Messina in cattedra, Taranto al tappeto dopo appena dieci minuti. Trascinatore inusuale il brasiliano Gladestony da Silva, che conquista la scena con una prestazione superlativa; la spinta carioca coinvolge anche gli ispirati Foresta, Anastasi e Mancini. Taranto in ombra per oltre settanta minuti, i timidi tentativi pugliesi dei minuti finali sono subito spenti da un Messina formato playoff.
FESTA – Messina prodigioso, finalmente. Un centrocampo dinamico è la chiave di una superiorità netta manifestata sin dai primi secondi di gioco: Taranto annichilito dalle ripartenze ficcanti di Foresta e da Silva, Mancini firma una regia d’autore nella slot abitualmente occupata da Musacci. Tre minuti e i giallorossi mettono la freccia con un gol di Anastasi alla Crespo: tacco elegante su invito del brasiliano, Maurantonio è battuto imparabilmente. Lucarelli imposta una squadra aggressiva, da Silva è incontenibile quando serve ad un Foresta sul filo del fuorigioco il pallone del meritato raddoppio (con pregevole cucchiaio). Una festa che lascia senza fiato i duemila del Franco Scoglio, il Taranto è semplice spettatore non pagante fino alla mezz’ora: Magnaghi impegna severamente Berardi, il numero uno giallorosso neutralizza in due tempi. Prima dell’intervallo anche il tempo per il possibile 3-0, ma Anastasi e Foresta, ad un metro dalla linea, trovano prima l’opposizione del palo, poi quella di un caparbio Maurantonio.
SICUREZZA – Nessun rischio per lunghi tratti, il Messina ha persino l’occasione di migliorare la deficitaria differenza reti: Milinkovic pecca di precisione per due volte di fronte all’estremo ospite, i mille suggerimenti di Gladestony da Silva non incontrano allievi preparati in avanti. Nel Taranto è il solo Emmausso (subentrato a Potenza) a provare la conclusione verso la porta difesa da Berardi, una pressione costante che si concretizza nel gol in acrobazia che dimezza lo svantaggio a pochi giri di lancette dal 90′. Troppo poco per ribaltare un risultato già scritto: il Messina trova il tris sul primo ribaltamento di fronte con un’incursione del franco-serbo sugli sviluppi di un lancio lungo di Capua.
MESSINA 3
TARANTO 1
MARCATORI Anastasi (M) al 3′, Foresta (M) al 9′ p.t.; Emmausso (T) al 42′, Milinkovic (M) al 44′ s.t.
MESSINA (4-3-1-2) Berardi; Grifoni, Maccarrone, Rea, De Vito; da Silva, Mancini (dal 22′ s.t. Capua), Sanseverino (dal 37′ s.t. Palumbo); Foresta (dal 46′ s.t. Bruno); Anastasi, Milinkovic. (Russo, Benfatta, Ferri, Madonia, Ciccone, Bencivenga, Akrapovic, Ansalone, Saitta). All. Lucarelli.
TARANTO (4-3-3) Maurantonio; De Giorgi (dal 18′ s.t. Balzano), Altobello, Stendardo, Som; Maiorano, Guadalupi (dal 34′ s.t. Cobelli), Lo Sicco; Viola, Magnaghi, Potenza (dal 12′ s.t. Emmausso). (Contini, Nigro, Sampietro, Pirrone, Di Nicola, Magri, Cecconello). All. Ciullo.
ARBITRO Paterna di Teramo.
NOTE Spettatori 2000 circa. Ammoniti Mancini, Viola, Rea, Magnaghi. Corner 4-1. Recupero 1′ e 4′.