Al prossimo incrocio, quando si farà la conta dei precedenti: questo il destino della sfida del San Filippo tra Messina e Casertana nella memoria collettiva, poco altro da aggiungere in proposito. Giornata particolare per Mileto e Cocuzza (primo gol in Lega Pro e cento presenze in giallorosso), un caloroso ringraziamento al cecchino Tavares e un cambio di proprietà sempre più vicino: il futuro chiama, il pensiero di molti è rivolto lontano dal terreno di gioco. Discorso simile, per motivi drammaticamente differenti, anche per il tecnico Raffaele Di Napoli (voto 6): le vicende del rettangolo verde, in talune occasioni, devono indietreggiare rispetto alle priorità della vita. Giorgione play basso è una scelta che convince poco, il 4-2-4 un correttivo che aveva già dato i suoi frutti in passato. Considerazioni relegate comunque in secondo piano: l’attenzione era, doverosamente, altrove.
Addario 6: colpito a freddo dall’incornata vincente di Mancosu, ha poche occasioni per mettersi in mostra in un pomeriggio senza grossi affanni.
Mileto 6,5: troppe sbavature difensive per l’ex stabiese, svagato anche nelle percussioni palla al piede. Il gol, tuttavia, ha il potere taumaturgico di rendere tutto dorato.
Martinelli 6: solo nella ripresa qualche sprazzo del centrale che ha impressionato tutti gli addetti ai lavori tra settembre e gennaio.
Burzigotti 5,5: vari errori in fase di disimpegno per l’ex Varese, fatalmente impreciso anche nelle rare proiezioni offensive. (dal 1′ s.t. Barisic 6: tra i più ispirati del match, prova a dialogare con Cocuzza e Tavares senza disdegnare la soluzione personale)
De Vito 6,5: una sicurezza nella doppia veste di terzino e centrale. Un punto fermo da cui ripartire per cullare ambizioni di vertice.
Zanini 6: nella ripresa suona la carica con un fendente dalla lunghissima distanza che risveglia Gragnaniello dal torpore. Jolly tuttofare, non sfigura contro il fitto centrocampo della Casertana.
Giorgione 6: non è un regista, l’esperimento dura a sufficienza per catalogarlo negli errori da non ripetere. Da mezzala offre il suo consueto contributo di agonismo e saggezza tattica.
Fornito 6: primo tempo positivo, dopo l’intervallo si limita a lottare contro l’incombente anonimato.
Gustavo 5,5: è necessario attendere l’ultimo quarto d’ora per vedere un paio di giocate all’altezza del suo talento. Tanto movimento senza palla, ma tutti i varchi restano serrati a doppia mandata.
Tavares 6: prova con estrema convinzione ad accompagnare la squadra verso un risultato positivo. Standing ovation al momento della sostituzione: stagione perfetta quella del portoghese, il rinnovo è un atto necessario per programmare un futuro vincente. (dal 40′ s.t. Salvemini sv)
Cocuzza 5,5: in precarie condizioni fisiche, l’attaccante palermitano firma una prova generosa ma priva di veri acuti. Diversi i duelli persi nelle progressioni offensive, rare le sortite verso la porta difesa da Gragnaniello. (dal 37′ s.t. Longo sv)