Una splendida punizione di Filippo Damian permette al Messina di sbancare il Menti ed eliminare la Juve Stabia dalla Coppa Italia di Serie C. Primo tempo con un botta e risposta continuo che inchioda il punteggio sul 2-2, nella ripresa calano le energie, ma la classe vince sempre.
ALTALENA – Non tradisce il 4-4-2 su cui ha lavorato per tutto il ritiro Sasà Sullo: spazio a destra, allora, per Lorenzo Simonetti con Fofana e Damian a lavorare da cerniera centrale, Russo chiude la mediana a sinistra. Linea di centrocampo dove fare di necessità virtù, anche grazie alla duttilità dei protagonisti. Nessuna sorpresa, invece, in difesa dove Carillo – capitano – fa coppia col giovane Fantoni, ai lati Morelli e Sarzi Puttini. In avanti Adorante è il centravanti con Baldé a supporto. Giallorossi contati, con soli 16 uomini a disposizione, ma stabiesi che non sono da meno dopo i contagi da Covid riscontrati nelle ore precedenti alla gara. Così, Novellino sceglie Esposito in coppia con capitan Troest in difesa, mentre in avanti Della Pietra è l’unica punta col supporto di Bentivegna e Panico ai lati. Si iscrive subito al match per vivacità Ibou Baldé con la Juve Stabia che fatica a contenerlo. Brutta la palla persa da Donati che favorisce la ripartenza del fratello d’arte, servizio comodo per Adorante, ma il numero 9 spreca tutto non trovando il tempo per il tiro a due passi da Sarri. La prima non è buona, la seconda sì: Baldé è incontenibile sulla sinistra, cross sul palo opposto dove Simonetti sovrasta Rizzo e buca Sarri. Messina in vantaggio, premio all’ottimo approccio della squadra di Sullo. Lo svantaggio scuote i ragazzi di Novellino, tanto rumore per nulla, comunque, così si passa dalla commedia shakespeariana alla sostanza di Baldé: il numero 10 scappa a destra, doppio dribbling su Rizzo e pallone messo in mezzo dove, però, i compagni non arrivano. Messina ora coperto, attento e non disposto a lasciare troppi spazi. Campani che provano a rallentare l’impazienza, quando l’azione diventa ragionata arriva il pari: azione prolungata sulla sinistra, Panico mette in mezzo dove Damian respinge di testa, si avventa Donati che calcia di potenza trovando Lewandowski reattivo, sulla respinta la chance è per Della Pietra, ma il suo destro ravvicinato trova il portiere polacco ancora insuperabile. Finita? No, perché Fantoni prova ad anticipare ancora Della Pietra, ma finisce per infilare il pallone nella propria porta. Goffo l’intervento del giovanissimo centrale, un vero peccato visto il buon controllo dei giallorossi e, soprattutto, i due ottimi interventi di Lewandowski. Il gong della mezz’ora sancisce, anche, l’evidente calo dei giallorossi, cresce la Juve Stabia e l’aria di ribaltone è chiara: Panico serve Stoppa, contrasto duro ma l’uno-due viene chiuso, l’esterno cerca Della Pietra in area dove un mezzo rimpallo taglia fuori Fofana, sfera ancora a Panico che controlla, prende la mira e piazza un destro potente all’incrocio. Vantaggio della Juve Stabia, chiaro sintomo che le forze dei giallorossi siano già in riserva, ma quel pari così accidentale pesa. Per la Juve Stabia, però, il veleno è nella coda e il Messina impatta: Morelli fa partire un cross dalla trequarti di destra, Troest e Sarri difettano in comunicazione e Adorante ci mette la testa e insacca. Protestano i campani per un presunto fallo del 9 giallorosso, ma è più evidente l’errore di reparto della difesa di Novellino. Il primo tempo è tutto qui, il riposo è meta ambita per i ragazzi di mister Sullo, comunque rigenerati dal pari.
VIVA LA CLASSE – Il quarto d’ora di pausa regala un Messina vispo a inizio ripresa, anche se resta evidente la voglia della Juve Stabia di ritrovare il vantaggio. Lewandowski deve sporcarsi i guanti su un destro secco di Bentivegna, poca roba per il polacco e unica emozione di inizio ripresa. Giallorossi che mostrano già buone trame, anche qualche schema da palla inattiva e una struttura che prende forma. Sullo rivoluziona presto la corsia mancina, con Sarzi Puttini e Russo che lasciano il campo – stanchissimi – a Gonçalves e Busatto, con Baldé che trasloca sulla fascia. La risposta di Novellino è immediata: fuori il trequartista Stoppa, dentro Caldore e Juve Stabia con la difesa a 3. Evidente il calo dei ritmi, quando accade – solitamente – vengono fuori le qualità tecniche e, allora, sono Damian da una parte e Panico dall’altra a provare a prendere le redini del match. Campani pericolosi quando combinano velocemente, ma ancora bravo Lewandowski a scegliere il tempo perfetto in uscita bassa su Schiavi. Altro cambio in casa giallorossa, con Adorante che alza bandiera bianca e lascia spazio a Matese: l’ex Casertana va a sinistra, così Baldé torna in avanti. Il crollo delle forze svuota il Menti dalle emozioni del primo tempo, resta qualche buona trama e poco altro. Panchine troppo corte per incidere, squadre che vorrebbero evitare i supplementari ma che faticano a pungersi. Bentivegna ci prova su punizione, Lewandowski è attento. Non può nulla, invece, Sarri quando a provarci è Filippo Damian: l’ex Ternana si incarica di un calcio da fermo dal limite – dopo un fallo subito da Fofana -, trovando un destro arrotato e preciso. Pallone sotto l’incrocio, Sarri battuto da un Damian che ci prova e ci riesce. Il guizzo di puro estro tecnico riporta il Messina in vantaggio, forse l’unico modo per scuotere una ripresa – come raccontavamo – immersa nella stanchezza. Panico gratta il fondo delle energie, forse troppo solo e forse un pizzico egoista, Lewandowski non trema. Sullo alza il muro con Konate al posto di Baldé, ultimi minuti da giocare con tutta la resistenza possibile per i giallorossi. La Juve Stabia è stanca, poco lucide le due squadre, con la fretta che diventa l’ingrediente che fa impazzire la trama campana. Il Messina soffre, regge e trova una vittoria per molti insperata. Turno superato, prossimo avversario sarà il Foggia di Zeman che ha battuto con un tondo 2-0 la Paganese.
JUVE STABIA 2
MESSINA 3
MARCATORI Simonetti (M) al 5′, aut. Fantoni (JS) al 24′, Panico (JS) al 38′, Adorante (M) al 46′ p.t.; Damian (M) al 35′ s.t.
JUVE STABIA (4-2-3-1) Sarri; Donati, Esposito, Troest, Rizzo (dal 41′ s.t. Guarracino); Schiavi, Davì; Bentivegna, Stoppa (dal 17′ s.t. Caldore), Panico; Della Pietra (dal 32′ s.t. Gomez). (Russo, Picardi, Pozzer). All. Novellino.
MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Morelli, Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini (dal 11′ s.t. Gonçalves); Simonetti, Fofana, Damian, Russo (dal 11′ s.t. Busatto); Adorante (dal 23′ s.t. Matese), Baldé (dal 40′ s.t. Konate). (Fusco). All. Sullo.
ARBITRO Crezzini di Siena
NOTE Ammoniti Sarzi Puttini, Esposito, Morelli. Corner 4-4. Recupero 2′ e 6′.