I doveri della rincorsa. Quando devi rimontare non puoi sbagliare, anche un pareggio pesa come un macigno in un cammino che pretende perfezione per potersi concludere con un sorriso finale. Il pari che il Messina ha trovato con l’Andria va spazzato via, ma la gara di Latina non è di quelle in discesa.
STRATEGIE PER LA VITTORIA – Altro giro, altra finale. Non tradisce sé stesso Ezio Raciti nelle parole che affida ai canali del club. La sfida del Francioni va caricata con la solita ridondanza delle uscite precedenti, perché il destino del Messina resta quello di dover dare tutto e ottenere sempre il massimo. Compito arduo quello dei giallorossi del girone di ritorno: chiamati a costruire una salvezza in metà del tempo utile. Le avversarie godranno di un totale fatto di 38 partite giocate – chi più, chi meno – con un filo comune, il Messina di Raciti parte dalla base da retrocessione diretta costruita da Auteri nel girone d’andata. Un passo da promozione per evitare i playout, un paradosso che rende ogni uscita giallorossa un crocevia. Pareggiare non è sempre possibile, soprattutto quando di fronte c’è un avversario inconsistente come la Fidelis Andria. Cosa fatta, allora è tempo di ribaltare gli eventi e trovare una vittoria pesante in trasferta. Latina non è il campo più facile del mondo, al contrario la squadra di Di Donato basa le proprie fortune sui punti trovati al Francioni. Campionato sereno quello dei laziali, tanto che i 36 punti conquistati fanno guardare con un occhio dietro e uno davanti. Decimo posto che vale un playoff, da consolidare ma che non rappresenta un’ossessione. Il Messina dovrà far leva sulle motivazioni: presenti quelle di un Latina a cui manca qualche punto per non guardarsi più le spalle, pesantissime quelle della squadra di Raciti. Motivazioni che devono essere decisive. Senza una vittoria a Latina tutto sarebbe più complicato, anche perché il cammino successivo – fino alla fine della stagione – non presenta facilitazioni. L’atteggiamento tattico visto con l’Andria è stato deludente – al netto delle dichiarazioni e delle percezioni -, con una squadra arresa alla possibilità di dover giocare una partita sporca che, invece, sarebbe dovuta essere aggressiva ed energica. A Latina il quadro cambia e forse si adatta meglio alle volontà – forse non più alle caratteristiche – del Messina: la squadra di Di Donato giocherà, attaccherà e qualche spazio lo lascerà. Ovvio, non rischierà più di tanto dato che la classifica non è di quelle che consiglia squilibrio. Il Messina dovrà approfittare delle maglie che si apriranno, basando il tutto sulla solidità difensiva.
UN PAIO DI DUBBI – Tra il dire e il fare c’è di mezzo il campo: l’infortunio di Catania – in bocca al lupo Lorenzo – ha tolto il cambio di passo a un attacco che, fin qui, ha mostrato la tendenza di voler ricevere troppo da fermo e sui piedi. Ragusa non è ancora brillante, ma deve crescere obbligatoriamente. Come necessario diventa, anche part-time, il rientro di Balde. Importante per per scongiurare esperimenti sulla trequarti. Fuori gli infortunati di lungo corso, torna – come detto – Ibou Balde e non ci sono grossi problemi nemmeno per chi aveva subito qualche acciacco. Formazione che prende vita e parte da Fumagalli tra i pali, davanti a lui la coppia formata da Trasciani e Ferrara, più Berto e Celesia sulle fasce. Anche se Versienti scalpita. Centrocampo con Fofana ad accompagnare Mallamo, mentre in avanti si aprono i ballottaggi. Balde dall’inizio o in corsa? Domanda legata alle condizioni dello spagnolo, per il quale è fondamentale evitare ricadute. In caso di panchina toccherà a Ortisi con Kragl e Ragusa larghi. Altro dubbio riguarda il ruolo di prima punta, ma Perez torna favorito su Curiale per la sua capacità di giocare spalle alla porta e per i compagni. Nel Latina non ci sono grossi problemi, così Di Donato sembra andare verso la conferma delle scelte delle ultime settimane: Tonti tra i pali, difesa a 3 con Carissoni e Calabrese ai fianchi di Andrea Esposito, dubbio in mediana dove Bordin potrebbe prendere il posto di un Amadio non al meglio. In avanti Ganz farà coppia con Fabrizi.
LATINA (3-5-2) Tonti; Carissoni, Esposito And., Calabrese; Sannipoli, Di Livio, Amadio, Riccardi, Esposito Ant.; Ganz, Fabrizi. All. Di Donato
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara, Celesia; Fofana, Mallamo; Kragl, Balde, Ragusa; Perez. All. Raciti
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya