
Per la gente di Messina. Non perché la partita contro il Catania abbia un peso specifico diverso, ma perché la vicinanza e la capacità di unione dell’intera tifoseria in un momento tanto difficoltoso merita una serata speciale. Una vittoria di quelle che cambiano l’umore. E per la classifica, sempre.
PAROLE DA LEADER – La squalifica di Crimi priva il Messina del suo cuore pulsante, la sua disperazione dopo il giallo sventolato dal pessimo Zanotti era di quelle genuine e cariche di rammarico. Un’assenza che non peserà, azzardiamo questo pronostico dopo aver compreso la forza che il ragazzo di Messina ha trasmesso ai suoi compagni. Capitan Petrucci ha diradato le nubi sulla forza mentale e motivazionale che spinge questo gruppo. Parole precise, che non volevano grattare la pancia del tifo ma solo chiarire che questo gruppo sia totalmente col mirino puntato sulla corsa salvezza. Il pari con la Cavese è arrivato alla fine di un match parecchio strano ed episodico, ma ha portato un punto guadagnato sulla Casertana. Senza penalizzazione questa squadra, non è difficile pensarlo, potrebbe mettere la freccia su Casertana e Latina; il -4 pesa su aritmetica e testa perché correre si è trasformato in rincorrere. Maggiori energie mentali sprecate. La gara del Lamberti, però, ha spedito altri messaggi: Banchieri può contare su tutto il gruppo. Chi è entrato dalla panchina ha fatto bene, chi c’era dall’inizio – naturalmente Luciani – ha sfruttato la chance. I nomi, ormai, contano il giusto, serve energia da tirar fuori da qualsiasi elemento della rosa. Quando c’è stato da criticare il tecnico non ci siamo tirati indietro, ma le questioni tecniche e tattiche sono spesso soggettive; altre volte partono da punti di vista diversi. A unire, invece, c’è la presa d’atto che Banchieri stia svolgendo – come il ds Roma – un lavoro diverso dall’ordinario. Sta tenendo unito il gruppo con fare paterno, con affetto verso ragazzi professionali oltre ogni lecita attesa viste le mancanze di proprietà che creano solo imbarazzo. Banchieri e la squadra stanno forzando la propria pazienza, come in un patto morale con la città. Stanno sopportando per regalare un miracolo a chi gli sta mostrando vera vicinanza. Ed è già un gran risultato.
MOSSE TATTICHE – Ancora fuori Dumbravanu per squalifica, stessa sorte per Crimi. Da valutare le condizioni di Buchel, sofferente per un fastidio ma pronto a stingere i denti. Se non dovesse farcela potrebbe toccare a Pedicillo. Altro calciatore in dubbio è Gyamfi, in caso di forfait spazio a Lia. Possibile il ritorno al 4-2-3-1 anche per esaltare le caratteristiche di Dell’Aquila, tra i più in forma della rosa. Con Buchel in campo, quindi Petrucci sulla trequarti con Tordini e Vicario a giocarsi una maglia da titolare. Centravanti? Luciani in pole, con De Sena e Costantino possibili armi a partita in corso. Fin qui, non abbiamo mai citato il Catania. Perché l’avversario conta il giusto, ma quella contro gli etnei resta una partita speciale e chi nega il peso delle rivalità porta avanti una vita insipida. Toscano recupera qualche elemento importante, ma potrebbe ripartire dalla formazione corsara a Latina con Luperini e Jimenez alle spalle di Montalto.
MESSINA (4-2-3-1) Krapikas; Lia, Gelli, Marino, Haveri; Garofalo, Buchel; Dell’Aquila, Petrucci, Tordini; Luciani. All. Banchieri
CATANIA (3-4-2-1) Dini; Ierardi, Di Gennaro, Allegretto; Raimo, De Rose, Quaini, Lunetta; Jimenez, Luperini; Montalto. All. Toscano
*foto copertina: Cavese 1919 – Facebook ufficiale