La sconfitta di Foggia è alle spalle, non uscire sconfitti dallo “Zaccheria” sarebbe stata impresa complicata e non raggiungibile da molte altre formazioni. Se qualcosa ha lasciato, però, l’aver perso l’imbattibilità è certamente uno scarico di pressioni e responsabilità. Quando la classifica recitava “Messina capolista”, l’ambiente (tecnico in testa) inseguiva il basso profilo. Con la sconfitta è arrivata anche la presa di coscienza che gli step per duellare con le favorite sono ancora tanti. Non moltissimi però, perché il basso profilo di casa Messina è giustificato ma il campo ha dato indicazioni importanti. Sarà l’infermeria l’ago della bilancia del periodo attuale. Tavares e Gustavo sono fermi, il secondo più grave del primo ma entrambi fuori per Melfi e chissà. Di Napoli si è dimostrato restio agli esperimenti, il suo 4-3-3 elastico dovrebbe essere il vestito da indossare anche al “Valerio” di Melfi, con la particolarità che la duttilità degli interpreti potrebbe trasformare il modulo a gara in corso. Come ogni vigilia ci concentriamo sull’avversario del Messina, conosciamo meglio il Melfi di mister Palumbo: albero di Natale, difesa a zona e contropiede.
ZONA INATTIVA – Prima lenta di ingrandimento sul Melfi. Ci concentriamo sulle palle inattive in fase difensiva. Palumbo sceglie la zona. Nel nostro montaggio due frame di gare diverse. Parte superiore la sconfitta casalinga contro il Lecce; in basso il pari a Martina Franca. Come possiamo vedere dalle nostre evidenze i lucani si schierano in linea ed a zona senza nessun marcatore fisso. Una zona purissima quindi, che come evidenziato dai riquadri rosso e azzurro nella parte alta, non si preoccupa di quanti avversari attacchino realmente la parte dando vita ad uno sbilanciamento negli accoppiamenti. Nel cerchio viola vediamo che Palumbo sceglie un altro uomo (sempre a zona) da piazzare davanti alla linea schierata. Nella parte bassa abbiamo cerchiato di azzurro il primo e l’ultimo uomo della linea, i due rappresentano i “difensori” dei pali. Squadra non altissima, la scelta di Palumbo si giustifica così, grande attenzione e anticipi preventivi.
ATTACCO AL SECONDO PALO – Cambiamo lato del campo, palla inattiva offensiva a favore del Melfi. Situazione particolare, Melfi che non porta in avanti troppi uomini. Solo quattro in mezzo alla mischia, con Herrera (riquadro rosso) più staccato e pronto ad attaccare il palo lungo. Nell’occasione, infatti, la punizione andrà a cercare proprio il movimento alle spalle della difesa anche se senza risultati.
IN PROFONDITA’ – Ultimo focus sul Melfi. Ancora fase offensiva, Palumbo sceglie il 4-3-2-1 per il suo Melfi. L’ormai classico “albero di Natale” prevede una certa sintonia tra i due uomini alle spalle dell’unica punta. Abbiamo isolato ed evidenziato un esempio di questa intesa. Siamo a Martina Franca, il Melfi è in vantaggio e in contropiede cerca il raddoppio. Herrera (cerchio azzurro) è in possesso palla, avanza e lancia sulla profondità dettata dall’altra trequartista (Longo nel De Montis in rosso). La difesa del Martina non è posizionata bene e si salverà grazie all’intervento del proprio estremo difensore. Azione utile, questa, per comprendere il sistema con cui il Melfi attacca. Poche fasce, se non con attacco profondo dei due terzini, e tantissimo gioco corto in zona centrale di centrocampisti e trio offensivo.
CASA MESSINA – Oltre alla partita, a Foggia mister Di Napoli ha perso Diogo Tavares e Gustavo finiti vittime di ricadute muscolari. I due attaccanti rappresentano il valore aggiunto delle rosa offensiva del tecnico giallorosso. La loro assenza, aggiunta ad un calo di condizione generale, potrebbero far pendere il mister per un modulo più coperto come il 4-4-2. Ipotesi, forse sensazione, che difficilmente vedremo dal primo minuto. Più probabile in corsa grazie alla grande duttilità di uomini come Zanini e Barraco. Conferma, quindi, per il classico 4-3-3 visto fin qui. Il diffidato Giorgione potrebbe accomodarsi in panchina in vista del derby col Catania della settimana prossima. In mezzo al campo con Baccolo e Zanini completerà il reparto Fornito. Davanti rientra Cocuzza con Barraco e Salvemini, torna tra i convocati Padulano dopo lo scontro con Marruocco che lo ha tenuto fermo per più di un mese. In difesa confermato il pacchetto visto a Foggia, Burzigotti farà coppia con Martinelli in mezzo con Palumbo e De Vito esterni.
* foto ©PeppeSaya