Un passo alla volta, fino al quinto pari consecutivo. In un mese e mezzo un rosario di occasioni perse, episodi sfavorevoli e rimpianti: la vittoria del Melfi, prossimo avversario del Messina, rimescola tutte le carte nella zona bassa della classifica, il fiato sul collo è oramai pressione concreta. Parla proprio di episodi Cristiano Lucarelli (voto 6) che vince con la forza del carattere la sua personale partita: il 3-4-2 che segue l’espulsione di Rea rivitalizza un Messina ormai prossimo ad essere piegato da un Fondi brillante ed ambizioso. Il livornese ottiene così il massimo nelle condizioni peggiori, mentre perdurano i problemi in attacco, punto debole in questo frangente di stagione: in Basilicata saranno necessarie nuove idee in merito, un altro pari non servirebbe a nessuno.
Berardi 6: una sola vera parata (vana) su Tiscione nell’occasione del gol di Albadoro. Per il resto solita routine in un pomeriggio di sostanziale solitudine.
Palumbo 6: in crescita rispetto alla claudicante prestazione di Agrigento. Non si fa mai superare, mostrando sempre un buon dialogo con i compagni di reparto.
Rea 5,5: un errore di posizione grave nella lettura dell’azione che lo costringe al fallo da espulsione su Calderini.
Bruno 6: sempre positivo, non cede mai alla tentazione di usare le maniere forti nelle situazioni di pericolo.
De Vito 6,5: elegante nelle progressioni, sfiora il gol con un preciso sinistro che chiama Baiocco all’intervento spettacolare. Estremamente duttile, consente a Lucarelli di varare il 3-4-2 che incarnerà la svolta della partita.
Foresta 6,5: per la prima volta dal suo arrivo a Messina ricorda per movimenti e precisione il miglior Giorgione, perfetto raccordo tra i tre reparti. Serve a Capua l’assist del vantaggio.
Ricozzi 5,5: già fiaccato dalla prova di Coppa a Taranto, l’ex genoano si rivela prezioso solo su calcio piazzato. Diversi gli errori in una fase di impostazione spesso rallentata da eccessivi balbettamenti. (dal 22’ s.t. Capua 6,5: ottimo il suo impatto sulla partita. Un gol a conclusione di un magistrale contropiede e tanta determinazione nei duelli a centrocampo)
Grifoni 6: tra i più positivi nella prima frazione, si spegne alla distanza a causa degli acciacchi fisici che avevano già messo in dubbio la sua presenza nell’undici titolare. (dal 36’ s.t. Saitta sv)
Milinkovic 6: un terzino aggiunto per gran parte dell’incontro. In avanti si dimostra il più ispirato del tridente.
Pozzebon 5,5: ancora una volta impacciato quando è il momento di mostrare il pezzo forte del repertorio, il cinismo sotto porta. Gioca sempre per la squadra, ma pecca di egoismo nelle transizioni veloci.
Ferri 5,5: in flessione rispetto alle ultime uscite. Tanto impegno, pochissima concretezza. (dal 13’ s.t. Maccarrone 5: suo l’errore decisivo che apre le porte al pari laziale)
FONDI Baiocco 6,5; Galasso 6, Signorini 6, Fissore 5,5, Squillace 6; Varone 6 (dal 9’ s.t. D’Agostino 5,5), De Martino 5, Bombagi 6,5; Tiscione 5,5, Iadaresta 5 (dal 14’ s.t. Albadoro 6,5), Calderini 5,5 (dal 40’ s.t. D’Angelo sv). All. Pochesci 6.