“Volevo ringraziare uno ad uno tutti i giocatori che hanno preso parte al ritiro di Fiuggi, ragazzi umili che non si sono mai risparmiati in tutti questi giorni di grandi fatiche”. Il riferimento del direttore sportivo del Messina Vittorio Tosto è all’immagine del gruppo raccolto a centrocampo al triplice fischio della sfida di Siena: “Un rituale che ci accompagna sin dai primi giorni di lavoro; credo sia utile per la crescita del gruppo dialogare a caldo su tutto quello che accade. La costruzione di una squadra vincente passa anche da momenti di questo tipo”.
IL MERCATO – L’arrivo di Musacci ha chiuso la prima parte del calciomercato estivo: un innesto di esperienza e personalità sulla linea mediana per offrire al tecnico Bertotto nuove opzioni per la fase offensiva, un giocatore che può dettare i tempi di gioco e comprendere dal campo le volontà della panchina. Costruita la struttura portante della squadra è ora il tempo dei dettagli: “Servono ancora 4-5 giocatori per completare definitivamente l’organico; di questi, almeno due saranno under. Da qui al 31 agosto tra le nostre priorità ci sarà l’acquisto di un terzino mancino, di una mezzala e di un attaccante che possa far rifiatare Pozzebon. Regolanti? Al momento è un ‘nì’, valuteremo il discorso nei prossimi giorni; l’identikit, comunque, corrisponde al tipo di attaccante che cerchiamo. Siamo molto vicini a D’Ambrosio; su Foresta abbiamo fatto più di un pensiero”. A Siena per la prima volta all’opera il rinnovato tridente composto da Ciccone, Milinkovic e Pozzebon: “Sono estremamente soddisfatto delle operazioni portate a termine fino a questo momento. Il Messina ha soffiato Milinkovic ad una squadra di serie B come l’Ascoli, segno della bontà del nostro progetto. Non voglio far torto a nessuno, ma per proseguire questo discorso sono costretto a spendere anche il nome di Baldassin, un giocatore strappato in volata a Cittadella, Como e Padova grazie anche alla grande stima che lega il giocatore a Bertotto”. La possibile cessione di Giorgione a tenere banco sulle scelte future: “Abbiamo chiaramente già pronto un piano B. Carmine vorrebbe avvicinarsi a casa per motivi familiari: di fronte a determinate problematiche il calcio non può che passare in secondo piano. Non nascondo l’estrema difficoltà nell’ipotizzare un sostituto per un giocatore dal suo profilo: escludendo le non comuni doti tecniche, credo che la propensione alla leadership e l’estrema umanità rendano Giorgione un elemento unico per il nostro contesto. Per trovare un successore all’altezza saremmo costretti a rivolgerci a società di categoria superiore”.
GLI OBIETTIVI – Prima esperienza da direttore sportivo dopo una lunga carriera da calciatore nella massima serie: Vittorio Tosto ha le idee chiare su come impostare questa nuova pagina della propria vita. “Spesso si dice che il ds sia il padre di una squadra di calcio: vorrei essere considerato un fratello maggiore, un punto di riferimento cui chiedere consigli nei momenti di difficoltà. Quell’immagine vista in Rai dopo i novanta minuti di Siena rappresenta probabilmente lo spirito che ho cercato di trasmettere sin dal primo momento a questi ragazzi”. Domenica sfida alla Spal sul neutro di Forlì: “Vogliamo andare avanti in Coppa Italia per elaborare sul campo i concetti tattici illustrati durante il ritiro. Sarà nostra cura, una volta tornati a Messina, fare un ragionamento a 360° anche sul settore giovanile, affinché diventi stabilmente il serbatoio cui attingere per la prima squadra. Le conferme in organico di Fiumara, Bossa e Longo, del resto, vanno proprio in questo senso”. La conclusione è riservata sui reali obiettivi stagionali di questo collettivo: “Siamo il Messina, rappresentiamo una piazza passionale e competente con una tifoseria innamorata della sua squadra di calcio. Personalmente oggi penso solo a completare l’organico per mettere lo staff tecnico nelle migliori condizioni per fare bene, ogni altro tipo di discorso non appartiene al mio modo di intendere questa professione”.