Lucarelli: “Gruppo impaurito da mie possibili dimissioni”
Pubblicato il 29 Dicembre 2016 in Primo Piano, Sala Stampa
“Alla squadra serviva un elettroshock: non pensavo le parole pronunciate a Siracusa, ho solo provato ad affondare la lama nel burro”. Dopo la sconfitta del De Simone ampio colloquio tra la squadra e il tecnico Lucarelli, i problemi psicologici ancora più importanti della gara con la Reggina: “Nessuno si è lamentato – ha dichiarato il tecnico livornese -, il gruppo era impaurito da una mia possibile decisione di rimettere l’incarico”. Il lieto fine nel derby dello Stretto, una vittoria netta che ricuce momentaneamente ogni strappo: “C’è uno zoccolo duro di 8-9 elementi su cui costruire le fortune future. Bisogna aggiungere altre personalità forti all’interno di questo gruppo che facciano da traino ai più inesperti. Mai, tuttavia, una squadra costruita così potrà avere continuità di rendimento a livello puramente mentale: spero che queste parole siano chiare a tutti”.
LA GARA – Prima di analizzare i contenuti del derby, il tecnico giallorosso recinta con maggiore consapevolezza tutte le eredità provenienti dalla gara di Siracusa: “In quell’occasione, per la prima volta nella mia gestione, la squadra non ha lottato, per questo motivo ho attaccato duramente il gruppo. Non mi rimangio tutto, è ovvio: mi chiedo come alcuni degli elementi a mia disposizione possano vestire la maglia del Messina. Il motivo? Perché semplicemente non la meritano”. Primo tempo in difficoltà, poi la risposta giusta per superare gli amaranto: “Ci siamo avvicinati ai concetti provati in settimana. Nel primo tempo siamo stati particolarmente sfortunati nelle conclusioni: bravi i miei uomini a non scoraggiarsi, nonostante una leggera flessione ad inizio ripresa. Con il centrocampo a rombo siamo riusciti a sbloccare il risultato, poi gli episodi ci hanno dato una mano. Milinkovic? Quando siamo passati al 4-3-1-2 ha fatto grandi cose, probabilmente riesce a dare il massimo in quella posizione. Non vedo giocatori più forti di lui in questa categoria”. A tenere banco fino al 31 gennaio l’argomento mercato: “Questa non è la vittoria della svolta, il gruppo resta fragile mentalmente. Forse De Vito ci lascerà a breve, questa notizia ha rovinato leggermente l’esultanza per una vittoria così importante. Dobbiamo rinforzarci: se partiranno Pozzebon e De Vito dovranno necessariamente arrivare due giocatori più forti”.
MILINKOVIC – A vantaggio conquistato, Milinkovic si traveste sempre da trascinatore del Messina: un limite, forse, o una certezza, dipende dai punti di vista. “Dedico la mia rete al tecnico Lucarelli e al medico sociale. Sono felice soprattutto per i tifosi. Ho provato spesso l’azione del gol in allenamento, sto trovando la giusta convinzione per essere decisivo”.
POZZEBON – Un palo gli ha strozzato l’urlo in gola: finalmente una partita condita dalla giusta cattiveria agonistica per Demiro Pozzebon, da settimane al centro di diverse voci di mercato. “Sono a tutti gli effetti un giocatore del Messina, non devo chiarire sempre la mia posizione. Abbiamo restituito alla Reggina gli schiaffoni dell’andata, aspettavo da cinque mesi questo momento”.