Messina, e alla fine arriva Roma

Pubblicato il 14 Gennaio 2025 in Primo Piano

Con una settimana di ritardo si risolve la questione direttore sportivo in casa Messina. Accordo trovato tra Alaimo e Domenico Roma, col dirigente calabrese annunciato e già operativo. Pronta la ristrutturazione dell’intera rosa, con l’idea di fondo di non perdere alcuni protagonisti.

ABBIAMO SCHERZATO? – Proprio no, l’addio di Roma della settimana scorsa era realissimo. Non trovato il punto di equilibrio che avrebbe portato all’ingaggio dopo giorni di lavoro e vicinanza alla squadra. Essenziale, quindi, sono state la volontà di Alaimo – che un’intervista a La Gazzetta del Sud aveva insistito nel puntare su Roma – e la capacità di intermediazione di Francesco La Fauci. La casella del direttore sportivo era fondamentale per rinfrancare le speranze salvezza dei giallorossi, il cui mercato è rimasto bloccato anche per il pasticcio riguardante la firma digitale. Tutto risolto, così Alaimo potrà – dopo aver sancito l’accordo con Roma – autorizzare le operazioni del ds. Che non lavorerà da solo: sarà, infatti, affiancato da Francesco Ramondino; ex di Vibonese e Acireale, con grandi capacità di scounting e perfetto per ricoprire il ruolo di stretto collaboratore di Roma. Un duo che dovrà lavorare in fretta e furia, ma che avrà come primo compito quello di comprendere chi salvare dell’attuale gruppo. Già partito Manetta, in uscita restano Re e Mamona – che dovrebbero rientrare dai prestiti – oltre ai casi più spinosi legati a Rizzo, Frisenna e Petrungaro. Il primo è a un passo dall’Altamura – con lui anche Ortisi – dopo che la Pianese ha virato su Ercolani del Foggia. Il centrocampista ex Catania, invece, è sempre più vicino alla Juve NG, coi bianconeri che hanno superato il Crotone. L’esterno offensivo resta la prima opzione per il Potenza e la sua assenza a Taranto – viste anche le parole di Modica – rappresentano il punto di non ritorno. Addii che peseranno visto che questi calciatori rappresentavano la colonna titolare della squadra. Altra questione aperta è quella di Gennaro Anatriello: il numero 9 è di proprietà del Bologna e la volontà del club felsineo peserà parecchio, ma Messina resta opzione importante per lui e il suo entourage vista la possibilità di giocare con sicura continuità. Trapani pronto ad alzare la sua offerta, Avellino in corsia di sorpasso anche grazie alla possibilità di mettere sul piatto un paio di contropartite tecniche gradite. Che Anatriello possa restare è possibile, risposta suggerita anche da presenza e impegno massimo a Francavilla col Taranto.

CHI ARRIVA – Chi parte pare abbastanza chiaro, ma la questione arrivi è quella più importante. Qui si apre un parentesi di opinione: il Messina ha conquistato 19 punti in 22 partite, nessuno di questi calciatori è quindi fondamentale o insostituibile. Certo, il potenziale di tanti di loro potrebbe essere esaltato da un contesto tecnico – pensate ad Anatriello con due esterni forti a supporto -, ma occorre essere lucidi nella rivoluzione e capire quanto una rinuncia possa portare a un miglioramento generale. Tra i pali Krapikas ha dato sicurezza, ma se dovesse esserci l’occasione per un titolare più vicino alle caratteristiche gradite a Modica si prenderebbe in considerazione cambiare. In difesa l’arrivo sicuro è quello di Daniel Dumbravanu: centrale mancino, il moldavo è già stato a Messina nello scorso girone di ritorno collezionando 14 presenze tutte da titolare. Con lui dovrebbe arrivare anche Gabriele Ingrosso, terzino sinistro del Cerignola che ha, comunque, altre pretendenti. Dove, parentesi, non dovrebbe andare Damiano Lia dopo un confronto con Domenico Roma. Tornando agli arrivi: difficile l’ingaggio di Monaco del Catania, le caratteristiche del centrale difensivo non convincono visto il modo di difendere di Modica. Chiaro, però, che qualcuno dovrà arrivare dato che in rosa – oltre a Dumbravanu – ci sono solo Ndir e Marino. Probabile che si punta su un centrale di piede destro e che possa ricoprire il ruolo di titolare. A centrocampo uscirà Frisenna e probabilmente Di Palma; invece resterà Garofalo che non ha ricevuto offerte e non ha neanche manifestato la volontà di andar via. Il nome per alzare il tasso tecnico è quello di Jacopo Dezi: svincolato dopo il biennio passato con la maglia del Padova. Nell’ultima stagione ha collezionato 29 presenze – tra campionato e Coppa Italia – ma con un minutaggio ridotto, nonostante questo ha firmato anche 4 reti tra tutte le competizioni. Centrocampista tecnico e dotato di buonissima balistica, potrebbe rappresentare il calciatore in grado di innescare al meglio il trio offensivo. Capitolo attacco: via Petrungaro, out anche Mamona e Re; mentre Luciani e Cominetti devono decidere se interrompere la loro esperienza in giallorosso per approdare in Serie D. Tutto ruota attorno ad Anatriello, come detto, perché se il suo addio dovesse portare all’arrivo di un paio di contropartite il reparto sarebbe in parte già riscritto. Delle ultime ore, poi, il sondaggio per Carmine De Sena: in uscita dal Monopoli e appartenente alla stessa agenzia di procuratori di Marco Zunno. A proposito, il ritorno dell’esterno non è al momento così probabile: sempre titolare nel Foggia, inoltre si registra un sondaggio da parte del Crotone.

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