Juve Stabia-Messina, una pura formalità

Pubblicato il 9 Aprile 2016 in Tattica

Una piccola provocazione nel nostro titolo, perché la sfida di domenica pomeriggio del Menti tra Juve Stabia e Messina è già stata archiviata come una gara tra due squadre dalle motivazioni opposte. Le tante assenze e una classifica serena fanno credere che la trasferta campana per il Messina non sarà fortunata come altre uscite in precedenza, sopratutto se si pensa a quanto bisogno dei tre punti abbia la Juve Stabia. Lo stesso discorso fatto contro Catania e Catanzaro, replicabile stavolta e probabilmente anche contro il Lecce. Il finale di stagione del Messina verrà accompagnato da questo ritornello, senza che la possibilità di qualificarsi alla prossima Coppa Italia nazionale sposti di una virgola la sensazione che il gruppo di Raffaele Di Napoli possa soffrire la differente voglia degli avversari. Sarà il campo a dire la verità sul Messina, probabilmente più che la Coppa Italia l’obiettivo di oggi è strappare una riconferma o un contratto in altri lidi. Inutile girarci troppo attorno o scadere nella retorica dell’onorabilità del campionato. La Juve Stabia arriva alla sfida conscia che un risultato diverso dalla vittoria complicherebbe la corsa per evitare un posto nei playout. Zavettieri non è tecnico da alchimie, non incanta il pubblico ma sicuramente il suo pragmatismo potrà essere decisivo in questo scorcio finale. Conosciamo meglio la sua Juve Stabia, sistema difensivo sulle palle inattive e disposizione di un offensivo 4-4-2.

TUTTI A ZONA – Ormai è la moda degli allenatori moderni, di difensori marcatori non c’è traccia e allora meglio affidarsi ad una organizzazione tattica per difendere sulle palle inattive. Siamo alla gara che la Juve Stabia impatterà senza reti sul campo della Fidelis Andria, sul pallone c’è Cortellini pronto a scodellare verso il cuore dell’area. Fermiamo l’azione e vediamo la disposizione della Juve Stabia: un primo uomo (cerchio azzurro) staziona come barriera, in giallo c’è Obodo piazzato sul limite per respingere in caso di palla corta. Il resto della squadra lavora in linea ed è pronta a muoversi all’indietro. Le marcature scattano solo una volta partita la palla, in fondo sulla destra è possibile vedere come due uomini dell’Andria cerchino di aggirare gli avversari concentrati solo sul pallone. Questo è uno dei pericoli massimi quando si difende a zona, il farsi attirare dalla palla perdendo di vista il movimento dell’avversario che, spesso, riesce a colpire proprio sul palo lungo. Nella preparazione alla gara chi sa di attaccare contro una difesa a zona è portato a preparare schemi che favoriscano il movimento del pallone per disorientare la linea sul primo passo.

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NICASTRO PUNTA AGGIUNTA – Passiamo alla fase offensiva, lo facciamo bloccando l’immagine e prendendo in analisi la disposizione sul campo del 4-4-2 di Zavettieri. Capocannoniere dei campani è Francesco Nicastro, punta esterna dalla buona vena che in stagione si è alternato tra il ruolo di seconda punta e quello di esterno sinistro. Nel nostro frame abbiamo segnato con una linea gialla la distanza tra i due attaccanti, Diop e Del Sante, in rosso ci sono i centrocampisti: cerchio bianco per Lisi che rimane basso in attesa dello sviluppo dell’azione e con tanto campo da attaccare. In arancio ci sono i due centrali che accompagnano, ma la parte più interessante è quello che succede sulla sinistra. In azzurro c’è il terzino Contessa, più un’ala che un difensore, mentre nel cerchio blu c’è Nicastro che non opera da esterno ma ha già tagliato verso il centro per attaccare la profondità. La catena di sinistra è la vera arma offensiva della squadra di Zavettieri, da Contessa arrivano i cross giusti per la fisicità di Del Sante e le offensive di Lisi; Nicastro è invece quell’attaccante aggiunto che può sorprendere le difese.

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CASA MESSINA – Mister Raffaele Di Napoli riperde Salvatore Cocuzza, una lussazione alla spalla ferma nuovamente la punta palermitana. Con lui rimangono a casa i difensori Ionut e De Vito, la loro assenza dovrebbe dare una chance a Mileto a destra e Burzigotti in mezzo alla difesa accanto a Martinelli. In avanti Diogo Tavares dovrebbe continuare sulla fascia sinistra, la non convocazione di Cocuzza e Padulano limita le scelte del tecnico giallorosso che, quindi, dovrebbe affidare il centro dell’attacco ancora a Scardina. Conferme per Gustavo, oltre che per il trio di centrocampo Giorgione-Baccolo-Fornito.

JSME

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