Messina-Giugliano, uscire dal labirinto

Pubblicato il 1 Ottobre 2022 in Primo Piano

Nessuna etichetta. Non ha bisogno di alcuna extra motivazione, il Messina, in vista della sfida col Giugliano. Basta l’ultimo posto in classifica, più lo zero nella casella delle vittorie. Basta e avanza la necessità di punti, non serve caricare una partita che pesa tantissimo già di per sé.

CI VUOLE TESTA – La serenità con cui Gaetano Auteri prova ad anticipare il match – nella conferenza pre partita – racconta di un tecnico consapevole di limiti, errori e punti di forza. La sua squadra ha vissuto di sprazzi, coi momenti di bui a fare da contraltare finendo per pesare di più sulla bilancia di ogni gara. Un solo punto, peraltro beffardo visto il pari della Viterbese arrivato all’ultimo minuto. Nelle parole di Auteri – che non vuol sentire termini come “crocevia” o “scontro diretto” – c’è tutto l’interesse di svuotare la testa di una squadra già consapevole. Non serve sovraccaricare, perché cose positive e negative sono sul tavolo e hanno subito analisi profonde. Quando Auteri torna sull’errore di Daga a Catanzaro parla di una scelta sbagliata, spiega come la lucidità debba essere maggiore per azzerare le pecche che condizionano. Un gruppo giovane, che sta scoprendo la difficoltà di un campionato di Serie C che non perdona. Sbavatura uguale gol subito. Semplicistico, forse banale, ma reale in queste prime uscite. Gruppo giovane, ma i calciatori esperti non mancano e devono iniziare a pesare. Lo pretende anche Auteri quando – stimolato sul tema – parla di un Curiale chiamato a incidere, quando cita Camilleri, Fazzi e Versienti come calciatori determinanti per la crescita. Non sarà semplice, perché di fronte ci sarà una squadra rocciosa, di quelle che conoscono il calcio e le sue mille facce.

RITORNO AL PASSATO – Il Giugliano è neo promossa dalla base solida e gli innesti di categoria. La famiglia Mazzamauro ha investito per riportare la società campana tra i Pro e non sembra voler perdere il treno così presto. Squadra affidata all’esperienza di Lello Di Napoli, col tecnico che pare avere immediatamente trovato l’alchimia tra il gruppo storico e i nuovi arrivi. Attacco ricchissimo dove Piovaccari è il nome più noto, ma Salvemini, Nocciolini e Rizzo sono molto più di un completamento. Stesso discorso per una difesa che ha mostrato buon carattere e, soprattutto, per un centrocampo dove l’ex Gladestony da Silva è l’uomo incaricato di sparigliare con alle spalle la regia del giovanissimo Ceparano. Sorpresa di questo inizio di stagione i campani, una partenza forte che – come lo stesso Di Napoli avverte – non deve trasformarsi in presunzione. Avversario tosto, quindi, per un Messina che dovrà rinunciare al solo Piazza, a lungo ai box dopo il problema al ginocchio. Fazzi e Versienti sono in condizione per tornare in campo dal primo minuto, la loro presenza potrebbe convincere Auteri a tornare al 3-4-3 delle prime uscite. Capitolo minutaggio che pesa, ma gli incastri non mancano. Daga tra i pali, davanti a lui Camilleri con Trasciani e Ferrini – in vantaggio su Filì -, sulle corsie Fazzi a destra e Versienti opposto. In mezzo al campo si apre un ballottaggio tra Fofana e Fiorani per far coppia con Marino: l’ivoriano sta deludendo, ma anche lui rientra tra gli over che devono ridare spinta. Fiorani è piaciuto per atteggiamento, in più rientra nel famoso minutaggio. Il ritorno al 3-4-3 escluderebbe uno dei due, solo con una conferma del 4-3-3 sarebbero entrambi in campo. In attacco sarà, comunque, tridente con Curiale che tornerà al centro. Ai suoi lati Catania dovrebbe essere sicuro del posto, l’altra maglia vede Iannone favorito su tutti.

MESSINA (3-4-3) Daga; Trasciani, Camilleri, Ferrini; Fazzi, Fiorani, Marino, Versienti; Iannone, Curiale, Catania. All. Auteri

GIUGLIANO (3-4-1-2) Sassi; Scanagatta, Zullo, Poziello; Iglio, De Rosa, Ceparano, Oyewale; Gladestony; Piovaccari, Salvemini. All. Di Napoli

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale

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