Lupa Castelli-Messina, obbligo o verità

Pubblicato il 4 Marzo 2016 in Tattica

La sconfitta contro la Fidelis Andria ha stranito oltremisura un ambiente, probabilmente, minato da troppe frizioni interne. Il silenzio non aiuta mai, perché chiarire e spiegare mette un punto alle cose, differente lasciare alla libera interpretazione soffiate e pettegolezzi. Il campo non può non riflettere quello che accade tra i corridoi di una squadra, la testa spenta vista contro i pugliesi ne è l’esempio chiaro. Il Messina non ha giocato, un gol immediato è difficile da subire per chi è concentrato figuratevi per chi la spina non è riuscito ad attaccarla. La conferenza di Gugliotta e Di Napoli è servita per capire che, sopratutto, alla società la prestazione non è andata per niente giù. Forse un po’ esagerati i toni, visto che non si può pensare che gli scossoni societari, tra dimissioni presentate e ritirate, non abbiano influito. Anche mister Di Napoli ha voluto chiarire alcuni punti, rivendicando un lavoro che nessuno ha mai messo in discussione. Molto strano sentire un allenatore che racimola due punti in quattro uscite battere i pugni sul tavolo. Adesso per il Messina arriva il bivio più ambiguo della stagione. Di fronte c’è la Lupa Castelli Romani, una non squadra mai calatasi nella realtà professionistica. Gli 8 punti in classifica (con uno di penalizzazione) sono il perfetto sunto di quanto poco possa impaurire un avversario del genere. La trappola è classicamente dietro l’angolo, sottovalutare o non arrivare con la giusta cattiveria sarebbe il peccato mortale. Il problema non sarebbe la classica “brutta figura”, digeribile con il tempo, ma più che altro il rendersi conto che la verità è stata scoperta. Il Messina ha l’obbligo, il dovere o quello che preferite, di vincere a Rieti contro la Lupa Castelli. In caso contrario basta sorrisi e accuse di questo a quello, non ci sarebbe più nulla da nascondere. Prenderemmo atto che il Messina ha staccato, ha chiuso per questa stagione senza che un ritiro o una critica pesante possano fare la differenza. La tattica? Non conta nulla, primo perché il Messina deve mettere cattiveria e intensità a prescindere; secondo perché la Lupa Castelli non è una squadra che possa essere analizzata tecnicamente o tatticamente. Rispetto per l’avversario sempre, ma consapevoli che vincere è obbligatorio e decisivo. Lupa e Melfi possono essere le sfide che chiudono il discorso salvezza, in mezzo c’è anche la gara contro il Foggia. Quella contro la squadra di De Zerbi è la classica partita che può dare morale, contro Lupa e Melfi devono arrivare invece i 6 punti decisivi per la salvezza.

CASA MESSINA – Scelta di formazione non senza dubbi per il tecnico giallorosso. Ancora fuori Salvemini, Padulano e Cocuzza, il reparto offensivo potrebbe vedere la novità di Scardina titolare al posto di Diogo Tavares. Il portoghese in questa stagione ha realizzato cinque reti, quattro delle quali subentrando dalla panchina palesando una certa propensione nello sparigliare le difese a partita in corso. Con l’ex di turno al centro dell’attacco verranno confermati Barisic e Gustavo ai suoi fianchi. A centrocampo il deludente Giuseppe Russo lascerà spazio a Pietro Baccolo, trio titolare con Giorgione e Fornito. In difesa torna Mileto al posto di Barilaro. Queste le probabili scelte, quello che conterà davvero sarà la voglia e la cattiveria. La Lupa Castelli è rassegnata, questo non convinca che la vittoria diventi automatica, anche se obbligatoria.

LCR-ME

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