Al Benevento basta il colpo di testa di Improta per piegare un Messina che recrimina con Ragusa ed evita un passivo peggiore grazie a Fumagalli. In sala stampa analizzano la sfida i due tecnici: Giacomo Modica e Matteo Andreoletti.
MANCA SOLO IL RISULTATO – «Paradossalmente dico che sono contento, ci amareggia il risultato ma col pari non avremmo rubato nulla. Eravamo determinati, vogliosi e aggressivi. Abbiamo rischiato poco nel primo tempo, avevamo fatto di più creando con Cavallo e Giunta. Poi, abbiamo preso questo gol su corner che voglio rivedere e potevamo subirne un altro ma è stato bravo Fumagalli. Abbiamo combattuto contro una grande squadra, ma la differenza di punti in classifica non si è vista». Non manca un pizzico di amarezza nelle parole di Giacomo Modica, il tecnico salva la prestazione di una squadra tornata viva e prova a digerire una sconfitta figlia di un paio di sbavature: «Ero più triste dopo il Brindisi. Oggi è stata una buona gara. Unico errore in occasione della rete. Con Ragusa abbiamo avuto la palla del pari, ci ha provato ma è andata fuori di poco. Se avessimo fatto 1-1 ci sarebbe stato un gran finale. In generale, però, mi aspetto qualcosa in più dagli attaccanti esterni, ma voglio dare l’attenuante dei mancati allenamenti. Dobbiamo tornare ad avere le nostre geometrie, per giocare sempre abbiamo tralasciato qualcosa. Ora possiamo lavorare meglio. Così, potremmo far crescere i nostri esterni». Il migliore Messina si è sempre visto contro le grandi di questo torneo, Taranto escluso, una spiegazione prova a darla il tecnico: «Non siamo capaci di essere ancora cinici, ho visto Marotta che sembrava un ragazzino per come rincorreva l’avversario e poi ci metteva sempre in difficoltà, ci manca forse questo. Questa cattiveria agonistica. Penso che questa squadra abbia bisogno di schiaffi per reagire, in questo caso è la preparazione a una partita contro un avversario molto forte a farci reagire. Ci concentriamo meglio in settimana, ma questo va eliminato perché ogni partita deve avere lo stesso peso. Abbiamo qualità, ma spesso c’è il freno a mano tirato. Non oggi che siamo stati dentro la partita sempre, ma spesso ci è capitato. Forse a livello emotivo e tattico è stata la migliore della stagione».
ANDREOLETTI – «Primo tempo conservativo, abbiamo provato a far sfogare il Messina. Nella ripresa abbiamo pressato diversamente, li abbiamo fatti stancare giocando uomo contro uomo e anche grazie ai cambi siamo riusciti ad avere un ritmo diverso. Mi fa piacere il fatto di non subire gol anche perché siamo una squadra che propone parecchio. Riuscire a non subire reti per così tante partite in trasferta significa che c’è un lavoro collettivo importante. Unico neo non aver chiuso la partita. Un vizio che ci portiamo dietro. Il Messina è una squadra che se sta bene per soluzioni offensive può metterti in difficoltà. Vittoria importantissima, qui non saranno in tante a tornare a casa con dei punti. Ferrante soffre un po’ il fatto di non trovare gol, ho messo Marotta perché era più fresco e poi ci regala sempre un’intensità nervosa diversa. Non potevamo giocare due prime punte e per questo ho scelto di alternarli».