Conteranno davvero pochissimo gli aspetti tattici nella sfida del XXI Settembre-Franco Salerno di Matera se in campo non scenderà una squadra di uomini di carattere. Il Messina che si prepara ad affrontare l’ottima squadra di Pasquale Padalino è stato travolto da una settimana di follia e parole. Il pareggio con la Paganese fin troppo annunciato, che fa il paio con le accuse post Caserta e pre Benevento. Le parole, poi ritrattate, del presidente Stracuzzi su Berardi. Cala il silenzio stampa sul Messina, ultime parole quelle del gruppo che chiariscono la loro posizione e si schierano a fianco del compagno Berardi. Un mix di avvenimenti che non aiuta mister Di Napoli nella preparazione alla già difficile sfida di Matera. Fuori Baccolo e Fornito, anche Martinelli non è al meglio mentre Bramati, Cocuzza e Padulano sono lontani dal rientro. Il Matera è in fase positiva, guarda alla zona playoff e visti gli scontri diretti di Lecce e Caserta vuol sfruttare il match interno per agganciare la zona alta. Battuta la Casertana e pareggiato a Foggia, quattro punti pesantissimi che hanno mostrato una squadra di carattere e con tante idee di calcio. L’addio di Letizia è stato il normale sacrificio per rendere Infantino centrale nel progetto tattico. Il Matera di Padalino è squadra solida e veloce, gravissime da questo punto di vista le tre assenze per squalifica. Fuori il cervello e cuore, capitan Iannini. Assenti anche i fantasiosi Armellino e Carretta. Sarà una gara per uomini veri, perché tutte le soluzioni, le corse e le rincorse non potranno esserci senza una testa sgombera e impegnata solo a cosa fare sul campo. Conosciamo alcune particolarità del Matera, poi ultime da casa Messina e probabili formazioni.
FLESSIBILITÀ – Primo focus sulla squadra di Matera che prende in analisi i movimenti offensivi dei lucani. Siamo alla sfida contro la Casertana, risultato sul 2-1 grazie alla rimonta firmata Infantino-Tomi dopo il vantaggio di Mancosu. Finirà così, rilanciando il Matera in classifica. Con la freccia gialla movimento e scarico di Carretta. Il numero 11 taglia da sinistra e premia il movimento di Casoli (cerchio azzurro). Il centro viene attaccato dal taglio di Armellino, mentre il centravanti cerca aria e spazio sulla sinistra. Lo vediamo in fondo, nel riquadro rosso, Saveriano Infantino non gioca da punto riferimento. Attaccante fisico ma dalla grande lettura tattica, bravissimo nel premiare il tanto movimento dei compagni di reparto e sempre pronto a concludere la mole di gioco creata. Questo uno dei segreti del Matera, squadra che ama muovere il pallone velocemente e che colpisce senza concedere troppe certezze alle difese avversarie.
ZONA A RISCHIO – Analizzato l’attacco passiamo adesso alla fase difensiva. In particolare prendiamo in considerazione la disposizione sulle palle inattive. Siamo a Foggia, pugliesi avanti 2-0 rimontati dai gol di Infantino e Iannini. Dal cronometro in alto a potrete vedere che manca una manciata di minuti alla fine, il Matera trova il tempo di rischiare la beffa. Punizione per il Foggia, c’è Sarno a pennellare verso l’area avversaria (linea gialla). Il Matera difende a zona, con l’evidenza rossa segniamo la disposizione della squadra di Padalino. In azzurro Pietro Iemmello che coglie di sorpresa la linea e va a colpire di testa senza fortuna. Questo è un rischio classico che le squadre che difendono a zona accettano di correre. Il Matera ha buoni saltatori in rosa, Padalino preferisce un approccio ormai divenuto di moda con la consapevolezza di rischiare le contromosse avversarie. Burzigotti e Martinelli, o Tavares e Barisic; questi i saltatori a disposizione del Messina per sfruttare al meglio la criticità della marcatura a zona.
CASA MESSINA – Abbiamo già detto delle assenze tra i giallorossi. Mister Raffaele Di Napoli perde due terzi di centrocampo per squalifica. Baccolo e Fornito lasceranno il posto a Giuseppe Russo, all’esordio dal primo minuto, e Zanini che torna in mediana dopo la pessima prestazione in fascia sinistra contro la Paganese. Ruolo questo che dovrebbe tornare al titolare De Vito dato il rientro in mezzo di Luca Martinelli, nonostante un problema al ginocchio il difensore dovrebbe tornare a far coppia con Burzigotti. Non dovesse farcela è pronto Genny Russo. In questo caso rimane il dubbio su chi tra lui e De Vito coprirà il ruolo di centrale. In attacco le certezze sono solide. Gustavo-Tavares-Barisic saranno confermati, in panchina uno scalpitante Scardina.