Messina-Francavilla, perseverare è diabolico

Pubblicato il 11 Settembre 2016 in Primo Piano

“Non abbiamo saputo gestire l’euforia”, così Sasà Marra si prende le responsabilità per la sconfitta nel derby contro la Reggina. La sbornia post Siracusa ha dato alla testa ad un gruppo giovane e, probabilmente, ancora poco maturo per impegni così importanti. Marra veste i panni dell’allenatore che si addossa le responsabilità negative, certamente un pregio oltre che un atto dovuto dopo la prestazione in Calabria. L’errore più grande che si potrebbe compiere sarebbe quello di perseverare. La depressione come l’euforia va gestita, e contro la Virtus Francavilla il Messina dovrà scendere in campo cancellando le ultime tracce di derby dalla testa. Si è sbagliato, parlato troppo di tinte di capelli e sentendo troppo poco la pressione da grande sfida; adesso non si prosegua nel creare fantasmi e paure. “Non chiamatela matricola”, ecco un altro passaggio fondamentale della conferenza di mister Sasà Marra. I pugliesi saranno pure neo promossi, ma per vestire i panni dei carneadi non hanno né la rosa né l’organizzazione. Il gruppo di Antonio Calabro è formato da tanti elementi che della categoria sono più che habitué. Calciatori come Idda, Abruzzese e De Angelis sono un lusso per una formazione appena giunta tra i pro, se a questo si aggiunge un’ottima organizzazione tattica e idee di calcio chiare allora la pericolosità diventa palpabile.

RITORNO AL PASSATO – Assodato che sul piano psicologico il lavoro di Marra sarà stato ampio e profondo, c’è un piano tattico da sviluppare. Il 4-3-3 di partenza visto contro Siracusa e Reggina ha subito mutamenti in corso passando all’amato (da Marra) 3-5-2. Adesso il tempo del cambio in corso sembra finito e, assenze a parte, pare realistico aspettarsi un Messina con la difesa a tre già dal fischio iniziale del signor De Remigis. L’avventura di Rea a Messina al momento è riassunta nei novanta secondi che hanno portato alla lussazione della spalla destra. Con lui fuori anche Luigi Palumbo, normale un decadimento fisico per un ragazzo fuori da novembre scorso. Le due assenze non faranno demordere il tecnico giallorosso: confermato De Vito nel pacchetto arretrato, con lui ci saranno Mileto e Maccarrone. Sugli esterni spazio a Ionut a destra con Akrapovic che potrebbe strappare a Marseglia l’out sinistro. Chiaro che un simile schieramento faccia pendere la bilancia dalla parte della speculazione tattica, ma i calciatori a disposizione di Marra non consentono molto altro. Semmai in discussione ci dovrebbe essere l’idea stessa del 3-5-2, ma una volta deciso per questo schieramento le scelte dei singoli diventano quasi obbligate. In attacco Madonia potrebbe partire dalla panchina per lasciare spazio ad un contropiedista puro come Ferri. Il Francavilla ama rimanere corto e alto, un calciatore come l’ex Spal potrebbe essere decisivo nell’attacco della profondità alle spalle della linea. Capitolo centrocampo: l’ultimo arrivo in casa Messina, Manuel Mancini, non sembra al top della condizione ma per Sasà Marra rappresenta un’opzione intrigante. Musacci confermato in regia, con lui non può essere messo in discussione Foresta mentre Capua potrebbe alternarsi proprio con Mancini. La novità più importante, e forse più attesa, riguarda il ruolo di portiere: le prestazioni di Russo sono state indiscutibilmente sotto la sufficienza. Un ritorno da titolare per Alessandro Berardi sembra molto più che probabile.

PALLA A TERRA – La Virtus Francavilla pare essere l’avversario peggiore nel momento peggiore. La squadra di Calabro vanta una sola partita giocata (in attesa di recuperare la sfida con la Paganese) e vinta tra le mura amiche contro il Catanzaro. Con i calabresi, De Angelis e compagni, hanno mostrato tutte le caratteristiche tecnico-tattiche ricercate da Calabro. Squadra corta, difesa alta e tanto possesso. Argomenti che abbiamo sviscerato in precedenza (Virtus Francavilla, la matricola che studia da grande), e che ribadiamo per far comprendere l’importanza della gara. I pugliesi di passare per parvenu non ne hanno nessuna intenzione, ed a Messina è probabile che non verranno per difendersi e ripartire. Almeno in teoria, perché poi il campo e l’avversario detteranno la linea dei novanta minuti. Squalifica pesante quello di Danilo Alessandro, ala d’attacco che Calabro prova ad impostare come intermedio di centrocampo e sfruttare come arma tattica. Al suo posto l’argentino Biason sembra poter vincere il ballottaggio con Finazzi. Altro dubbio riguarda il compagno di reparto di De Angelis, anche se il giovane e scattante Nzola dovrebbe trovare conferma al posto di Abate. In difesa il muro sarà formato dal trio Idda-Faisca-Abruzzese; attenzione in mediana dove Prezioso e Galdean si scambieranno nell’importante ruolo di facitore di gioco. Il vantaggio del Francavilla è sia psicologico che di abitudine tattica, toccherà al Messina trovare la tranquillità e l’organizzazione per non trasformare un errore in una diabolica perseveranza.

me-vf

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