Messina-Crotone, un’altra prova da affrontare e superare

Pubblicato il 6 Marzo 2024 in Primo Piano

Nessuno è sazio. In casa Messina la vittoria di Brindisi non ha riempito la pancia di Modica e calciatori, con l’obiettivo salvezza raggiunto è tempo di cambiare rotta e virare verso la zona playoff. Crotone avversario blasonato ma in difficoltà, vincere non è sogno irrealizzabile per i giallorossi.

ESAME – Il successo in Puglia ha lanciato il Messina vicino a quota 40, un traguardo immaginario che rappresenta una sostanza vissuta e conquistata con fatica negli ultimi due anni. Chiaro, l’aritmetica è un’altra cosa, ma anche una squadra distratta potrà raccogliere una manciata di punti nelle 9 giornate rimanenti. Il Messina, però, è formazione tutt’altro che distratta, anzi frizzante e attenta grazie al martellamento mentale del proprio tecnico. Che nel post gara di Brindisi dice di volere almeno altri 3 punti per sentirsi al sicuro, concetto che ribadisce nel pre Crotone, ma che serve per tenere alto il livello di attenzione visto che l’obiettivo playoff è alla portata. Nelle ultime 14 partite – da Monterosi in poi – i punti conquistati sono stati 28, meglio ha fatto solo la Juve Stabia. Statistica che racconta che questa squadra non abbia mai abbassato l’intensità, anche nelle giornate meno brillanti. Momento che somma uno stato fisico ottimale a una identità tattica totalmente fatta propria. Un mix che ha reso il Messina un avversario che nessuno vuol trovarsi contro. Soprattutto, una squadra in crisi come questo Crotone. Certo, la squadra di Baldini ha talmente tanto talento da poter rialzare la testa, ma quanto fatto con Foggia e Giugliano – due rimonte subite – mostra una fragilità diventata quasi endemica. Pensare che il rivale sia al tappeto sarebbe errore grave, e per questo Modica insiste sulla quota 40 da superare e descrive i calabresi come “fortissimi”. Messaggio chiarissimo a tutti i naviganti.

SOLITI DUBBI – Messina che arriva alla sfida con serenità mentale, poca pressione e tanta voglia di crescere ancora, l’unica paura è quella legata all’autocompiacimento che rischia di arrivare in maniera inconscia. Quasi come conseguenza a un piccolo rilassamento mentale fisiologico dopo una cavalcata tale. La partita col Crotone rappresenta, quindi, una piccola prova di maturità per confermare che le ambizioni non solo sono credibili, ma anche giustificate. Modica non ritrova Pacciardi ancora fermo per il problema alla schiena, perde Piana squalificato – in panchina andrà Di Bella -, ma ritrova Firenze dopo il turno di stop. Formazione che presenta i soliti ballottaggi in ogni reparto: si parte dalla difesa con Lia in vantaggio su Salvo, poi Ortisi a sinistra e Dumbravanu che torna in mezzo al fianco di Manetta. In mediana Frisenna ci dovrebbe essere, poi Firenze insidia Franco che resta, comunque, favorito. In attacco ci sarà Emmausso, come Zunno a cui aggiungere Ragusa e Plescia. Possibile turno di riposo, quindi, per Marco Rosafio. Turno infrasettimanale che precede la doppia trasferta di Benevento e Latina, per questo serve sempre saper bilanciare le energie. Nel Crotone non dovrebbero essere moltissime le novità rispetto alla sconfitta col Giugliano, sulla trequarti vicino il rientro di D’Errico al posto di D’Angelo.

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia, Manetta, Dumbravanu, Ortisi; Frisenna, Franco; Ragusa, Emmausso, Zunno; Plescia. All. Modica

CROTONE (4-2-3-1) Dini; Rispoli, Battistini, Gigliotti, Giron; Zanellato, Felippe; Tribuzzi, D’Errico, D’Ursi; Gomez. All. Baldini

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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