Messina-Casertana: scossa Ragusa, poi una grave sbavatura di squadra

Pubblicato il 12 Ottobre 2023 in Primo Piano

Pareggio che non deve soddisfare. Il Messina ripreso dalla Casertana convince solo a sprazzi: spesso troppo lento, capace di passare in vantaggio, ma ripreso come accaduto contro la Turris. Buon ingresso di Ragusa, ma in occasione del pari sbagliano davvero tutti.

ATTACCO – Complicato analizzare la sfida tra la squadra di Modica e quella di Cangelosi. Un match che inizia con la sorpresa di una Casertana schierata con la difesa a cinque, una densità centrale che soffoca la manovra giallorossa, già non esaltante vista la lentezza con cui il pallone viaggia. Ecco, se questa squadra non troverà un fraseggio più rapido nello stretto e una capacità di andare in verticale innescando le punte sulla corsa, diventerà impossibile vedere il gioco classico di Giacomo Modica (voto 6). Che, infatti, nel post gara analizza con onestà le prestazioni mediocri dei suoi esterni offensivi. Da un Emmausso poco avvezzo ad attaccare la porta avversaria, fino ai vari Cavallo e Zunno che non incidono e si perdono in giocate fini a sé stesse. “Devono alzare il livello della concorrenza, sennò giocheranno sempre gli stessi”, messaggio chiaro che racconta che Ragusa difficilmente farà panchina una volta conquistata una gamba più reattiva. Quella che, comunque, mostra nella parte di gara a lui concessa: il gol nasce da una sua giocata, che non il tiro-cross ma la capacità di uscire dal traffico e dettare il passaggio a Ortisi. Cosa non vista prima del suo ingresso. Una buona notizia per lui che, forse, può servire per sbloccarlo definitivamente. Nel post chiede spazio e fiducia, ma servono anche più prestazioni del genere.

DIFESA – La parte peggiore arriva con la rete del pari. Una sola sbavatura che costa carissima. Nel primo tempo si soffre il giusto, ma non così poco come si pensa. Dalla parte sinistra si sfonda troppo facilmente, ma non solo per colpa di Ortisi: quando il terzino accorcia in avanti – e lo fa comunque troppo poco – Calapai e Carretta trovano spazio. Ferrara esce con applicazione e Giunta deve seguire i movimenti degli interni di centrocampo. Nella ripresa Carretta viene sostituito e – anche se Cangelosi la vede diversamente – la Casertana si sgonfia. Gioca una partita uomo su uomo – soprattutto a centrocampo – e la cosa paga solo alla fine. Colpa del Messina, perché quando Anastasio attacca la mediana per poi tagliare il campo alla ricerca di Damian i giallorossi sbagliano tutto. Troppo attratti dal pallone e dall’idea di salire per fare fuorigioco. Su Anastasio accorciano tutti male, l’ultimo che decide di lasciare l’uomo è Ortisi ma è troppo distante per chiudere Anastasio. Manetta e Ferrara non rompono la linea anche se in superiorità numerica sugli attaccanti avversari. Tropea stringe su Tavernelli e Damian alle sue spalle è solo. Sia perché Ragusa è troppo lontano per rientrare e perché Ortisi ha deciso di chiudere dentro il campo. Lui è l’ultimo a sbagliare, ma concettualmente azzarda perché guarda solo la palla e decide di alzarsi per mettere Tavernelli in offside. Peccato che Damian arrivi da dietro: frittata servita.

Fumagalli 6,5
L’intervento finale su Toscano vale tutto il voto in pagella. Decisivo, ancora una volta.

Lia 6
Gioca un gran primo tempo per tecnica e vivacità. La Casertana fatica a contenerlo, ci riescono i compagni che lo servono sempre meno durante la gara.

Manetta 5,5
Fatica più del solito nel prendere le misure agli attaccanti avversari, nel primo tempo è spesso in affanno. Le cose sembrano migliorare, ma in occasione del pareggio sbaglia come gli altri.

Ferrara 5,5
Giudizio simile a quello del compagno di reparto. Nel primo tempo forza un paio di giocate che costano anche un giallo a Franco – dopo una brutta palla persa -, nella ripresa difende di posizione ma legge male lo sviluppo dell’azione del pari.

Ortisi 6
Le sue partite sono sempre difficili da analizzare. In fase difensiva è attento nell’uno contro uno, ma quando si alza leggermente la sua corsia diventa terreno da attaccare con Ferrara che deve aprirsi per metterci una pezza. Spinge, comunque, ancora poco rispetto a quello che potrebbe. Quando passa a centrocampo serve a Ragusa la palla che porta al vantaggio. Peccato, poi, che sia uno di quelli che si muove male in occasione del pari.

Frisenna 6
Prestazione solida, tanti palloni giocati con lucidità e senza strafare. La sfida contro gli avversari diretti è di quelle che pretendono maturità.

Franco 6
Ferrara lo costringe a un giallo presto, lui lo gestisce continuando, però, a pressare forte sul primo possesso avversario. In crescita fisica e più calato nella sfida. Giocatore che diventerà fondamentale.

Giunta 6
Il lavoro sporco è tutto suo. Nello stretto recupera e ripulisce decine di palloni, sbaglia anche poco e sfrutta bene il fisico. Esce stanco, ma è un calciatore importante per questa squadra.

Cavallo 5,5
Vorrei ma non posso. Potrebbe fare molto più delle banali giocate che concede. Il rientro per calciare col sinistro è ritornello stonato. Capisce poco le sovrapposizioni di Lia e non lo serve quasi mai.

Plescia 5,5
Non è una prestazione insufficiente la sua, ma pesano le due occasioni non sfruttate da ottima posizione. Nella prima sembra addirittura non accorgersi del possibile rientro di un avversario, nella seconda calcia troppo centralmente.

Emmausso 5,5
Modica, per la prima volta, calca la mano nel giudizio sulla sua prestazione. Vero che si sacrifica molto e che dai suoi piedi arrivano due chance tra punizione e servizio per Plescia. Vero anche, però, che la sua partita è piena di palloni giocati con troppa leggerezza e che fatica ad attaccare l’area per come il tecnico vorrebbe.

Ragusa 6,5
Entra con un buon piglio, gioca con un atteggiamento diverso ai compagni e attacca immediatamente l’area di rigore. Bravo nel liberarsi per il tiro-cross che vale il vantaggio. Nel post gara è lucido nell’analisi, anche critica. E vorrebbe giocare 90′, significa che c’è e vuole incidere.

Tropea 5
Purtroppo pare lontano dal rendimento necessario per la categoria. In occasione del gol finisce nell’ondata di scalate sbagliate, si fa attirare dall’avversario ma prova a fare il fuorigioco invece di attaccare palla. Alle sue spalle per Damian si apre una prateria. Ragusa è lontano per recuperare e Ortisi ha stretto troppo.

Luciani e Zunno s.v.

CASERTANA Venturi 6; Sciacca 5,5, Celiento 6,5, Anastasio 6,5; Calapai 6 (dal 30′ s.t. Paglino s.v.), Proietti 6 (dal 28′ s.t. Tavernelli 6), Damian 6,5, Casoli 5,5; Carretta 6 (dal 1′ s.t. Toscano 5,5), Montalto 5,5, Curcio 6. All. Cangelosi 6

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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