Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Lia e Luciani.
RITORNO AL PASSATO – Tra le note positive della trasferta laziale c’è certamente la prestazione di Damiano Lia. Il terzino destro, dopo un periodo piuttosto complicato a causa del problema alla caviglia, sembra aver ritrovato lo smalto giusto. Bene in fase di non possesso e ancora meglio quando ha la palla tra i piedi. In fase di costruzione, offre continue sovrapposizioni a Rosafio che però vengono sfruttate raramente. Il nativo di Lentini può rivelarsi un fattore determinante per la parte finale della stagione. Recuperarlo al 100%, deve essere imperativo per lo staff atletico del Messina. Da sottolineare la personalità, vista in diversi momenti del match con i nerazzurri. Il classe 1997 è senza dubbio una delle voci più importanti all’interno dello spogliatoio giallorosso.
CHANCE SPRECATA – Quando giochi con il contagocce ed hai l’occasione di partire dal primo minuto, devi mangiarti il campo. Pierluca Luciani invece, gioca una gara scialba e piatta. I rifornimenti da parte dei compagni sono pochissimi, nonostante ciò, l’attaccante di proprietà del Frosinone mette poco del suo per farsi trovare in buona posizione. Un paio di movimenti nello spazio e poco altro. Il classe 2002, in questa sua prima vera e propria stagione tra i grandi sta trovando poco spazio. Non è sicuramente facile giocare un paio di minuti e fare la differenza. Sarebbe interessante capire come sarebbe potuta essere la sua stagione con un pizzico di fiducia in più.
Messina che in questa annata non è riuscita a sfruttare al meglio le caratteristiche delle punte. Plescia e Luciani legati dal filo rosso dell’inconcludenza. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. L’interrogativo dunque è il seguente, problema di uomini o di supporto alla punta?
*foto copertina: Latina Calcio 1932 – Facebook ufficiale