Uno spettacolo straordinario. Ormai è diventato appuntamento fisso quello del divertimento al San Filippo, il Messina di Giacomo Modica (voto 8) non si accontenta della vittoria senza bel gioco. La crescita della condizione fisica si sposa alla perfezione con il picco dell’autostima del gruppo giallorosso, la serie di risultati positivi sono il premio giusto e meritato per tanto lavoro. Avversario complicato la Gelbison di mister De Felice: non inganni la cinquina, i campani vantavano una delle difese migliori del torneo oltre ad un ruolino esterno di buona fattura. Il Messina interpreta la sfida nell’unico modo che sembra conoscere: dominando. Bastano due minuti per capire che il pomeriggio è di quelli fruttuosi, l’errore di Yeboah è il primo e l’ultimo della sua gara. Comincia una partita che il Messina gioca prendendosi i suoi classici rischi, Meo salva un contropiede di puro respiro zemaniano con i minuti finali del primo tempo che diventano l’esaltazione della tecnica al servizio della fase offensiva. Ragosta si impregna di generosità firmando tre assist, Rosafio e Yeboah sono marcatori freddi e spietati. Il tridente giallorosso regala puro piacere calcistico, marchio di fabbrica tipico di un calcio votato al bello. Pesare le idee di Modica dal solo impatto offensivo sarebbe banale, una cinquina rifilata ad un avversario ostico non deve oscurare l’immenso risultato raggiunto coi giovani. Damiano Lia è una certezza, Federico Meo interpreta al meglio il ruolo del portiere moderno ma sono Cozzolino e Bossa ad avvalorare la bontà del lavoro svolto. Il pallonetto tentato da Cozzolino viaggia con la scia della sicurezza figlia della fiducia, la gestione di personalità che Bossa detta al centrocampo è puro Giacomo Modica. “Un problema di testa”, così il mister giallorosso sulla lentezza dello sviluppo del classe ’98, sbloccata quella il tifo del Messina ha scoperto il talento che in tanti avevano ammirato nel settore giovanile. Al netto di gol e assist, Fabio Bossa è il migliore in campo. Tanti protagonisti per la copertina settimanale, sintomo che la vera forza sia il gruppo e come i singoli si esaltino da solisti in un’orchestra ben condotta. Tutto troppo bello? Forse, normale però quando si lavora con idee e serenità. Inutile, oggi, recriminare riportando la mente ad un girone fa quando sul campo della Gelbison arrivavano il secondo e ultimo punto di Antonio Venuto. Il “cosa sarebbe successo se…” non serve più a nulla. La crescita è stata netta e strutturale, una maturità che adesso merita l’accompagnamento di un pubblico adeguato. Il rammarico presidenziale è amarezza logica, gli assenti si stanno perdendo un divertimento calcistico assente da decenni in riva allo Stretto.
Meo 6,5: reattivo sulla punizione di Uliano, velocissimo quando esce a trequarti campo per fermare uno pericoloso contropiede avversario.
Lia 7: una garanzia per impegno e applicazione. Una furia offensiva senza sosta, crescita clamorosa anche in fase difensiva. (dal 38′ s.t. Barbera sv)
Bruno 6,5: gestisce il reparto con sapienza, la sua personalità trascina i compagni.
Manetta 6: gara senza grosse preoccupazioni, non sbaglia praticamente nulla.
Cassaro 6: buona prova sulla corsia mancina, l’unico rischio corso nella ripresa nasce da una sua leggerezza.
Cozzolino 6,5: alza il livello delle sue prestazioni gara dopo gara, il pallonetto tentato nel primo tempo è il simbolo della ritrovata tranquillità mentale con cui scende in campo.
Bossa 7: il capolavoro di Giacomo Modica. Visione di gioco, tecnica e personalità. Tocca una quantità enorme di palloni, bellissima la giocata che porta all’assist della prima rete di Yeboah. (dal 24′ s.t. Iudicelli 6: una ventina di minuti dove mostra una buona presenza)
Lavrendi 7: la guida di esperienza in una mediana baby, tanto lavoro sporco che adesso meriterebbe la gioia della prima rete stagionale. Manca un pizzico di rapidità. (dal 38′ s.t. Balsamà sv)
Rosafio 8: parte lezioso, cresce da fenomeno. Doppietta servita e giocate ad innescare i compagni, assoluto dominatore della categoria.
Yeboah 7,5: il centravanti. Segna sempre perché c’è sempre. Reti all’apparenza semplici, appoggi a porta sguarnita figli di una consapevolezza tattica totale. (dal 27′ s.t. Mascari 6,5: finalmente arriva la rete al San Filippo. Impatto, come sempre, di livello)
Ragosta 7: nella seconda frazione cerca con troppa insistenza la rete. Manca il gol ma arrivano tre assist perfetti per la doppietta di Rosafio e la seconda rete di Yeboah. (dal 24′ s.t. Stranges 6: movimenti interessanti, in futuro la sua freschezza potrebbe tornare utile)
GELBISON D’Agostino 5; Mustone 4, Cipolletta 5, De Angelis 4; Parisi 4 (dal 1′ s.t. Chiumarulo 5), Cammarota 5 (dal 13′ s.t. De Luca Fabio 4), Uliano 4,5 (dal 24′ s.t. Manzillo 5), De Luca Fabrizio 5, Mejri 4; Tandara 5 (dal 19′ s.t. Zaccaria 4), Liguori 4 (dal 1′ s.t. Genovese 4,5). All. De Felice 4