Messina, buio pesto: Petrungaro illude, poi la Cavese cala il tris

Pubblicato il 31 Ottobre 2024 in Primo Piano

Crollo totale. Disfatta per il Messina che contro la Cavese parte forte con Petrungaro, poi il pari di Diop – con l’aiuto di Marino – e il micidiale doppio colpo a inizio ripresa di Fella e Vigliotti. Scelte di Modica fortemente criticabili e prestazione della squadra ampiamente insufficiente. Crisi nera.

CASUALMENTE – Spallata. Quella che Petrungaro sceglie per accendere una partita soporifera e portare in vantaggio il Messina. Una piccola parentesi di calcio in un primo tempo senza spunti e dai ritmi lentissimi. Modica e Maiuri continuano a marcarsi a uomo tanto da non riuscire a sorprendersi. Infatti, entrambi passano al 3-5-2 mettendo da parte il classico 4-3-3. Torna Marino, quindi, mentre il giro in panchina tocca a Garofalo per lasciare spazio a Pedicillo in mediana con Petrungaro e Luciani in avanti. Qualità in mezzo e velocità offensiva, peccato che i giallorossi si allunghino presto e troppo. Dall’altra parte c’è una Cavese che, però, pecca di pulizia tecnica e non sfrutta gli spazi che il Messina lascia. Konate il più vivace, ma sono Diop e Fella quelli che andrebbero innescati per far male. Non succede, così il Messina è bravo a trovare solidità e iniziare ad attivare gli esterni. Anzi, l’esterno perché la squadra di Modica pende a destra e si appoggia a Lia. Il numero 7 ispira il vantaggio con un taglio verso il centro e l’imbeccata per Petrungaro che, furbescamente, tocca con la spalla sinistra e inganna Boffelli. La partita sembra inclinarsi in direzione Messina – tanto che Luciani sfiora il palo sugli sviluppi di un corner di Petrungaro -, anche perché la Cavese perde la spinta che nei primi minuti aveva portato alla rete annullata a Vitale per fuorigioco. La gestione, però, è uno dei punti deboli della squadra di Modica che, infatti, si fa beffare: possesso perso da Marino, Fella appoggia su Diop che si intestardisce in una discesa solitaria con sinistro masticato e velleitario. La fortuna lo aiuta, così il pallone incoccia le ginocchia di Marino e spiazza Krapikas. Pareggio. Improvviso, di quelli che danno parecchio fastidio a chi lo subisce. Primo tempo in archivio.

DISFATTA – Maiuri cambia subito un esterno – fuori Rizzo e dentro Barba -, mentre Modica fa scaldare per tutto l’intervallo Garofalo e Re dando la sensazione di voler tornare al 4-3-3. Non inizialmente, ma i dodici minuti che passano prima di una mini rivoluzione sono di nulla totale. Si cambia: fuori Luciani, Rizzo e Pedicillo, in campo Anatriello – tornato dopo la sublussazione alla spalla sinistra -, e proprio Garofalo e Re. Una scossa serviva, perché la Cavese era diventata padrona del gioco e dell’iniziativa, ma perdere solidità potrebbe essere un rischio. Evidente, infatti, come il blocco centrale a tre stia aiutando i giallorossi a reggere. Certo, la squadra di Maiuri pecca troppo in qualità e il tanto gioco che si prova a creare non trova sfogo. Insomma, una sfida di scarsa mediocrità, a cui il Messina decide di mettere la ciliegina con una dormita imperdonabile: giro palla basso della Cavese, scarico verso il portiere Boffelli che può avanzare fuori dalla sua area e lanciare lungo verso Fella. Messina fermo nella speranza che sia offside, la terna fa giocare e il numero 10 batte Krapikas. Imbarazzante, con Morleo che rincorre Fella per recuperare al suo essere rimasto immobile sul lancio di Boffelli. Rete subita e crollo, perché passano un paio di minuti e la Cavese triplica: Peretti lancia lungo su Vigliotti – appena entrato -, pallone che Lia e Marino non riescono ad attaccare e Vigliotti incrocia superando ancora Krapikas. Evidente come il passaggio al 4-3-3 abbia distrutto il Messina, diventato subito fragile. Inutile girarci intorno, il cambio di modulo ha inciso sulle sicurezze che la squadra era riuscita a crearsi nel corso della partita. Certo, Modica cercava – giustamente a suo avviso – di cambiare l’inerzia di una sfida che il Messina non avrebbe vinto. L’errore, però, sta nel non aver letto bene le difficoltà della propria squadra. Maglie più larghe e Messina fatto a fette. Ovvio, anche per grossi demeriti individuali, dato che sarebbe ridicolo riassumere il tutto con un cambio di sistema. Giallorossi alla deriva, soprattutto quando Marino si becca il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Cavese sul velluto, ma ancora imprecisa quando potrebbe trovare anche il poker, dimostrazione che la squadra di Maiuri è tutto fuorché imbattibile. Prima sconfitta interna stagionale, quinta in totale per una squadra a cui la vittoria manca dalla terza giornata contro quando al San Filippo cadde il piccolo Taranto.

MESSINA – CAVESE 1-3

MARCATORI Petrungaro (M) al 20′, Diop (C) al 40′ p.t.; Fella (C) al 16′, Vigliotti (C) al 20′ s.t.

MESSINA (3-5-2) Krapikas; Manetta, Marino, F. Rizzo (dal 12′ s.t. Re); Lia (dal 42′ s.t. Salvo), Frisenna, Anzelmo, Pedicillo (dal 12′ s.t. Garofalo), Morleo; Luciani (dal 12′ s.t. Anatriello), Petrungaro (dal 35′ s.t. Ndir). (Curtosi, Di Bella, Mamona, Ortisi, Adragna, Mameli, Di Palma). All. Modica

CAVESE (3-5-2) Boffelli; Saio, Peretti, Loreto; A. Rizzo (dal 1′ s.t. Barba), Konate (dal 42′ s.t. Citarella), Pezzella (dal 29′ s.t. Fornito), Vitale, Maffei; Diop (dal 19′ s.t. Vigliotti), Fella (dal 29′ s.t. Diarrassouba). (Lamberti, Di Somma, Marranzino, Marchisano, Quattrocchi, Tropea, Barone). All. Maiuri

ARBITRO Milone di Taurianova

NOTE Spettatori 700 circa, abbonati 372, incasso n.c. Espulso al 31′ s.t. Marino per doppia ammonizione. Ammoniti Marino, F. Rizzo, Barba, Frisenna e Salvo. Corner 6-1. Recupero 1′ e 4′.

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