Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Scafetta e Emmausso
RAGGIO DI LUCE – Prestazione positiva di Francesco Scafetta. Il classe 2002 di proprietà del Bari viene schierato per la prima volta, dal primo minuto nel ruolo di esterno d’attacco. L’ex Vibonese prova a farsi vedere in zona offensiva ma con poco successo. Gli spunti però sono interessanti. La sensazione è che Scafetta possa performare meglio in quel ruolo rispetto ad altri compagni di reparto. L’unico tiro in porta, da parte del Messina, arriva proprio dai suoi piedi dopo un’ottima giocata sulla fascia destra. Nel secondo tempo, complice anche l’inferiorità numerica esce fuori dai giochi. Colpisce però la vivacità e la brillantezza atletica abbinata alla qualità tecnica. Dopo una prestazione di squadra del genere è sempre complicato farsi un’idea sui singoli. Scafetta però dà l’impressione di poter dare qualcosa in più degli altri in zona offensiva.
TITOLI DI CODA – Ennesima prestazione inconsistente e irritante da parte di Michele Emmausso che sbaglia qualsiasi cosa. Difficile dopo una prestazione del genere non puntare il dito verso il numero dieci peloritano. Atteggiamento sbagliato e superficiale che è oramai diventata una costante in queste prime tredici partite. L’esterno campano, oltre ad essere praticamente nullo in zona offensiva, diventa anche dannoso nella metà campo giallorossa. Una serie infinita di passaggi sbagliati porta al doppio giallo per Giulio Frisenna. Goccia che forse fa traboccare il vaso. Perché nel post partita il tecnico Giacomo Modica ci va giù pesante e lo bacchetta in modo deciso. Ecco che quindi, l’esperienza di Emmausso in riva allo stretto, sembra già compromessa al 13 di Novembre. Toccherà al classe 1997 riconquistarsi la fiducia di tecnico e piazza.
