Messina-Biancavilla, ingannevole è il cuore più di ogni cosa
Pubblicato il 16 Novembre 2019 in Primo Piano
Cuore o ragione? Una vittoria come quella di Corigliano che risposte può dare? Il Messina è in risalita o gli esami veri devono arrivare? Le possibili vittorie devono far rivedere le scelte? Col cuore o con la ragione resta, quindi, l’enigma protagonista di questo breve cammino giallorosso.
LA LUCIDITÀ – Occorre la spietata visione di Karel Zeman per comprendere che il destino della rosa biancoscudata resta segnato: non saranno le vittorie o le prestazioni in crescita, il tecnico del Messina è lucido quando non si esalta per la quaterna rifilata in Calabria e parla di una squadra lontana dalla condizione fisica accettabile. “Preferirei un mese di preparazione invece che dover giocare”, sentenza definitiva di Karel Zeman che arriva a chiarire che nessuna raccolta punti modificherà le scelte da compiere – anche nette – alla riapertura del mercato. Ovvio, e scontato, che sull’argomento influirà la questione economica, ma nell’immensa voglia di risalita occorrerà bilanciare le necessità finanziarie a quelle tecniche. Intanto regna sovrana la ragione di Zeman: la vittoria contro il Corigliano ha detto qualcosa, altro resta celato nei misteri che il campo rivela ogni domenica e la sfida con il Biancavilla arriva, puntuale, per meglio comprendere il livello di crescita di questo Messina.
GLI ESAMI NON FINISCONO MAI – Seconda settimana di lavoro per Zeman con la squadra, sono comparsi – assenti dagli anni di Modica – i gradoni e il lavoro fisico diventa predominante. Il ritornello è quello classico, con la corsa applicata al gioco che deve diventare arma fondamentale. Le staffette annunciate – e poi arrivate – sono servite per coprire i novanta minuti con uomini sempre sul pezzo. Alla questione fisica si è aggiunta quella mentale con la reazione – trasformata in potenza – di Esposito dopo la panchina iniziale. Il capitano del Messina ha trovato la sua prima rete stagionale, soprattutto ha chiarito come la sua presenza non sia ingombrante ma utile ai risultati della squadra. Gli esami per questo gruppo, però, sono sempre vivi e la gara con il Biancavilla testerà il Messina sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Gli etnei, infatti, sono la classica squadra di categoria che lascia poco spazio alla frivolezza e tanto alla concretezza.
IL BIANCAVILLA – Neopromossa ma con esperienza: il Biancavilla sorprende sin dall’inizio della stagione con 13 punti in 6 giornate che, però, non bastano a mister Pidatella per restare in sella. Divergenze societarie ed ecco che in panchina torna Giuseppe Mascara: l’ex attaccante del Catania prosegue sulla via tracciata, arriva qualche punto di meno figlio anche – e soprattutto – di un calendario più complicato con Palermo, Nola, Giugliano, Savoia e Acireale sul suo cammino. Una sola sconfitta in una cinquina di sfide di vertice (quella coi rosanero) e la ferma convinzione di non essere più una sorpresa. Qualche modifica tattica è arrivata con il rilancio di Maximiliano Lucarelli nel ruolo di trequartista: squadra che sa colpire grazie alla tecnica ma che non disdegna il contropiede. La squalifica di Guerci complica i piani di Mascara che dovrà rivedere la sua formazione per poter rispettare gli incastri under. Neopromossa ma non ingenua: squadra cattiva agonisticamente e smaliziata, dove non arrivano le gambe ci arriva l’esperienza.
GLI UNDICI – Squalificato Ott Vale che si aggiunge all’acciaccato Barbera, per il resto mister Zeman può contare sull’intero gruppo con Fabio Bossa che torna tra i convocati. Atteso, invece, per l’inizio della prossima settimana il tesseramento di Giovanni Lavrendi. Torna Bruno dopo il problema muscolare: l’ex Cavese si candida per una maglia da titolare al fianco di Ungaro con Giordano in panchina. Cresce la condizione di Buono che sembra convincere Zeman, sacrificato ancora Saverino. Si va verso la conferma dell’undici iniziale visto a Corigliano con Coralli ancora in vantaggio su Esposito. Mister Zeman parla di staffette previste ma non obbligate, segnale di una crescita generale ma non ancora soddisfacente. La ragione sarà decisiva per tecnico e società per non sbagliare tempi e modi della rivoluzione, il cuore non dovrà incidere nemmeno di fronte a prestazioni finalmente decorose e continue. Poi c’è la squadra: la ragione servirà loro per comprendere quanti e quali sono gli errori commessi, il cuore sarà utile per dare la spinta giusta in questo mese dove occorre dimostrare oltre che fare punti.
ACR MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio, Bruno, Ungaro, Fragapane; Buono, Sampietro, Cristiani; Crucitti, Coralli, Orlando. All. Zeman
BIANCAVILLA (4-2-3-1) Genovese; Asero, Scoppetta, Bonaccorsi, Indelicato; Maiorano, Viglianisi; Leotta, Lucarelli, Ancione; Rabbeni. All. Mascara
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale dell’Acr Messina