Messina-Gelbison, trentacinque giorni dopo

Pubblicato il 5 Dicembre 2020 in Primo Piano

Una sosta lunga più di un mese, un’attesa tra dubbi e indecisioni sulla ripartenza. Per il Messina torna il giorno del calcio giocato: il recupero contro la Gelbison rompe il limbo, aperitivo per il ritorno al programma completo del 13 dicembre.

VOGLIA DI GOL – Lucidissimo mister Raffaele Novelli nel presentare la sfida, oltre la solita pretattica c’è la voglia di rivedere sul campo la squadra plasmata in queste settimane. I contro di un stop senza data sono riassunti tutti dal suo: “Preparavamo la settimana come se portasse alla partita, poi puntualmente non era così”. Non un secondo ritiro, quindi, per i giallorossi che hanno messo da parte i carichi di lavoro per concentrarsi su continuità di giocate e correzione degli errori: gruppo che ha lavorato, quasi sempre, al completo con la possibilità di recuperare qualche acciaccato e far crescere la condizione di chi aveva cominciato in ritardo. Su tutti, ovviamente, Addessi frenato in preparazione dal suo fastidio alla caviglia. L’ex Fondi scalpita e apre a una rosa di soluzioni infinite nel reparto offensivo. Soluzioni alternative per Novelli che, su una certa sterilità, torna puntuale: “Siamo belli, ma dobbiamo fare più gol per vincere le partite”. Lapalissiano, sincero e pragmatico quanto serve, perché il suo Messina ha convinto più in teoria che in pratica: pareggi di misura, e una sconfitta contro il Football Club nonostante una buona predominanza sul terreno di gioco. Volere di più è il ritornello, e quando arriva direttamente dal tecnico il segnale rimbomba.

RIPARTIRE – Il “dove eravamo rimasti” non sorride ai giallorossi: la vittoria con l’Acireale aveva scacciato qualche nuvola, la successiva sconfitta contro la squadra di Rigoli, invece, aveva riacceso i dubbi sulla continuità denunciati – anche – dalle parole dello stesso Novelli. Lo sprint che porta alla sosta natalizia – perché ci si riferma a breve, purtroppo – costringerà il Messina a vestire i panni della squadra affamata e capace di raggiungere l’obiettivo. La carta non gioca e non vince, e il Messina non può adagiarsi sulla consapevolezza di essere la squadra in pole position. La gestione di questo lungo mese di pausa e attesa farà la differenza: non facile, infatti, tenere alta l’asticella dell’attenzione. L’esperienza – di staff e calciatori – dovrebbe aver fatto la differenza in una situazione, comunque, nuova per tutti. Dall’aspetto mentale a quello tecnico, poi, il passo dovrà essere breve e collegato visto l’intreccio necessario per trovare risultati. Sulla struttura tattica del 4-3-3, allora, Novelli dovrà porre un Messina capace di misurarsi secondo parametri stringenti: i giallorossi, infatti, saranno costretti – quasi in ogni gara – a fare la partita, imporre ritmo e gioco, addossarsi la responsabilità del favore dei pronostici. Per tutto questo, allora, andranno smussate alcune pecche: il rientro di Aliperta farà la sua parte – anche sulla fase di non possesso -, alla concorrenza variegata in attacco toccherà fare la differenza.

LA GELBISON – Rosa dalla buona esperienza, anche in categoria superiore, con calciatori tecnici e un attacco alla continua ricerca della profondità. Risultati, però, pochini: una sola vittoria in stagione – di rimonta con il Santa Maria Cilento alla prima giornata -, poi solo pari interni e sconfitte esterne. Il vantaggio – chissà se tale – nei confronti del Messina sarà quello di essere tornato in campo, già, la settimana scorsa nel pari contro il Città di Sant’Agata. Per mister Ferazzoli, però, il tempo dell’attesa riguarda quello della vittoria, una mancanza che costa cara in termini di classifica. Tedesco e Gagliardi nomi buoni per far male a qualsiasi avversario: da loro, probabilmente, passa il futuro della Gelbison.

IN CAMPO – Ballottaggi classici in casa Messina: qualche giorno senza allenamenti per Arcidiacono potrebbero spingere il capitano verso la panchina, occasione ghiotta per Addessi anche se un centrocampo over (con Cristiani titolari) potrebbe spingere, ancora, Cretella nel trio offensivo. Non scontato, però, che a lasciare spazio ad Addessi non possa essere lo stesso Bollino. Ma Cretella, comunque, non è sicuro del posto dato che anche Crisci scalpita e potrebbe strappare una maglia in mediana. Fuori dai convocati Lavrendi. Nessun dubbio in difesa, dove Cascione dovrebbe partire avvantaggiato rispetto a Mazzone. Arriva il giorno del recupero, quello del nuovo inizio prima della ripartenza generale: per il Messina è tempo di ricominciare.

MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Crisci, Aliperta, Vacca; Addessi, Foggia, Bollino. All. Novelli.

GELBISON (4-3-3) D’Agostino; De Foglio, D’Orsi, Montuori, De Gregorio; Dayawa, Uliano, Maiorano; Tedesco, Coiro, Gagliardi. All. Ferazzoli.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer

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