Senza timore. La differenza di classifica tra le due squadre è evidente, ma questo Messina ha dimostrato di saper esprimere la versione migliore di sé proprio di fronte a sfide, sulla carta, difficilissime. Juve Stabia capolista a un passo dalla promozione e avversario complicato per solidità.
MOTIVAZIONI ALTE – Scherzi del calendario, con i campani che vogliono mantenere il vantaggio sul Benevento che sarà, a sua volta, impegnato contro il Monterosi, cioè la squadra che tutti guardano per evitare i playout. Se i laziali non dovessero ottenere molti punti – e calendario alla mano non sarà facile -, infatti, il distacco sulla quintultima sarebbe di quelli che condannerebbero alla retrocessione diretta. Insomma, il Messina tiferà Benevento e proverà a dare una mano alla squadra di Auteri. Non tanto per aiutare i sanniti, ma per la propria classifica. Giallorossi che si sono staccati dalla zona playoff e che guardano con attenzione la scalata della formazioni in zona playout, una situazione tra color che son sospesi ma sarebbe grave errore pensare di chiudere la stagione per inerzia. I punti servono e potrebbero tornare utili anche per riagganciare la top ten. Anche in questo caso è questione di calendario, con Latina-Foggia match crocevia. Il campionato del Messina, quindi, non è per nulla finito e la squadra pare totalmente consapevole di dover ancora sudare per ottenere il suo obiettivo. Non solo, perché collezionare punti serve a migliorare la classifica finale anche per soddisfazione personale. Questo gruppo, infatti, merita di chiudere l’annata col massimo possibile. Sempre al netto di varie recriminazioni sparse nel percorso. Che ha visto, però, parecchie soddisfazione e soprattutto lontano da casa. Sì, questa squadra è spauracchio per chi la ospita. Picerno, Casertana, Avellino, Benevento, tutte formazioni di alta classifica che col Messina ci hanno perso o pareggiato. Facile comprendere che siano partite contro avversari che vogliono giocare e che, per questo, lascino naturali spazi. La squadra di Modica si esalta e mette tecnica nella libertà concessa. Succederà anche al Menti? Più difficile, perché la Juve Stabia è squadra che ha fatto della solidità la sua forza. Solo 3 sconfitte, solo 19 reti subite. Una corazzata che fa della capacità di limitare gli avversari un punto di forza. Sarà un match diverso, anche perché le armi dei campani sono varie e non prevedono sempre di sbilanciarsi.
IL TERZO UNDER – Squalificati Manetta e Frisenna dopo gli ingenui e imperdonabili rossi trovati contro il Foggia. Out anche Civilleri per un problema alla caviglia. Ballottaggi classici in ogni reparto con gli incastri under a incidere. Il primo in difesa dove Salvo dovrebbe ritrovare una maglia da titolare al posto di Lia. In caso contrario toccherebbe a uno tra Scafetta – in mediana – o Luciani – in attacco -. Più semplice puntare sul classe 2003, con lui Polito e Dumbravanu in vantaggio su Pacciardi con Ortisi a sinistra. In mezzo al campo Franco dovrebbe esserci, con lui più Giunta di Firenza. In attacco, come detto, esiste l’opzione Luciani ma pare la meno probabile. Quasi quanto quella Plescia, visto che i favoriti per una maglia da titolare restano Rosafio, Emmausso e Ragusa alle spalle di Zunno. Nella Juve Stabia out lo squalificato Buglio, mister Pagliuca dovrebbe scegliere la via della continuità con la conferma della squadra capace di passare sul campo del Sorrento. Pericolo pubblico numero uno: l’ex Adorante.
JUVE STABIA (4-3-1-2) Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, Mignanelli; Pierobon, Leone, Meli; Piscopo; Adorante, Candellone. All. Pagliuca
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Salvo, Polito, Dumbravanu, Ortisi; Franco, Giunta; Rosafio, Emmausso, Ragusa; Zunno. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya
