A parole, questo Messina degli Sciotto, potrebbe tranquillamente vincere due o tre Champions League di fila. Non solo loro, perché anche chi si è alternato tra dirigenza e panchina – in questi tre anni – potrebbe mettere in bacheca trofei a bizzeffe. Peccato, però, che dietro fiumi di parole vuote non ci sia nulla.
DISERTARE – Conferenza stampa di presentazione del quarto allenatore sulla panchina giallorossa – Andrea Pensabene -, ma soprattutto il giorno in cui Paolo Sciotto è pronto a regalare la sua versione del mondo. Appuntamento inutile da saltare a piè pari, così è stato, senza alcun pentimento visti i soliti ritornelli triti e ritriti partoriti nel classico stile querulo. Nulla da commentare, si passa tranquillamente oltre date le ripetizioni giustificazioniste. Il silenzio stampa non è mai intelligente, ma parlare – spesso e volentieri – non è idea migliore. Stessa moneta da offrire a un Karel Zeman affrettato nel mettere distanza tra sé e le prestazioni negative. Probabile che di verità possano essercene, ma sarebbe stato gradito sentire uno Zeman così lampante ancora da tesserato del Messina. I campanelli d’allarme – potrà dire – li aveva lanciati, ma accuse così specifiche potevano essere direzionate nei due lunghissimi mesi di mercato.
LA SALVEZZA – La squadra sarebbe mortificata per i non risultati. Giusto, ma fallire sul campo resta nelle cose previste da un mondo spietato come quello del calcio. Sulla costruzione negativa della rosa abbiamo speso parole infinite, adesso è chiaro come sia arrivato il momento di capitalizzare il poco a disposizione. La salvezza diretta diventa il primo obiettivo, prima verrà raggiunta prima si potrà pensare ad altro. Pensabene arriva a Messina dopo un decennio da riflettori spenti: difficile trovare alti profili a febbraio inoltrato e in queste condizioni di classifica e ambientali. Il suo compito sarà quello di calmare le acque, due le soluzioni: difesa coperta e sperare nei singoli. La tattica non è argomento interessante adesso, c’è prima da far tornare sicurezza difensiva a una squadra capace di prendere gol da chiunque. Formazione più accorta – il sistema verrà modificato poi – e qualche bel lancione a innescare Crucitti e Arcidiacono. Il momento della sostanza concreta bussa alla porta del Messina, l’appuntamento con la Cittanovese è il primo per dimostrare al di là delle chiacchiere.
LA CITTANOVESE – Calabresi squadra casalinga. Da Franceschini a Ferraro, infatti, non è mai mutato il trend che vede i giallorossi di Calabria capaci di strappare punti pesanti al Morreale-Proto, meno fuori. Sono 0 i punti “conquistati” nel 2020 lontani da casa: sconfitte a Biancavilla, Nola e Torre Annunziata. Sono Corigliano, Palmese e Marsala i campi in cui Cianci e compagni hanno ottenuto bottino pieno, esempi lampanti del livello delle prestazioni esterne di una Cittanovese dalla classifica, comunque, soddisfacente. Tendenza – quella casa/trasferta – che si può notare nell’analisi dei numeri generali che vede i giallorossi pareggiare solo 2 volte in stagione, a fronte di 10 vittorie e 11 sconfitte. Non ci sono mezze misure. Il mercato ha portato via Silenzi – matchwinner dell’andata – con Ferraro che resta duttile dal punto di vista tattico, nonostante sia l’umore di Tripicchio a fare la differenza il più delle volte.
L’UNDICI – Pensabene non vuol modificare i numeri del Messina, si riparte dal 4-3-3 e probabilmente da uomini simili a quelli visti con Zeman. Cambierà l’atteggiamento generale, con una squadra più coperta e contropiedista. Non ci sono assenze di rilievo tra i convocati, così per mister Pensabene ci sarà da ragionare più sugli incastri under – che condizionano il tutto visto il modo in cui è stato formato il pacchetto giovani -, che sulle scelte in generale. Punti pesanti quelli del San Filippo, una vittoria sarebbe placebo necessario per quietare animi e ambiente. Soprattutto, però, c’è da dare una scossa a una classifica amara con alle porte un finale di stagione fatto di tante sfide complicate.
ACR MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio, Ungaro, Emiliano, Bruno; Buono, Lavrendi, Saverino; Crucitti, Rossetti, Arcidiacono. All. Pensabene
CITTANOVESE (4-3-3) Latella; Lavilla, Neri, Cianci, Paviglianiti; Amato, Sessa, Gioia; Tripicchio, Kacorri, Giaimo. All. Ferraro