Messina-Avellino, Capuano: “Chi si aggrappa alle assenze è un perdente”

Pubblicato il 13 Novembre 2021 in Sala Stampa

Conferenza della vigilia per Ezio Capuano, domani il suo Messina affronterà l’Avellino in una delle gare più complicate di questo scorcio di stagione.

NOI SEMPRE CORRETTI – “Purtroppo nel calcio esistono gli infortunati, e purtroppo siamo sotto assedio di questa pandemia che sta sconvolgendo il mondo e ci sono delle regole che vanno rispettate. A Catanzaro, però, è successo qualcosa che non doveva accadere e mi auguro non accada più a nessuno. Siamo una società correttissima e abbiamo sempre rispettato le regole. Noi a Catanzaro ci siamo autodenunciati, chiedo a tutti: se non avessimo trovato una farmacia aperta, evidenziando così di avere dei positivi, come si sarebbe giocata la partita? Con il rischio enorme di contagiare anche i nostri avversari. Siamo rimasti in mezzo alla strada, abbiamo atteso l’esito dei tamponi e presentati allo stadio solo una cinquantina di minuti prima della gara. La società è stata perfetta, io mi sono esposto, ma la dirigenza si è fatta sentire con chi di dovere. La settimana è stata vissuta in bolla, senza uscire o poter andare a cenare, la squadra mangiava al campo con cibo da asporto, è accaduto a noi ma poteva accadere a chiunque, settimana difficile ma siamo preparati per domani. Abbiamo dei positivi e dobbiamo fare un altro giro di tamponi domenica mattina, gli infortunati restano ma proveremo a recuperare qualcuno. Nessuno bluffa, però, perché non si fa pretattica sulla salute dei ragazzi. Avremo delle assenze importantissime, ma fa parte del gioco e scenderà in campo chi ha avuto meno spazio e sono sicuro che daranno il massimo. In questo mestiere esistono difficoltà, il calcio è questo. Non cerco alibi. Chi si aggrappa alle assenze è un perdente: se vinci lo rivendichi, se perdi lo usi come scusa. Non è il mio modo di stare al mondo. L’Avellino ha calciatori di categoria superiore, la capacità di andare in rete con più uomini è merito di Braglia. Conosciamo i loro punti di forza, ci prepariamo su ogni singolo aspetto e abbiamo lavorato sui vari sistemi che hanno attuato in stagione. Ho visto le loro ultime sfide, sempre grosse prestazioni tranne Monterosi. Per me Avellino resterà uno dei momenti più felici della mia carriera, una piazza che volevo fortemente anche per spazzare via una vecchia polemica di qualche anno precedente. Sono fiero e orgoglioso di poter dire di essere stato l’allenatore dell’Avellino. Gli amici più importanti della mia vita sono ad Avellino e Potenza. Ora, sono l’allenatore del Messina e spero tra 10 anni di poter dire di sentire e aver lasciato lo stesso sentimento. A volte, però, il cuore non ti fa ragionare, quindi adesso è il tempo della ragione, soprattutto in una piazza faraonica come Messina. Domenica mi farà piacere rivedere tanta gente amica dell’Avellino, persone con cui abbiamo vissuto complicate vicissitudini, dove ho scoperto un ragazzo come Parisi che adesso nell’Empoli sta facendo cose importanti. Nella mia carriera, oltre ai risultati, ho sempre garantito alle mie società di fare plusvalenze importanti: penso a Gondo della Salernitana o Maistro, ma adesso è presto per fare nomi del Messina anche se un paio sono sicuro che arriveranno a livello molto alto”.

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