Matera-Messina, i passanti

Pubblicato il 27 Marzo 2017 in Tattica

Per ordine tattico e applicazione il Messina visto nella gara di andata contro il Matera è sicuramente il migliore della stagione. Per uno strano contrappasso calcistico la gara di ritorno segna, non solo nei numeri, la peggior versione della squadra guidata da Cristiano Lucarelli. Un paio di pericolosi salti all’indietro per i giallorossi: le sconfitte di Siracusa e Melfi tornano in mente se si analizza la gara del Franco Salerno. Tornano i fantasmi di una squadra distratta e molle al limite dell’irritante, l’altra faccia di una medaglia che vede il gruppo di Lucarelli giocare in maniera ossessivamente ordinata tra le mura amiche. Sconfitta indiscutibile contro un Matera spietato e tornato infallibile sotto porta. La squadra di Auteri fa un passo verso la fine di una crisi di risultati clamorosa: sei sconfitte nelle ultime otto sfide, con Reggina e Messina vittime isolate di una serie di prestazioni avvilite da passivi spesso bugiardi. Il gol di Mattera apre e chiude la gara perché la reazione dei giallorossi, pur se arrivata, non impaurisce quanto gli attacchi reiteratamente convincenti dei ragazzi di Auteri. Una interminabile serie di mancate chiusure, errori di posizionamento e sciatteria nel giocare la palla. Un Messina così brutto non si era mai visto in stagione, e sarebbe banalmente crudele gettare la croce addosso al rientrante Musacci. La sua prestazione è semplicemente in linea con quelle stagionali: Lucarelli dice che le diffide del capitano e di Mancini lo influenzeranno nelle scelte, la parte meno comprensibile del ragionamento è l’insistenza con cui viene riproposto Musacci tra i titolari.

ZONA – Entriamo nel dettaglio della sfida di Matera, cominciamo dalla rete del vantaggio lucano: punizione dalla destra di cui si incarica Strambelli. Il Messina difende a zona sulle palle inattive (linea rossa), Grifoni è l’ultimo uomo della linea ed è l’ultimo colpevole di un imbarazzante approccio. Cross non esaltante di Strambelli, il pallone attraversa tutta l’area piccola con i calciatori del Messina che si travestono da spettatori prima che Mattera possa colpire senza il disturbo di un Grifoni timido e distratto (cerchio rosso). Non molti i saltatori puri a disposizione di Lucarelli, chiaro quindi che il tecnico livornese abbia scelto questo sistema di difesa sulle palle inattive. La contromossa più semplice alla zona rimane quella dell’attacco sui due vertici dove, abitualmente, si piazzano difensori meno abituati al gioco aereo.

Passiamo alla seconda immagine, siamo già al quarto gol della squadra lucana: corner dalla destra, nel riquadro rosso vediamo come il Messina si ammassi inutilmente sul primo palo con Bruno e Da Silva che non leggono bene l’attacco del pallone. Cerchio giallo per Casoli che trova gioco facile nell’andare all’appuntamento col pallone con Maccarrone che si oppone in maniera poco cattiva e con un ritardo nel movimento decisivo.

 

FUORIGIOCO – Tratto comune della seconda e terza rete subita dal Messina è il mancato funzionamento dei meccanismi della linea del fuorigioco. Reparto sfilacciato che perde misure, posizioni e percezione del pericolo: nella prima immagine vediamo come Salandria (riquadro rosso) giochi senza pressione, pallone che scavalca Maccarrone e Grifoni (cerchio blu) e arriva facilmente a Lanini. Il ragazzo scuola Juventus ha il tempo per un paio di palleggi prima di battere Berardi con una girata in bello stile. Interpretazione difensiva agghiacciante del Messina: Maccarrone esce inutilmente ed in ritardo, Grifoni continua nella sua partita da spettatore non pagante rimanendo nella terra di nessuno.

Secondo frame per entrare nel dettaglio della rete realizzata da Salandria: Di Lorenzo porta palla sulla destra, il compagno detta un passaggio in profondità che arriva puntualmente. Atteggiamento del Messina ancora una volta errato: Negro è in fuorigioco anche se Grifoni non è ben allineato coi centrali. Maccarrone e Bruno fanno la linea pensando al solo Negro, nessuno legge l’attacco di Salandria con De Vito fuori su Di Lorenzo e Sanseverino che interrompe il suo inseguimento.

* foto copertina tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Matera Calcio.

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