Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Civilleri e Plescia.
BELLA SCOPERTA – Nel primaverile primo tempo del Vigorito una delle novità di formazione più sorprendenti è stata senza dubbio la presenza dal primo minuto di Marco Civilleri. Centrocampista palermitano che prima del Benevento aveva totalizzato 35 minuti, racchiusi in cinque spezzoni. Apparizioni per lo più a fine partita che non avevano per nulla lasciato sensazioni positive. Nella gara con il Benevento però il classe 1991 mette in campo tutte le sue qualità: forza fisica, progressione e tecnica. Caratteristiche venute fuori nei cinquantaquattro minuti giocati con i campani. Sbaglia pochissimo in fase d’impostazione e detta ottimamente il pressing con un’altissima intensità. Da un punto di vista atletico sembra stare benissimo. Un giocatore cosi strutturato fisicamente, può certamente essere una pedina importante da qui alla fine del campionato.
TANTA FATICA – La rete contro il Sorrento, trovata un mese fa, si sperava potesse rappresentare la svolta personale. Vincenzo Plescia però continua a faticare e a incidere in zona offensiva. Nonostante l’impegno profuso dall’attaccante ex Avellino sia massimo, si fa fatica a salvare la sua prestazione con i campani. Terranova è un avversario durissimo da affrontare ma non può assolutamente essere una scusante. La sua prova è piatta, nessuno spunto positivo e movimenti a liberare i compagni inesistenti. Anche nel secondo tempo, nel momento di maggior dominio del Messina, il palermitano non riesce a dialogare con i compagni. Prestazione sottotono che spiega perfettamente il motivo per cui nelle scorse tre giornate di campionato abbia totalizzato soltanto diciassette minuti.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale