“Farò di tutto per essere all’altezza di Messina, è un onore confrontarmi con una piazza così affascinante”. Fluviale conferenza stampa di presentazione per il nuovo tecnico del Messina Cristiano Lucarelli: è il momento di voltare pagina, bandito ogni tipo di tentennamento. La gara con la Vibonese come approccio alla nuova realtà, il cammino è ancora lungo: “La vittoria di oggi è solo un brodino. Inutile parlare di cura Lucarelli, non ho la bacchetta magica. In questi due giorni ho pensato solo a trasmettere serenità al gruppo: i segnali provenienti dal campo credo siano stati confortanti. Il mio merito, lo ribadisco, è solo relativo: sono contento per la squadra, meritava un sorriso dopo un periodo caratterizzato da così tante negatività”.
DOPPIA CHIAMATA – Subito un retroscena per mettere in chiaro tutti i motivi che lo hanno spinto ad abbracciare la causa giallorossa: “Ho scelto Messina anche per l’insistenza del presidente, che mi aveva cercato già dopo l’esonero di Bertotto: avevo chiesto otto giocatori, ma tra partenze paventate e problematiche varie non se ne fece nulla. Alla seconda chiamata, prima della gara con il Monopoli, ho allertato subito i miei storici collaboratori Vanigli e Conticchio e ho studiato la partita in televisione. Giunto in città volevo ancora chiarire alcune cose con il presidente, non posso certo permettermi altri passi falsi nella mia ancor breve carriera: avute le necessarie rassicurazioni, non ho battuto ciglio prima di firmare il contratto. Stracuzzi mi è sembrato più un tifoso che un presidente, gli ho consigliato di modificare questo tipo di atteggiamento per non lasciarsi travolgere da quelle difficoltà comuni a tutte le società di calcio”.
MERCATO – Il laterale Grifoni è già aggregato al gruppo, altri potrebbero seguirlo nelle prossime ore: “Nessuno deve venire a svernare a Messina, cerchiamo elementi pronti a calarsi immediatamente nella nuova realtà. Abbiamo già individuato alcuni giocatori che possono fare al caso nostro, nei prossimi giorni potrebbero esserci alcune novità in questa direzione. Grifoni è tatticamente un jolly, può agire su entrambe le corsie in una difesa a 4, come intermedio e come esterno in un tridente offensivo: ha svolto l’intera preparazione con il Gavorrano, non sussistono particolari ostacoli in vista di un suo tesseramento. A gennaio correggeremo nello specifico alcune situazioni come già concordato con il presidente. Gli obiettivi? Mi sorprenderei se dovessimo arrivare tra le prime quattro, oggi penso solo ad evitare la zona calda della classifica. Anche Stracuzzi riconosce di aver rilasciato dichiarazioni da tifoso quando era il momento di valutare le reali potenzialità di questa squadra. Non sono un ruffiano, ma voglio dirlo chiaramente: un pubblico come quello di Messina può valere il 12° e il 13° uomo in campo. La squadra del cuore è come un figlio, nelle disgrazie è ancora più importante mostrare tutto l’affetto necessario. Igor Protti mi ha sempre parlato con amore di una città e di una tifoseria che ho ammirato tante volte da avversario: sono fiero di essere qui”.
IL FUTURO – Con Lucarelli si riparte da una sola certezza tattica: “Penso a piccoli accorgimenti nella linea difensiva, ma la nostra base resta il 4-3-3. L’assenza di Pozzebon? Mi sono allenato duramente in questi giorni (sorride, ndr). Ci sono varie opzioni in campo, valuteremo meglio nei prossimi giorni. Voglio valorizzare al massimo ogni elemento della rosa, anche quei giocatori prematuramente bocciati dalla critica. Su una cosa, tuttavia, sarò inflessibile: chi scenderà in campo dovrà sempre dimostrare di meritare una maglia pesante come quella del Messina. Una piazza come questa, tuttavia, può anche inibire alcuni giocatori, in campo vanno anche i limiti tecnici e caratteriali di ognuno. Gli allenamenti per reparto? Siamo dei perfezionisti, con uno staff che può contare su un’esperienza di oltre 1500 gare tra Serie A e B nulla sarà lasciato al caso. I miei esoneri non sono mai stati legati ai risultati: a questo proposito voglio rivolgere un saluto affettuoso al mio predecessore, Sasà Marra. Sono in cerca di sfide emozionanti, vivo di adrenalina: Messina è il posto giusto per mettere in pratica tutte le mie idee”.