembra più a cinque dato che sugli esterni ci sono sempre Trasciani e Berto che alla voce mestiere dichiarano: difensore centrale. Prima delle sostituzioni anche un brivido con Laaribi capace di trovare l’incrocio dei pali con una bellissima punizione su cui Fumagalli sembrava non poter far molto. Tatticismi che tornano vivi: Raciti vira per una squadra votata all’uno contro uno a tutto campo per non regalare superiorità nei vari reparti al Potenza. Giallorossi più bassi e che cercano seconde palle anche grazie all’innesto di Zuppel per uno sfinito Ragusa. Si butta in avanti il Potenza con il Messina che è attento nel chiudere le avanzate e nel mettere in fuorigioco Caturano. Chance per raddoppiare sui piedi di Baldé, ma il portoghese buca la palla inattiva che Marino pennella per lui. Poi, Bonacina vede troppa confusione e fischia per la difesa. Giallo per Fiorani: diffidato, salta la Turris. Squadra di Raffaele che insiste nella sua manovra confusionaria, Messina che regge ma che vede crollare il suo castello difensivo quando Bonacina vede un contatto – più che dubbio – tra Konate e Schimmenti e fischia un calcio di rigore per il Potenza. Dal dischetto va Caturano: sinistro lento e angolato, troppo. Perché non inquadra lo specchio e finisce sul fondo. Messina che tira un grandissimo sospiro di sollievo. Fuori Perez – migliore in campo – e dentro Versienti. Il Potenza si spegne e il tempo che corre fino a scadere. Triplice fischio e vittoria pesantissima per il Messina: per la prima volta fuori dalla zona playout.
POTENZA 0
MESSINA 1
MARCATORE Balde al 10′ s.t.
POTENZA (4-3-3) Gasparini; Hadziosmanovic, Sbraga (dal 31′ s.t. Schimmenti), Girasole, Armini (dal 1′ s.t. Verrengia); Del Pinto (dall’11’ s.t. Rocchi), Laaribi, Talia; Del Sole (dall’11’ s.t. Logoluso), Caturano, Di Grazia (dal 12′ s.t. Murano). (Alastra, Cittadino, Riccardi, Polito, Legittimo, Alagna, Rocchi, Logoluso, Murano, Steffè, Volpe). All. Raffaele
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Baldé, Ferrara, Celesia (dal 1′ s.t. Trasciani); Fiorani, Konate; Kragl (dal 17′ s.t. Ferrini), Balde (dal 17′ s.t. Marino), Ragusa (dal 23′ s.t. Zuppel); Perez (dal 41′ s.t. Versienti). (Lewandowski, Salvo, Ortisi, Grillo, Iannone, Curiale). All. Raciti
ARBITRO Bonacina di Bergamo
NOTE Espulso al 48′ s.t. Cinelli (vice all. Messina). Ammoniti Sbraga, Kragl, Baldé e Fiorani. Corner 5-5. Recupero 2′ e 4′.