Doveva essere lo scontro diretto decisivo, la sfida che poteva accorciare la distanza dalla zona playoff. Il campo ha detto altro, il cammino senza soste della squadra campana ha avvilito il tentativo di rimonta del Messina. Giallorossi che tornano in campo dopo quattro giorni, strano paradosso dopo tre settimane di pausa forzata. “Un periodo particolare, tra il Carnevale di Acireale e i rinvii della sfida con il Palazzolo abbiamo affrontato mesi strani – commenta Michele Facciolo, in conferenza vista la squalifica di Giacomo Modica -, nonostante questo il gruppo è rimasto sempre attento e concentrato. L’Ercolanese è un avversario complicato, ha costruito il suo campionato in casa ma come tutte le prime della classifica merita la posizione che occupa, sono stati bravi a non rallentare mai”. Tocca, quindi, al tecnico in seconda portare la voce dello spogliatoio a stampa e tifoseria. La squalifica di Modica ferma l’allenatore mazarese ben oltre la fine della stagione, una punizione che ha lasciato stupiti: “Quando ti trovi di fronte arbitri arroganti diventa difficile, il mister è molto amareggiato e si sente umiliato per una squalifica così grave. La prima reazione è stata di incredulità, voleva quasi mollare tutto. Giacomo è una persona che non alza mai i toni, non insulta nemmeno i suoi giocatori”. Ultimo passaggio per il caso Prisco, una sciocchezza che il ragazzo pagherà con tre turni di stop: “Troppo ingenuo, poteva essere più furbo e non dire la verità. Sono cose che ti fanno passare per dilettante, imparerà da questa esperienza. Il gruppo gli ha fatto qualche battuta, anche così si superano certe cose. Giocherà Rinaldi, abbiamo tre ottimi portieri”.
DIRIGENZA – Prima della conferenza del tecnico Facciolo la parola passa al direttore sportivo Lamazza. Il dirigente giallorosso puntualizza e chiarisce, il tema è quello della squalifica del tecnico Modica: “Il Messina ha una dirigenza forte. Ho sentito che la squalifica del mister sarebbe figlia di una debolezza da parte nostra. Tutto quello che sta succedendo è figlio degli ultimi 10 anni, si paga il dopo Franza e, a parte qualcuno, Messina sta pagando troppo nel panorama calcistico nazionale. Messina è come una bella donna che è stata violentata per tanto tempo e ogni volta che un uomo che la ama si avvicina, si pensa subito che possa essere un altro violentatore”. Toccato nel profondo il ds Lamazza, lui come il tecnico stanno dando tutto per la causa giallorossa, discorso simile per il presidente Sciotto che, al netto di difficoltà gestionali, sembra andare in direzione opposta se confrontato a tante delle precedenti proprietà.
CAMPO – “Meo non è gravissimo, dobbiamo valutare Cozzolino. Il gruppo è compatto e mentalmente nessuno ha staccato la spina. Sarà un finale di stagione da onorare, stiamo facendo bene e siamo ancora in crescita. Troina e Barcellona sono la dimostrazione, anche ad Acireale abbiamo fatto bene e se avessimo giocato su terreni normali avremmo raccolto di più. Contro l’Igea abbiamo trovato anche un grande portiere”. Questi gli aspetti tecnici toccati da mister Facciolo, per la sfida contro l’Ercolanese non recuperano Misale e Cocuzza ai quali si somma Meo. Torna Bossa dopo la squalifica, per lui chance di una maglia da titolare viste le condizioni di Cozzolino e gli impegni ravvicinati da qui alle prossime settimane.
MESSINA (4-3-3) Rinaldi; Lia, Bruno, Manetta, Inzoudine; Bossa, Migliorini, Lavrendi; Rosafio, Mascari, Ragosta. All. Modica
ERCOLANESE (4-3-3) Mascolo; Todisco, Poziello, Pastore, Fusco; Ausiello, Costantino, Conte; Rekik, Cristaldi, Tedesco. All. Squillante