Messina, altro show dell’orrore: esultano Capuano e il Taranto

Pubblicato il 18 Dicembre 2022 in Primo Piano

Il Messina non c’è. Inesistente la squadra di Auteri, tramortita da un Taranto a cui basta il minimo sforzo per trovare due reti e una vittoria nettissima e mai in discussione. E non serve la rete illusoria di Versienti. Ultimo posto solitario con soli 11 punti conquistati nell’intero girone d’andata.

INESISTENTI – Diciannovesima formazione diversa in altrettante partite per mister Auteri: davanti a Lewandowski ci sono Berto e Trasciani con il redivivo Konate e Versienti. In mediana non c’è Fiorani, ancora debilitato dall’attacco influenzale accusato in settimana, tocca a Marino completare il reparto con Mallamo e Fofana. In avanti confermato Ngombo, con lui Grillo e Catania. Non convocato Curiale, nemmeno in panchina Balde per una piccola indisposizione dell’ultimo istante. Dall’altra parte un Taranto abbottonatissimo con Capuano che rinuncia a Guida schierando Antonio Romano alle spalle dell’unica punta Tommasini. Per il resto confermato l’impianto con tre difensori e un folto centrocampo a cinque. Dopo il doveroso minuto di silenzio in memoria di Sinisa Mihajlovic si può cominciare. Taranto più vivace e Messina che prova a colpire di rimessa. I pugliesi si lamentano per una trattenuta ai danni di Tommasini, giallorossi che perdono presto le misure e si schiacciano. Primo affondo e – come in un film già visto – subito rete subita: Mastromonaco sfonda a destra, cross in mezzo dove Tommasini può colpire in anticipo su Berto, pallone lento che Lewandowski non è in grado di respingere – evidenti le responsabilità del portiere polacco – e Taranto avanti. Reazione inesistente della squadra di Auteri che, anzi, colleziona un’infinità di errori tecnici. Versienti ci prova da fuori: pallone distante dal palo. Protesta il Taranto quando Versienti sembra respingere con una mano un destro di Mastromonaco, per Lovison è solo corner. Quanto basta, perché sugli sviluppi dell’angolo arriva il tocco di mano di Fofana e il penalty per i tarantini. Dal dischetto parte Antonio Romano: pallone centrale e raddoppio per la squadra di Capuano. Messina inesistente, non una novità ma solo l’ennesima conferma di quanto sia fallimentare il progetto tecnico di Pitino e Auteri. Errori in serie, palloni sprecati e la sensazione che il Taranto possa dominare senza sudare.

IMPERDONABILI – Inizio ripresa con Napoletano per Marino, fuori anche Ngombo – nonostante fosse indubbiamente il migliore dei suoi – e dentro Zuppel. Cambio anche nel Taranto con Provenzano che subentra a Mazza. Giallorossi, ora, col 4-2-3-1 con Grillo trequartista. Match che non racconta più nulla, più un obbligo quello di stare in campo che altro. Messina incapace di costruire la minima trama offensiva, Taranto che deve solo gestire. Pochissimo da raccontare, anche la parte di analisi della sfida diventa superflua. Messina troppo inferiore al livello richiesto da questa Serie C sia per valore che per organizzazione. Tutti colpevoli. Partita che scorre via in maniera lenta, Trasciani trova un colpo di testa che Vannucchi blocca senza problemi e iscrive il Messina nel tabellino dei tiri in porta. Una rarità. Non succede nulla, solo qualche sostituzione che non cambia l’inerzia. Entra in scena anche il signor Lovison quando annulla una rete di Catania – direttamente su punizione – per il mancato rispetto della distanza tra calciatori giallorossi e barriera avversaria. Occasione che sveglia il Messina che con Versienti trova un gran gol: corner battuto corto, l’esterno si può accentrare e trovare un gran destro a giro che finisce sotto l’incrocio opposto. Reazione minima, ma che non cambia il giudizio generale sulla prestazione apatica della squadra di Auteri. Troppo in ritardo e troppo molle, non scusabile l’atteggiamento messo in campo in una gara tanto delicata e così decisiva. Arrembaggio nervoso dei giallorossi e Taranto che tradisce un po’ di paura di farsi clamorosamente rimontare. La sterilità della squadra di Auteri è caratteristica incurabile, così il triplice fischia arriva per sancire la quinta sconfitta consecutiva del Messina.

MESSINA 1

TARANTO 2

MARCATORI Tommasini (T) al 9′, Romano A. (T) su rigore al 32′ p.t.; Versienti (M) al 40′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Konate, Berto, Trasciani, Versienti; Marino (dal 1′ s.t. Napoletano), Mallamo (dal 33′ s.t. Iannone), Fofana; Grillo (dal 33′ s.t. Fiorani), Ngombo (dal 1′ s.t. Zuppel), Catania. (Daga, Capilli, Ferrini, Filì, D’Amore). All. Auteri

TARANTO (3-5-1-1) Vannucchi; Evangelisti, Antonini, Formiconi (dall’11’ s.t. Manetta); Mastromonaco, Romano A., Labriola (dal 27′ s.t. Brandi), Mazza (dal 1′ s.t. Provenzano), Ferrara; Romano G. (dal 16′ s.t. Guida); Tommasini. (Loliva, Caputo, Maiorino, La Monica). All. Capuano

ARBITRO Lovison di Padova

NOTE Paganti 115, abbonati 995, incasso € 1339. Ammoniti Fofana, Romano G., Formiconi, Grillo, Mallamo, Trasciani, Evangelisti, Zuppel, Antonini, Brandi, Auteri (all. Messina). Corner 4-6. Recupero 1′ e 3′.

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