Messina, a testa bassa e in silenzio: la Juve NG passa due volte
Pubblicato il 14 Dicembre 2024 in Primo Piano
Il Messina dura un tempo, ma non basta. Il facile appoggio di Guerra e l’accelerazione di Afena-Gyan bastano alla Juve NG per piegare i giallorossi, alla nona sconfitta stagionale. Girone d’andata che si chiude al terzultimo posto con soli 16 punti. Domenica finale di 2024 a Potenza, poi servirà una nuova rivoluzione.
COMPATTI MA NON CONCRETI – Anatriello prima, Petrungaro poi, a mancare è sempre un filo di precisione. Il primo tempo del Messina, però, è di quelli volenterosi e attenti. Modica torna alla difesa a cinque con Lia e Salvo larghi, una compattezza che torna utile per spingere con meno timore rispetto al solito. Squadra che è brava nel tenere i reparti corti e nel coinvolgere più protagonisti nella manovra offensiva. Dall’altra parte, invece, c’è una Juve che si accende sulle giocate individuali dei propri ragazzi, ma in evidente difficoltà quando i giallorossi sviluppano gioco. Brambilla conferma il 4-2-3-1, ma è un piccolo gioco tattico dato che Macca stringe per trasformarsi in mezz’ala e Cudrig aiuta Mulazzi sulla corsia destra. Così, le due squadre giocano quasi un uomo contro uomo a tutto campo, soprattutto quando è la Juve a difendere. Messina che, quindi, si fa preferire ed è anche maggiormente pericoloso: azione personale di Anatriello, con il suo sinistro che passa vicino al palo. Qualche minuto e tocca a Petrungaro arrotare il destro per cercare di chiudere sul palo lungo, bravo Daffara a deviare il tentativo dal limite dell’11 giallorosso. Doppio colpo che serve anche da risposta alla grande occasione sprecata da Macca, col numero 5 che spara alle stelle da pochi metri dopo un’azione sull’asse destra di Mulazzi e Cudrig. Non l’unica chance per i bianconeri, dato che nel finale Faticanti calcia con forza col destro e Krapikas deve superarsi per deviare in corner. Ai punti, quindi, le occasioni si bilanciano, ma resta la sensazione di un Messina messo bene in campo e consapevole di quali possano essere le armi da utilizzare per colpire l’avversario. Manca, come sempre, concretezza negli ultimi venti metri.
SPENTI E SCONFITTI – Come troppo spesso accade, però, il Messina alterna un tempo positivo a uno negativo e viceversa. Ripresa che mostra immediatamente i segni di cedimento dei giallorossi che passano dall’essere compatti ad allungarsi. Juve meno timida, che prende campo e alza il baricentro. Squadra di Modica meno vivace, anche meno elettrica in generale. Si accende solo una volta, quando Salvo imbuca per Petrungaro che di tacco libera Frisenna che calcia col destro, ma debolmente e Daffara blocca. Brambilla si culla sullo 0-0 per una ventina di minuti, poi rompe gli indugi e tira fuori il trasparente Semedo per inserire Afena-Gyan. A cui basta un pallone per rompere gli equilibri, certo nell’azione del vantaggio bianconero il vero protagonista è Damiano Lia. Il terzino giallorosso prova a uscire palla al piede, davanti al muro avversario prova a coprire palla con una ruleta – o una sottospecie di essa -, pallone ovviamente regalato a Puczka che scarica su Afena-Gyan che lascia sul posto Marino e crossa radente per Guerra che, dopo il buco di Rizzo, insacca facilmente da due passi. Juve NG in vantaggio. Si chiude il cerchio di una ripresa in cui il Messina è calato fin troppo. Squadra di Brambilla premiata oltre i meriti, ma il peso specifico di un calciatore di altra categoria come Afena-Gyan fa la differenza. Modica tira fuori Garofalo, Salvo e Marino per tornare a spingere davvero con Morleo a sinistra, Anzelmo aggiunto a Petrucci e il giovane Adragna per riformare il tridente offensivo con Petrungaro e Anatriello. Inerzia che accompagna il Messina verso il finale e senza creare più nulla. Cominetti è l’ultima moneta lanciata al cielo da Modica, ma il risultato è lo stesso dei tentativi precedenti. Anzi, il recupero si apre con lo scambio di ruoli tra Guerra – che diventa assistman – e Afena-Gyan che scappa in velocità a Manetta e col destro supera Krapikas. Finisce così. Nona sconfitta stagionale per il Messina, terza nelle ultime quattro e girone d’andata che si chiude con 16 punti al terzultimo posto.
JUVE NG – MESSINA 2-0
MARCATORI Guerra al 23′, Afena-Gyan al 46′ s.t.
JUVE NG (4-2-3-1) Daffara; Mulazzi, Citi, Scaglia, Puczka; Owusu (dal 20′ s.t. Palumbo), Faticanti; Cudrig (dal 25′ s.t. Turco), Guerra, Macca; Semedo (dal 20′ s.t. Afena-Gyan). (Vinarcik, Cat Berro, Savio, Amaradio, Ledonne, Gil Puche, Peeters, Papadopoulos). All. Brambilla
MESSINA (5-3-2) Krapikas; Lia, Manetta, Marino (dal 29′ s.t. Adragna), Rizzo, Salvo (dal 29′ s.t. Morleo); Garofalo (dal 29′ s.t. Anzelmo), Petrucci (dal 41′ s.t. Cominetti), Frisenna; Anatriello, Petrungaro. (Curtosi, Ndir, Mamona, Luciani, Ortisi, Di Palma). All. Modica
ARBITRO Di Francesco di Ostia Lido
NOTE Spettatori 700 circa. Ammoniti Macca, Semedo. Corner 2-8. Recupero 0′ e 4′.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya