Messina-Campobasso, Capuano: “Sono fiducioso, faremo una buona gara”
Pubblicato il 30 Ottobre 2021 in Sala Stampa
Conferenza stampa della vigilia per mister Capuano, domenica il suo Messina sarà chiamato alla difficile prova Campobasso. I molisani di Cudini, infatti, sono tra le migliori squadre per rendimento esterno dell’intero girone.
IMPARIAMO A CAMMINARE – “Penso che nel calcio l’unico comune denominatore sono i risultati, questa è una squadra che fuori casa ha delle certezze. Abbiamo lavorato tanto per provare a togliergli certezze, cercheremo di intaccare i loro codici di gioco. Non è una squadra che specula e cerca sempre il gol, non abbiamo lasciato nulla al caso. Una squadra sbarazzina, di gamba, forte in pressing e quando ripartono sono molto bravi. Ripeto, abbiamo lavorato sul togliere certezze. Ho avuto una prima settimana completa prima di Potenza, questa è la seconda e mi aspetto i miglioramenti fisiologici dovuti al lavoro. Celic? Recuperato, poi vedremo per l’impiego. Gonçalves? In crescita, vedremo quanto potrà essere funzionale. Il 3-5-2 che stiamo sviluppando può essere interpretato sia con un atteggiamento difensivo che offensivo, cosa che dipende dalla caratteristiche dei calciatori. Catania, per esempio, rientra in questo discorso e se addestrato bene potrà essere un’ottima mezzala per cambiare l’atteggiamento generale della squadra. Chi dice di non guardare la classifica è un ipocrita, magari non dice ancora tutte le verità, ma è normale guardarla. Non sono preoccupato perché vedo la crescita, ma la brutta posizione c’è e dobbiamo combatterla con il lavoro quotidiano. Sono fiducioso, come sono convinto che faremo una buona gara, poi il risultato dipende da tanti episodi, come accaduto a Castellammare dove siamo stati ingenui in alcune circostanze. So bene che a Messina la gente vive di calcio e condiziona il suo umore in base ai risultati. Questi anni di dilettantismo hanno favorito il disamore, ma oggi siamo in difficoltà e abbiamo bisogno di sostegno. Mi aspetto un grandissimo aiuto da parte della curva. Siamo come un bambino piccolo che sta imparando a camminare, i tifosi sono la mamma che porge la sua mano in aiuto”.