Messina-Giugliano, Modica: «Non dobbiamo gestire, ma giocare. Ottimi per 75’»

Pubblicato il 15 Ottobre 2023 in Sala Stampa

Torna al successo il Messina, successo contro un buon Giugliano grazie alla bellissima rete di Vincenzo Plescia. Il tecnico Giacomo Modica analizza la sfida nella conferenza post partita.

GRANDE PRIMO TEMPO – Soddisfatto per gran parte della prestazione vista, meno per il finale di gara con qualche sofferenza di troppo: «Bisogna sempre migliorare, non esiste la perfezione e non siamo stati spettacolari nel dominare, gestire e chiudere la partita. Nel finale abbiamo sofferto, non dovrebbe fare parte di noi ma ci sono anche gli avversari. Faccio i complimenti al Giugliano per la prestazione. Abbiamo sofferto in occasione della loro traversa, poi nel recupero ci ha pensato Fumagalli. L’ultimo quarto d’ora siamo andati in sofferenza, un po’ per il caldo un po’ per la paura di non portarla a casa. Abbiamo ancora dei difetti, siamo altalenanti ma per 75′ ho visto una bella squadra. Abbiamo giocato molto bene, eravamo reattivi, Lia ha fatto chilometri ma manca qualcosina nel riempire l’area dalla parte sinistra. Scafetta poteva fare di più in alcune letture». Crescita di squadra e nelle prestazioni che conducano, anche, a un miglioramento in classifica: «Siamo sulla buona strada, la squadra deve lavorare così con questa capacità di comprensione del gioco. Questi ragazzi, però, mi soddisfano in pieno. A destra abbiamo giocato secondo le mie richieste, ho visto bene anche Ragusa, il primo tempo in generale è stato di gran livello. La mia non è una squadra che può gestire, deve giocare, giocare, giocare. Dobbiamo fare più gol, sennò finiremo sempre per soffrire nella parte finale. Non sono contento dei 9 punti, ma ce li teniamo stretti. Potevamo averne 5 in più tra Casertana, Turris e Francavilla. La squadra è in crescita, ma giocando ogni tre giorni fai fatica a preparare. Cosa che si aggiunge alla questione campi, ma stendiamo un velo pietoso. Chiudo ringraziando il pubblico: encomiabili, sia la Curva che la tribuna. Posso ringraziare chi viene allo stadio, chi scrive dietro una tastiera cose discutibili lo ringrazio meno». Chiusura su un po’ di nervosismo mostrato da alcuni calciatori: «Mercoledì avevamo lasciato due punti, ci sta che tra compagni si riprendano poi nello spogliatoio erano tutti abbracciati e felici. Anche io mi sono arrabbiato con Manetta: l’avevo messo bloccato e invece lui saliva. Per generosità, ma non era il momento. Però, è questo l’atteggiamento che mi piace».

PLESCIA – «Il gol è venuto grazie alla bella palla di Frisenna, sono stato bravo ad attaccare il secondo palo e sorprendere il portiere. Forse, un po’ di fortuna ma ci ho creduto. La sofferenza nel finale di gara ci sta, ma dobbiamo migliorare su questo aspetto magari chiudendo la sfida il prima possibile. Lavoriamo molto col mister sui movimenti offensivi, abbiamo delle giocate codificate ma sappiamo anche come variare per sorprendere l’avversario. Faccio reparto da solo, è vero, ma i compagni mi accompagnano e provano a sfruttare il mio lavoro. Anche questo, comunque, è un aspetto su cui dobbiamo migliorare. Il gol? Lo metto sul podio della mia carriera, sotto la Curva e anche esteticamente non ne ho fatti tanti così. Quota? Non mi pongo un obiettivo. Il cambio è stata una scelta del mister, però ero molto stanco e il caldo mi stava sfiancando».

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