Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Ragusa e Manetta
NOTA POSITIVA – Sicuramente la sua miglior partita stagionale. Viene schierato da mister Modica nel primo tempo da esterno destro, posizione che è sembrata più congeniale all’ex Sassuolo e Lecce. Nel corso della prima frazione si rende protagonista di un azione che sintetizza perfettamente l’esperienza di Ragusa con la maglia biancoscudata: perde palla nella trequarti avversaria per un marchiano errore tecnico che consente al Foggia di ripartire. Sul ribaltamento del fronte è lo stesso numero 90 a chiudere dopo un ottimo ripiegamento difensivo. L’attaccante messinese è certamente in una fase calante della sua carriera, quello che è certo però è che il suo atteggiamento sia encomiabile. L’ultimo a mollare e alzare bandiera bianca. Un vero capitano a cui purtroppo a livello tecnico riesce oramai veramente poco.
BRUTTO SEGNALE – Se tra le note negative ci finisce Marco Manetta significa che davvero bisogna iniziare a preoccuparsi. L’ex Taranto, prima della gara con il Foggia non aveva praticamente sbagliato nulla. Allo Zaccheria invece sbaglia qualsiasi cosa, rendendosi protagonista di entrambi i due gol realizzati dai pugliesi. Colpisce in negativo anche l’enorme quantità di lanci lunghi. Situazione di gioco che si sposa poco con i dettami tecnici di mister Giacomo Modica. Sia chiaro, il centrale laziale è certamente tra i migliori di queste prime quattordici partite di campionato. Le sue difficoltà però appaiono come una sorta di campanello d’allarme che non va assolutamente sottovalutato. Far coppia in difesa, ogni settimana, con un centrale diverso sicuramente non aiuta. Forse, servirebbe dar finalmente continuità ad un reparto apparso allo sbando nelle ultime uscite.
