L’appello di Lucarelli: “Serve un campo di allenamento”
Pubblicato il 12 Novembre 2016 in Primo Piano, Sala Stampa
Una partita delicata. Quella su cui da tempo Lucarelli ha affisso un bollino rosso fuoco. Le ansie del tecnico alla vigilia di Messina-Fidelis Andria sono connesse fondamentalmente al timore di un possibile effetto appagamento, ma in settimana sono lievitate a causa delle condizioni del martoriato terreno di gioco del San Filippo: “Faccio un appello alla città e a chi tiene a questa maglia: se c’è qualche società o qualche privato che possa permetterci di avere a disposizione dei campi per far riposare il manto del San Filippo si faccia avanti. Domani, a causa delle condizioni del terreno di gioco, sarà complicato assistere a una partita di calcio. Il presidente ha pronto un budget da investire per apportare degli interventi, ma in quel periodo lo stadio lo dovremo utilizzare solo per le partite. In quel periodo servirà un’alternativa valida per una squadra che gioca in Lega Pro, in attesa che venga sistemato il Celeste”.
AI BOX – Le condizioni precarie del manto erboso sono il tema cruciale del pre-partita, al punto da spingere il tecnico a rimodulare la scelta dell’undici titolare sulla base delle condizioni del manto a qualche ora dalla gara: “Se non dovesse migliorare, dovrò rinunciare a qualche ‘topolino’ optando per giocatori di minore qualità tecnica ma di maggior struttura fisica. Sarà una partita difficilissima contro una squadra che disturba costantemente la fase di possesso dell’avversario applicando un pressing molto alto e portando fino a tre giocatori nella zona del portatore di palle. Una squadra vera contro la quale servirà una calma olimpica per tentare di sbloccare la gara e più in generale grande intelligenza ed equilibrio”. Domani Lucarelli dovrà sicuramente rinunciare a Maccarrone e forse anche a Mancini: “Maccarrone si è fermato a causa di un guaio muscolare. Mancini nelle ultime settimane ha perso parecchio peso, una situazione che stiamo monitorando attentamente perché Manuel soffre di celiachia. La perdita di Maccarrone è un segnale che prima o poi mi aspettavo, perché in generale se non fai il ritiro precampionato fatichi a recuperare soprattutto in periodo scanditi da impegni ravvicinati. Il ritiro? Anche in questo caso opteremo per la scelta fatta in occasione delle precedenti partite: ceneremo insieme ma poi ognuno andrà a dormire a casa propria. In Europa è una strategia ormai applicata da tempo, in Italia, soprattutto in Serie A c’è ancora una certa riluttanza rispetto a una scelta di questo tipo”.