Latina-Messina, modificare i tuoi sogni o aumentare la tua capacità

Pubblicato il 26 Settembre 2024 in Primo Piano

Non si butta via niente. Perché il Messina che impatta a Latina deve recriminare per i propri errori, ma ripartire da una prestazione di grande acume tattico e buonissima applicazione. La sensazione è sempre la stessa: potenziale importante, ma serve un lavoro intenso per una crescita costante.

LA MOSSA TATTICA – All’arrivo delle formazioni ufficiali un po’ di sorpresa c’è, sia per alcune scelte – su tutte Cominetti – e per il ritorno a un vestito tattico già visto: il 3-5-2. Modica (voto 6,5) sceglie di rinforzare gli argini difensivi e liberare la corsa dei suoi esterni bassi, inoltre toglie staticità in avanti con la coppia Petrungaro e, appunto, Cominetti. Qualità in mezzo dove Petrucci guida Frisenna e Pedicillo. Insomma, un Messina più denso in mezzo al campo e con ottime capacità di palleggio. Funziona, perché il Latina finisce nel tunnel che Modica aveva preparato e non riesce a creare nulla di concreto. Giallorossi che tengono il filo della partita e sembrano la squadra con in mente un preciso piano tattico. Manca un pizzico di qualità offensiva, perché Cominetti è fuori partita e Petrungaro finisce per essere troppo innamorato del pallone. Bene Frisenna quando conduce e Pedicillo per creatività. Due giocatori su tutti, la parte migliore di un Messina che partita dopo partita sembra brillare maggiormente nella fase di costruzione. Non c’è nulla di improvvisato, ma tutto pare codificato nei movimenti e nelle conseguenti scelte. Certo, per rendere tutto questo funzionale servirebbe maggiore applicazione degli attaccanti. Perché il tema attorno al Messina diventa quello sul rendimento di alcuni reparti. Ci torneremo. Il vantaggio firmato Pedicillo è un premio meritato, a coronare una prima parte di gara in cui il Latina è spettatore e il Messina animale affamato di prestazione e punti. Il calcio, però, resta uno sport episodico. E Curtosi cucina il frittatone che influenza in negativo il match. Ovvio, sparare su un ragazzo del 2004 non serve assolutamente a nulla. Zero. Tutti sbagliano. Vero, perché sarebbe errato negarlo, che l’ex Sant’Agata ha mostrato incertezze – anche tecniche -, ma di contro pare portiere dal buon potenziale e che solo venerdì scorso ha respinto il rigore di Damian. Insomma, non un portiere incapace come certe teorie vorrebbero far passare. Krapikas ha esperienza, un fisico notevolmente superiore, ma non va considerato la panacea di tutti i mali. Giusto non edulcorare l’errore di Curtosi, perché c’è stato e sottostimarlo non sarebbe corretto. Ma nel calcio sbagliano tutti. Il pari, comunque, è un regalo a un Latina che si ritrova in partita senza sapere come.

DA UN LATO ALL’ALTRO – Quindi, la mossa tattica di Modica funziona e apre le porte al pensiero che possa diventare una soluzione stabile. Messina che pare più compatto, più cucito e capace di tenere i reparti in collaborazione. Come dicevamo, però, serve un rendimento diverso. Discorso che vale per difesa e attacco. Partiamo dalla zona offensiva: Modica tira fuori Anatriello e Luciani, in campo Petrungaro e Cominetti. Il primo, partita dopo partita, pare essere il giocatore a cui è difficile rinunciare. Tecnicamente prezioso, tatticamente mobile e vivace nell’attaccare con e senza la palla. Per capirci, rappresenta il Michele Emmausso dello scorso anno. No, non è un paragone perché i giocatori sono molti distanti tra loro, ma l’accostamento va nella direzione delle responsabilità tecniche che il calciatore deve prendersi. Una sorta di leadership del settore, quella generale è evidentemente divisa con Frisenna e Pedicillo. La sua titolarità pare sempre più solida, e sarà importante affiancargli il compagno giusto. Cominetti non ha convinto, ma la scelta ricade su di lui anche in vista di un lunedì intenso alle viste. Picerno campo duro, avere Anatriello e Luciani più freschi non sarà male. Comunque, Cominetti non funziona se non per la volontà di impegno. Accanto a Petrungaro, però, serve una punta che dal killer instinct consolidato. Anatriello non entra bene in partita, ma il giudizio è parziale. Sarebbe interessante, in caso di conferma di un modulo che prevede le due punte, vedere una coppia maggiormente affine per tecnica, fisicità e flessibilità tattica. Certo, le caratteristiche sono diverse: perché Anatriello è centravanti di tecnica e fiuto del gol, mentre Luciani è maggiormente efficace nell’attacco della profondità. Quindi, andranno utilizzati a seconda della tipologia di partita. Da una parte all’altra: la difesa. Qui, però, c’è meno da dibattere. Il motivo risiede, intanto, nel fatto che le possibilità di scelta siano minime. Il Messina, infatti, presenta solo quattro centrali in rosa. Quindi, non persiste un problema di scelte ma di rendimento. Non è vero che Modica giochi un calcio spregiudicato, perché già dallo scorso anno il Messina è più accorto e basso. Certo, la volontà di base è sempre quella di alzare la linea, ma la consapevolezza ha suggerito che Manetta, Marino e compagnia abbiano bisogno di difendere con un blocco più basso. Infatti, il Messina ha subito la maggior parte dei gol a difesa schierata. Non basta guardare la rete di Carretta per fare una teoria, perché la realtà dice che l’essere spregiudicati è l’ultimo dei problemi. Anzi, non è neanche una questione da mettere sul piatto. E quindi? Serve lavorare meglio, serve sbagliare meno, serve maggiore lucidità. Modica si lamenta dei troppi gialli, ma la strigliata dovrebbe andare ai suoi calciatori più che agli arbitri. Rizzo contro la Casertana ne ha preso uno gratuito, poi non ha potuto spendere un giallo al momento giusto. Paradossalmente, la difesa è il reparto più esperto del Messina ma è quello che commette le maggiori ingenuità. Sentenza? Singoli insufficienti.

Curtosi 4,5
L’errore sul tiro di Riccardi che apre la porta a Capanni è troppo grave. L’ordinaria amministrazione non è un problema, ma lo svarione pesa come un macigno. Inutile, però, puntare il dito perché il ragazzo ha tutte le potenzialità per crescere.

Manetta 5
La serata non è di quelle complicate, ma lui si becca un giallo troppo presto che poi condiziona le sue scelte. Fatica a restare ordinato, spesso è un passo in ritardo. La difesa a tre dovrebbe aiutarlo, ma la condizione attuale pare il vero problema.

Marino 5,5
La sua guida è sempre incerta. L’arbitro lo grazia quando annulla una rete a Capanni per un presunto fallo di Mastroianni su di lui. Quando il Latina lo attacca è sempre titubante. Anche nella gestione del pallone non convince.

Rizzo 6
Nella difesa a tre trova la sua dimensione migliore, sempre attento e tiene bene nell’uno contro uno. Spesso mette una pezza dove i compagni non arrivano.

Salvo 6,5
La personalità non gli manca, torna a diventare un fattore positivo dopo la brutta prova di Crotone. Bravo a spingere, ancora meglio quando difende. Il palo gli nega il gol, poi Crecco chiude la sua sfida con un contatto che, probabilmente, crea più di un danno al naso. (dal 21′ s.t. Lia 5,5: non si cala subito in partita, nel finale è troppo leggero nel contrastare Bocic)

Frisenna 7
Torna titolare e il Messina riaccende la luce. Idee chiare, personalità e capacità di essere un fattore nelle due fasi. Firma anche l’assist e si prende la copertina per leadership.

Petrucci 6
La sua regia è pulita, anche brillante quando gioca con l’esterno di un piede destro più che educato. In fase di filtraggio è meno attento, si becca un giallo per proteste che avrebbe potuto evitare. (dal 37′ s.t. Anzelmo s.v.)

Pedicillo 7
La vera sorpresa di questo inizio di stagione. Finalmente la rete, ma nella sua partita c’è movimento, presa di responsabilità, giocate sempre utili e pulite. Si sfianca in fase di non possesso, poteva uscire anche un po’ prima. (dal 37′ s.t. Garofalo s.v.)

Ortisi 6
Probabilmente questo assetto tattico lo rende meno insicuro in fase difensiva. Gioca una partita senza grossi spunti ma, per una volta, senza svarioni.

Cominetti 5
La sorpresa di giornata che non stupisce. Completamente fuori partita, anche se l’impegno è parecchio. (dal 12′ s.t. Anatriello 5,5: il veleno c’è sempre, ma finisce per fare solo tanta confusione)

Petrungaro 6,5
Buonissima prova per applicazione e impegno, in più c’è tanta qualità nelle sue giocate anche se a volte le scelte sono sbagliate o un pizzico in ritardo. Rappresenta, però, una fonte inesauribile di gioco. (dal 37′ s.t. Mamona s.v.)

LATINA Zacchi 5,5; Ercolano 5,5 (dal 29′ s.t. Di Renzo s.v.), Berman 6, E. Vona 6, Crecco 5; Ndoj 5,5 (dal 17′ s.t. Ciko 5,5), Petermann 6 (dal 37′ s.t. Improta s.v.), Riccardi 6; Di Livio 5,5 (dal 17′ s.t. Bocic 6); Mastroianni 5,5 (dal 29′ s.t. Martignago s.v.), Capanni 6,5. All. Padalino 5,5ù

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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