Messina, Enrico Ceniccola è il nuovo direttore generale

Pubblicato il 19 Agosto 2016 in Primo Piano

Commercialista romano, ex guardalinee di Serie A implicato nel processo Calciopoli dal quale esce assolto per non aver commesso il fatto. Ex dirigente, più di passaggio che concretamente, del Grosseto e consulente del mercato del Savona. Questo il curriculum calcistico di Enrico Ceniccola, l’uomo scelto dal Messina per raccogliere l’eredità di Lello Manfredi e Giovanni Villari nel ruolo di direttore generale.

COMBRICCOLA ROMANA – Nel famosissimo processo che ha sconvolto il calcio italiano nel 2006, l’ex assistente Ceniccola viene coinvolto come membro di quella che la Procura di Napoli definisce “combriccola romana”. Uno degli uomini che insieme al più famoso Massimo De Santis (arbitro considerato al centro della cupola moggiana) avrebbe rappresentato il grumo di potere pro Juve. Tutto al condizionale però, perché Ceniccola dal processo napoletano di Calciopoli esce con una piena assoluzione per non aver commesso il fatto. Famose le sue frasi su Milan e Inter: “I rossoneri regalavano borsoni e orologi; i nerazzurri anche un maglione in cachemire”. Assolto come tanti altri arbitri implicati nella vicenda (Pieri, Bertini e Dondarini i più famosi); mai negata però una certa vicinanza alla famiglia Moggi tanto che nella sua esperienza a Savona dichiara di essere propenso a chiedere ad Alessandro Moggi (figlio di Luciano) qualche consiglio per il mercato.

GROSSETO E SAVONA – Il mondo del calcio non finisce con Calciopoli per Ceniccola. Il commercialista romano infatti passa dall’altra parte della barricata. Diventa dirigente con manie di scalata. Prima prova a succedere a Camilli a Grosseto, ma il vulcanico presidente toscano non passa mai davvero la mano all’ex guardalinee. Diverso il discorso Savona: mai tesserato con la società ligure ma solo consulente esterno per il calciomercato. Il suo arrivo coincide con l’addio di una vecchia conoscenza giallorossa, Arturo Di Napoli. Al suo posto un allenatore gradito a Ceniccola, l’ex tecnico della Primavera dell’Avellino Antonio Aloisi. Gli anni di Savona saranno fatali ad Arturo Di Napoli, una presunta combine nella partita contro il L’Aquila lo farà condannare a 3 anni e 6 mesi. Diverso il discorso per Ceniccola, dato che il Savona torna al centro delle indagini per la sfida contro il Teramo (che costerà la promozione agli abruzzesi). Ceniccola non verrà mai indagato, non essendo neanche un tesserato, ma nelle dichiarazioni dell’epoca si evince chiaramente come la presunta combine per lui non sia mai esistita.

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