A scanso di equivoci: non è stata una partita combattuta. Un 4-3 suggerisce colpi di scena in serie, capovolgimenti continui, spettacolo: niente di tutto questo nel pomeriggio del San Filippo, almeno da parte del Messina. Dopo gli sprechi di Fondi, arriva la disfatta interna con il Melfi. Ogni discorso rimandato alla trasferta di Lecce.
ASSENZE – La strada è segnata, il 3-5-2 è oramai il grimaldello con cui Lucarelli vuole scardinare le resistenze avversarie in questo finale di stagione. Musacci in regia e Madonia in attacco le novità ampiamente preventivate, il resto è già scritto nei copioni delle precedenti uscite. Lento, abulico, forse soffocato dall’obbligo della vittoria, il Messina è spettatore distratto di un Melfi ben organizzato. Tra le possibili svolte nel film della partita l’infortunio (grave) di Palumbo: passaggio al 4-3-1-2 con l’inserimento del redivivo Marseglia, poi la catastrofe che compromette il risultato. Un corner contestato, De Vena apporta la prima correzione, Marano trasforma le intenzioni in gol. Mentre si discute sulla reazione, i lucani raddoppiano con un remake abbastanza fedele: Vicente dalla bandierina, Laezza colpisce indisturbato sul secondo palo.
IL BLACK-OUT – Messina al piccolo trotto, in attesa di un’illuminazione che tarda ad arrivare. Feroce il Melfi, che capitalizza ogni regalo: la fuga di Foggia per un De Vena cinico ed efficace in contropiede (Maccarrone non può nulla dopo l’uscita spericolata di Berardi), lo stesso numero 9 lucano a raccogliere, in una micidiale ripartenza, lo spunto di Demontis. In mezzo, quasi episodico, il gol del momentaneo 1-3 di Madonia, regalo di un Milinkovic improvvisamente ispirato e di un Gragnaniello inchiodato nella terra di nessuno. Valgono a poco, dunque, gli inserimenti di Ciccone e Ferri, un certo predominio territoriale e percentuali bulgare di possesso palla: non stupisca il risultato finale, i gol di Marseglia e Musacci rendono solo meno pesante il conto di una partita già abbondantemente chiusa.
MESSINA 3
MELFI 4
MARCATORI Marano (MEL) al 35′, Laezza (MEL) al 39′ p.t.; De Vena (MEL) al 15′, Madonia (MES) al 19′, Foggia (MEL) al 29′, Marseglia (MES) al 37′, Musacci (MES) al 49′ s.t.
MESSINA (3-5-2) Berardi; Palumbo (dal 34′ p.t. Marseglia), Maccarrone, Bruno; Grifoni, da Silva, Musacci, Foresta (dal 20′ s.t. Ferri), Sanseverino (dal 5′ s.t. Ciccone); Madonia, Milinkovic. (Benfatta, Russo, Ansalone, Rea, Akrapovic, Capua, Mancini, Rota, Ventola). All. Lucarelli.
MELFI (4-3-1-2) Gragnaniello; Grea (dall’8′ s.t. Libutti), Laezza, Romeo, Lodesani; Obeng, Vicente, Esposito; Marano (dal 27′ s.t. Demontis); De Vena (dal 40′ s.t. Mangiacasale), Foggia. (Gava, Viola, Battaglia, Ferraro, De Angelis, Pandolfi). All. Destino (Diana squalificato).
ARBITRO Andreini di Forlì.
NOTE Spettatori 1800 circa. Ammoniti Grea, Milinkovic, Esposito, De Vena, Grifoni. Corner 13-2. Recupero 2′ e 4′.